Il canale youtube di wiatutti!

lunedì 18 gennaio 2016

Le chiavi ed il campanello

Una serata di metà inverno, la tv accesa, le facce di due persone che conosco, stimo ed apprezzo sono tiratissime, al limite della commozione e del pianto.
Perché si è arrivati a questo?


Lunedì 11 gennaio 2016 la tifoseria bianconera, la città e la cultura mediatica della stessa perdono colui il quale, al pari di altri ma spesso prima degli altri, ha saputo reinventare un modo ed un linguaggio della comunicazione riferita ai fatti sportivi (e non solo).
Luciano Sardone non parteciperà più al momento dell'intimità post partita, quello che noi "malati di Siena" (sua citazione) aspettavamo con impazienza, piacere e curiosità.
Perché Luciano sa cosa dire, sa ascoltare, sa interpretare.
E come vedete uso il presente, poiché la storia di Luciano nella nostra tv non deve essere terminata.
Io non so bene come debbano funzionare queste cose, non ho una precisa idea del perché ciò sia successo (sebbene abbia iniziato a fare delle supposizioni...), ma mi interessa molto discutere del come sia successo. Non sono effettivamente io la persona più adatta a parlare di "etichetta", ma ho spiccata sensibilità per le ingiustizie e quindi mi permetto di vergare qualche giudizio sulla triste vicenda.
La maniera nella quale Luciano è stato "liquidato" (non mi viene altro termine migliore) da Siena TV, in un aggettivo, è stata volgare.
Sì, volgare. Perché non si fa leggere il comunicato ufficiale della rete a Tommaso, collega ed amico di Luciano; non si può barattare la professionalità di un ragazzo eccezionale come Tommaso facendo violenza alla sua persona, che nel momento della lettura del comunicato stampa tutto avrebbe voluto fare, tranne questo. Chi ha scritto e chi ha dettato il documento doveva metterci la faccia, doveva intervenire direttamente, come si fa nelle aziende serie e nelle comunità di persone rispettabili.
Sì, volgare. Perché l'ultima cosa di cui si deve parlare, in pubblico ed in diretta, in queste occasioni sono i soldi. Soldi, maledetti soldi! Cosa si voleva ottenere dicendo che Luciano non sarebbe più stato retribuito con un compenso a fronte della sua collaborazione con la rete? Forse si voleva far capire che Luciano era stato fino al momento un privilegiato? Forse si intendeva comunicare a tutti che Luciano, pur non essendo un Professionista (mia lettera maiuscola) del giornalismo locale (mia lettera minuscola), era retribuito come gli stessi? Ed a noi, spettatori del programma, cosa cazzo ce ne frega?
Sì, volgare. Perché la tv (ma la comunicazione in generale) non la fanno solo i Giornalisti Pubblicisti, vivaiddio! Pensate altrimenti che popò di rottura di coglioni! La tv la fanno i Luciano, i Tommaso, gente che anticipa, diverte, frizza. La storia non la fanno solo gli storici universitari, la medicina non la fanno solo i medici tradizionali, la scienza non la fanno solo gli scenziati accreditati. Luciano nasce per fare televisione, vive per fare intrattenimento intelligente, è culturalmente pronto per parlare di tutto, sa chi e quando invitare, non stucca, ama il confronto. Questa è la gente che deve fare la televisione!
Sì, volgare. Perché non si occulta (o si tenta di farlo goffamente) un video, chè la tecnologia oggi permette di rivedere tutto. Come un moderno appestato, o un pariah reietto, a Luciano si è voluto immediatamente infliggere una damnatio memoriae, la pratica usata nel diritto romano per la cancellazione della memoria di una persona non deiderata e la distruzione di qualsiasi traccia potesse essere tramandata ai posteri. La registrazione della puntata è stata riproposta, condivisa, likeata da Luciano stesso su FB, che ha (immaginiamo) creato scompiglio fra chi invece aveva intenti opposti.
Ecco, ho scritto tutto d'un fiato e concludo.
Stimo personalmente Luciano, persona che a me stimola, entra nella testa e nella pancia, mi permette di pensare e di ridere.
Wiatutti è uno spazio aperto, ove non si censura. Spero che Luciano entri prestissimo ancora nelle nostre case attraverso uno schermo, ma intanto metto a totale disposizione questo umile spazio, così come lui mi ha concesso tante volte di potermi liberamente esprimere nella sua (sua) trasmissione.
Di sotto metto il testo della risposta di Luciano al basso comunicato di Siena TV. Non commento, parlano da sole le parole.
A voi lascio ogni tipo di giudizio.

