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martedì 1 dicembre 2015

Lo sgombro di Atzori

Alla fine, dopo la sconfitta di Teramo, è arrivata la decisione che era nell'aria da alcuni giorni: esonerato Atzori.

Due considerazioni preliminari.
1) Wiatutti ringrazia e saluta il mister (ormai ex) bianconero per il lavoro fin qui svolto. Il ringraziamento anzitutto va alla persona, mite e tranquilla (forse anche troppo), che tendenzialmente non mi pare si sia prodotto mai in "sparate" sopra le righe ed abbia sempre rispettato l'ambiente di riferimento. Da un punto di vista tecnico, i numeri dicono che Atzori ci saluta con la squadra a metà classifica, in pienissima linea con l'obiettivo dichiarato dalla società (non da lui) ad inizio campionato.
2) Io avevo preso un mezzo granchio. Stavolta ho considerato poco il curriculum vitae (che parla chiaro in materia di esoneri) e mi sono basato molto sul ricordo delle squadre di Atzori da me viste negli anni. Drammaticamente, avevo predetto l'inverso di quanto accaduto, cioè che si sarebbe giocato un buon calcio ed avremmo corso il rischio di essere poco equilibrati e sbilanciati in avanti. Ah semmai...

Nel momento in cui sto scrivendo, la società Robur Siena non ha ancora diramato una (1) riga di ringraziamento ad un tesserato che non avrà fatto benissimo, ma che fondamentalmente non ha ammazzato nessuno (che io sappia). Anzi, siamo stati tutti avvertiti che qualcosa non andava con un messaggio sul profilo fb della società, che così recita: "Robur Siena comunica che sono in corso colloqui con il signor Gianluca Atzori al fine di concordare i contenuti dell'interruzione del rapporto contrattuale in essere. Seguiranno aggiornamenti".
Ad ora, dopo più di un giorno dal post, di aggiornamenti ufficiali non se ne vede l'ombra, ma (come sempre), appare un'intervista di Ponte sul FOL in prima mattinata, che dichiara che in serata avrebbe ufficializzato il nuovo allenatore (cosa non accaduta, ma ormai ci siamo rassegnati).
Commenti:
1) a mio ricordo, è la prima volta che una società di pallone comunica al mondo intero che è in atto una trattativa con l'allenatore per il proprio esonero. Regola vorrebbe che il comunicato arrivasse dopo l'esonero, non durante. Pare quasi che chi aggeggia il profilo fb della società sia una persona un po' birichina e che tale strumento (ormai fondamentale per la comunicazione) serva non tanto per salvaguardare le sorti della Robur, quanto la posizione di certe persone all'interno della società stessa... Non so, la cosa è stranissima... pare quasi che qualcuno abbia voluto forzare la situazione e mettere altri davanti ad un fatto compiuto, quando forse compiuto fino in fondo non lo era.
2) la volgarità di questa comunicazione della società è scesa al livello del grottesco. Uso il termine "volgarità" perché é di questo che si tratta. Non salutare nemmeno un proprio tesserato per il lavoro svolto è cosa di cattivo gusto, cui francamente non vogliamo essere abituati. Perciò parlo di sgombro...
3) Atzori paga in sostanza anche la schizofrenia che regna sovrana all'interno della Robur, in termini di raggiungimento di obiettivi. Non sono il solo che ha sentito dire a Ponte che lo scopo dell'annata sarebbe stato raggiungere la salvezza (agosto-settembre). Non sono il solo che poi ha sentito ritoccare l'obiettivo sempre più in alto, per bocca del presidente, in un crescendo anche emotivo, che ha infine procurato l'esonero del mister. A me hanno insegnato che, prima di affrontare una qualsiasi attività, bisogna essere organizzati, considerando le risorse a disposizione ed altri fattori; poi bisogna perseguire un obiettivo principale (ed altri secondari), che debba essere ambizioso ma raggiungibile. Chi non ragiona in questa maniera è destinato a soccombere, nel mondo contemporaneo. Ergo: Ponte non è credibile, questo è l'ennesimo esempio.
4) Atzori ha sbagliato molto di suo. Soprattutto, a me sono rimaste in mente le troppe volte in cui è voluto essere conservativo, oltre l'evidenza dei fatti. Il miglior Siena lo abbiamo forse visto a Pontedera ed a Pisa, cioè nei casi in cui a questa squadra è stata data la possibilità di giocare in libertà, di attaccare, di pensare poco e di ragionare molto di cuore. Ecco, ad Atzori è mancato soprattutto il cuore, che Siena non ha mai percepito. È mancata la voglia di osare fino in fondo, di avere una visione folle, di alzare l'asticella, di coinvolgere un intero ambiente.
5) attendiamo il futuro, assai poco fiduciosi. Ogni passo di questa società pare sia votato al caos, all'improvvisazione, alla volubilità del proprio Presidente. Se una situazione del genere poteva essere "tollerabile" (ma anche no) nel primo anno di dilettantismo, oggi tutto ciò non viene proprio permesso dai numeri della Lega Pro, che ti portano in un baratro, qualora non si affrontino le questioni in ballo organizzandosi preventivamente. Torno a richiedere a Ponte un passo che diventa sempre più necessario ogni giorno che passa: metta in vendita il 51% della società e potrà forse ancora uscire vincitore da questa sfida. Doveva essere fatto ieri, lo faccia oggi, Presidente. 
La prego.



"Abbiamo il sesto settimo cavallo del lotto, esordiente in Piazza dopo una buona provincia (specie quella umbra, visto lo scorso anno erano quasi tutte di lì).
Il capitano, uno che dice ai quattro venti di essere il miglior dirigente dei 17 (tanto nel girone siamo 18, quindi calza), dopo aver tranquillizzato tutti sulla monta, arriva in contrada insieme al Mulas, che ha vinto un palio a fronte di varie figure di merda. 
I contradaioli si imbarazzano ma hanno fiducia.
Nei giorni successivi alla tratta, il capitano dice che vuole fare un palio tranquillo, poi dice che vuole fermare la rivale, poi dice ancora che si contenta di un palio tranquillo e poi ancora si autorilancia per la vittoria, finchè la sera della prova generale scende il Mulas e monta Paride de Mauro.
I contradaioli capiscono che è più brenna il capitano del cavallo nella stalla.
Lo capiranno anche i tifosi della Robur?"
(Bozzon Bridge, Murorobur.it, 1-12-2015)

1 commento:

  1. Personalmente sono a metà tra l'amareggiato e l'incazzato.
    L'amarezza viene dall'ennesima presa di coscienza che il Siena, nonostante anni tra serie A e serie B, viene sempre messo in mano a gente non all'altezza del compito. Siamo tornati praticamente a 15 anni fa, prima del salto in serie B, con una situazione societaria fumosa e traballante, senza strutture, senza organizzazione, senza un apparato che consenta di programmare obbiettivi. Ma stavolta tempo e soldi ne hanno avuti....
    L'incazzatura deriva, oltre che dall'ennesima dimostrazione di incapacità gestionale e comunicativa dell'attuale società, dal fatto che continuano a trattare i tifosi del Siena come dei dementi cui si può rifilare di tutto.
    Guardate che il tifoso del Siena non è scemo, e nemmeno pretende oltre misura, chiede solo CHIAREZZA E COERENZA. Nessuno chiedeva il salto in B al primo anno ma una programmazione seria che consentisse di tentarlo entro un paio di campionati. Qualcun altro ha parlato di obbiettivi diversi, che, una volta dichiarati, vanno perseguiti coi fatti.
    Gli è stato spiegato in tutte le lingue (forse lo capisce solo in tedesco) ma niente......
    Ora avrebbero rotto davvero i coglioni....

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