"Intanto ringrazio per essere stato definito simpatico... non è poco. Mi imbarazza un po' parlare di vile denaro, non l'avrei mai fatto e mi scuso con i telespettatori perché avrei preferito parlare di memoria, più che di vile denaro. Evidentemente chiedo scusa, però io preferisco parlare di nove anni - e sono emozionato anche io, Tommaso - che sono stati tanto per la mia vita, preferisco ricordare cosa è stata Siena TV per me. Siena TV è stato un sogno che si realizza, è stata un'idea di fare con degli amici una televisione [...] Siena TV è stata una telecamera in affitto con la quale facevamo le prime dirette da Piazza del Campo con aperitivi lunghissimi come scusa per fare la trasmissione nei vari bar, Siena TV è stata la solita telecamera in affitto che ha fatto "Il Commissario Montalbuccio" in 15 giorni fra un palio e un altro, Siena TV per me è stato tutti i lunedì andare a prendere e riportare a casa Roberto Ricci che si faceva trovare a Porta San Marco e che non voleva guidare e io andavo a prenderlo e lo riportavo e in macchina lui, al di là dei suoi soliloqui da primadonna, in anteprima mi faceva sentire ciò che aveva composto e ci confrontavamo su questo, Siena TV è stata anche un'occasione per me per parlare della città attraverso il calcio ma non solo. È stata un'idea, come ribadisco. L'idea di coinvolgere persone che non sarebbero mai state in televisione, che sono venuta qua ed hanno detto la loro opinione. Siena TV è stato aprire i telefoni, condividere attraverso gli sms. Siena TV è stato un momento per me di proporre un linguaggio diverso mediaticamente. Ci sarebbe da ricordarsi cos'era il linguaggio mediatico della città prima di Siena TV. Siena TV per me è stato anche l'invito a un blogger con l'editore che disse: "Se viene lui, stacco la corrente della luce". Siena TV per me è stata la grande opportunità di fare la telecronaca della promozione di un qualsiasi campionato della mia squadra del cuore. Insomma, Siena TV è stato tanto. Io lascio casa mia e lascio - visto che ai nuovi padroni piace tanto il calcio - una squadra prima in classifica e mi auguro che la famiglia Pianigiani non la faccia retrocedere. Per quanto riguarda il compenso, va da sè che il compenso di una prestazione occasionale certo non cambia la vita a nessuno, non si capisce perchè c'è chi lo prende e chi non lo prende, quasi a dividere una squadra fra simpatici ed antipatici, e in realtà una persona che ha sempre preso un compenso totalmente simbolico da ora in avanti non lo debba più prendere. A questa condizione, al di là del fatto che, come dicevano i latini "Un'arte non pagata è un'arte disprezzata", va da sè che si ignora che io non sono un semplice collaboratore. Concludo ringraziando particolarmente tutti coloro che mi hanno espresso amicizia e solidarietà sia privatamente che sulla pagina facebook, vorrei ringraziare personalmente i miei amici Giovanni Mazzini e Dario Di Prisco cui voglio bene per quello che hanno scritto, Christian Posani al quale commissionai il logo che vedete di Siena TV ed insieme scegliemmo i caratteri della scritta che poi mi ha accompagnato, chi mi ha permesso di venire qui sottolineando che io non ho mai avuto le chiavi di questa struttura ed ho sempre suonato il campanello per entrare".


"In conclusione di questa trasmissione rompiamo anche questo velo di ipocrisia che purtroppo abbiamo registrato in questa puntata"
(Tommaso Salomoni, Calcio Spettacolo, Siena TV, 11-01-2016) 

2 commenti:

  1. Ottima analisi dell'accaduto o, meglio, dell'epilogo di una faccenda che ha lasciato molti con l'amaro in bocca.
    Solidarietà massima a Luciano. Spero di rivederlo e risentirlo presto. Grazie al suo contributo televisivo il bianco nero era un po' più bianco e un po' più nero.

    RispondiElimina
  2. ... e, aggiungo dopo, perche' mi pare ci stia bene, molto meno grigio.

    RispondiElimina