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martedì 2 giugno 2015

Le verità vengono a galla

È proprio vero...
Stiamo vivendo, volenti o meno, un'epoca di forte disclosure, caratterizzata da una crescente consapevolezza di sempre più persone, che favoriscono il rapido affiorare della Verità, in tutti i settori della nostra vita.



Relativamente ai fatti che accadono intorno al Siena calcio, poi, mi par di vedere che questa regola valga in maniera molto più regolare rispetto ad altri campi di interesse. Penso ragionevolmente che ciò sia frutto di una profonda e generalizzata coscienza di come girano le cose intorno al nostro mondo del pallone acquisita nel corso di questi ultimi anni.
E così, prima o poi, le bugie si disvelano ed i tentativi di soffocamento delle verità falliscono.
Alcuni esempi concreti, avvenuti in rapida successione in questi giorni.

IL MANGIA D'ORO A CAUSARANO
Sia chiara la premessa: Wiatutti plaude entusiasta all'assegnazione dell'ambìto premio all'amico Andrea, persona meritevole - mooooolto più di altri - del riconoscimento cittadino.
Ma una domanda sorge spontanea: questo Andrea Causarano è lo stesso medico sportivo che per anni ha militato nell'AC Siena e che la politica della città non ha mai considerato prima? È lo stesso medico sportivo di quella gloriosa squadra che ha fatto conoscere la nostra città in tutto il mondo e che mai ha ricevuto un riconoscimento significativo a livello locale? È quello stesso medico che fu contattato pochi anni fa da società prestigiose come Milan e Barcellona per avere organizzato un centro medico sportivo di primissimo livello?
No, non posso credere che sia la stessa persona. Quell'Andrea Causarano lì sarebbe altrimenti stato tutelato dalla comunità, non lasciato in pasto al proprio destino, che solo per meriti oggettivi e per fato favorevole non è stato stavolta crudele.
La città, in verità, lui come tutti gli altri - pensiamo soprattutto a Paolo De Luca - ha voluto, nella propria parte più deteriore, volutamente dimenticare, ridimensionando le professionalità, divulgando un'enorme opportunità come un continuo problema, falsificando il valore del fatto sportivo.
Sarà uno spasso, davvero, vedere gli impellicciati che finora avevano ostacolato lo sport dei barbari sperticarsi in lodi ed applausi a ciò che rimane, prima di questa felice parentesi, uno degli eroi della squadra di calcio che non doveva essere lì, che dava fastidio, che doveva essere cancellata.
Il Mangia d'Oro, se permettete, Wiatutti lo offre ad Andrea anche in rappresentanza di tutti coloro i quali sono passati in questi anni a rappresentare un orgoglio cittadino, incarnato nell'AC Siena. La mia speranza è che il buon dottore ricordi questa evenienza ad una politica della città che ha contribuito fortemente a cancellarne la presenza sul territorio. 

IL RICONOSCIMENTO DEI TIFOSI AVVERSARI
C'è chi ancora non ha chiesto scusa per una frase senza senso; e non lo farà mai, considerata l'arroganza di base, che va pertanto punita e limitata.
Il vostro Governatore Enrico Rossi non ha ancora favellato in merito alla frase ingiuriosa ed assurda riferita agli episodi-fantasma del post partita contro il Gavorrano, che Wiatutti ha documentato qualche tempo addietro. Resta pertanto quella fama di "colerosi" che il vostro presidente regionale ci ha più o meno velatamente rifilato.
Premesso che a me non interessa essere definito da un individuo che reputa normale che un Sindaco chiappi un avviso di garanzia nello svolgimento delle proprie funzioni di amministratore della res publica, l'evidenza dei fatti si sta rivelando prepotentemente.
Dopo molti altri in questo campionato, anche infine la Pianese ha voluto rendere omaggio alla tifoseria della Robur, per il proprio "comportamento umile e rispettoso". È l'ennesimo segnale che proviene da tifoserie avversarie, ben più modeste dal punto di vista numerico, ma che sono sempre state trattate con il massimo rispetto. E dopo - andiamo a memoria - gli attestati di stima ricevuti da Sansepolcro, Spoleto, Massa, Gualdo, Civita Castellana, Colle, Ponsacco, Macerata, ecco arrivare quelli da Casteldelpiano.
Tutti colerosi, o amici dei colerosi, caro Sig. Rossi...

I FURBETTI DELLA TIEMME
Avrete letto pochi giorni fa che sette dipendenti dell'azienda Tiemme si sono intascati indebitamente circa 1 milione di euro. I mariuoli sottraevano parte del denaro dei biglietti di viaggio venduti e poi, per non farsi scoprire, realizzavano dei titoli cercando in tal modo di appianare la differenza fra incasso e vendite effettive. 
Il tutto ricorda molto alcune scene del film "La banda degli onesti", ove Totò, Peppino De Filippo e Giacomo Furia si improvvisano falsari e tentano di far fortuna smerciando false banconote.
Fosse davvero successo a Napoli, a quest'ora si sarebbero levate in alto le grida dei nostri Folosissimi, alla caccia del terrone.
No, in questo caso i terroni (ri)siamo noi. Noi - i Senesi, gli stessi che hanno scassinato una banca asportandone milioni di euro, tenendo oltretutto ad oltranza la balla ai ladri materiali - ora ci arrangiamo nelle "opere minori". Ma non la finiamo di rubare. Mai. 
Vergogna!

FIFA ACCUSATA DI CORRUZIONE
In tutti questi anni, i corrotti reali del mondo del calcio, fortemente appoggiati dai media, hanno convinto il mondo che il vero male del pallone fossero gli ultras. Che sono stati repressi, con il consenso della pubblica opinione (aaargh, che parola schifosa!) da leggi incostituzionali e fortemente repressive.
Scopriamo, ogni giorno di più, che il reale problema risiede altrove, nei vertici delle società calcistiche e su su, fino ai capoccioni della Fifa.
Resta un dato di fatto: fate attenzione a quelli con la cravatta e non a quelli col tatuaggio, sono i primi che rovinano le nostre vite.

LE LAMPADE DELLO STADIO DI MACERATA
A proposito di disclosure, scoprirete presto che le lampade al neon degli stadi non possono costare 900 euro. E che pertanto fare un trafiletto su un giornale su tale non-notizia non è, forse, molto "professionale". Ma vabbè, ce lo meritiamo: siamo dei tifosi cattivissimi, che ce volete fa?

6 commenti:

  1. Articolo da pubblicare in prima pagina della Gazzetta dello sport

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  2. Ho paura che fra i furbetti/e della TIEMME ci sia qualche assunto con raccomandazione eccellente o ben coperta....sennò nella faida demenziale fra i pezzi di carta i nomi erano già venuti fuori, ma sotto election day col ca...Già ma qui siamo a Siena, mica a Scampia!!! Per il resto sottoscrivo tutto, ma tanto che vuoi fare siamo come mosche bianche....

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  3. Una riflessione sull'eterno confronto Siena vs Sud. L'appellativo 'terrone' con cui si identifica popolarmente l' abitante del sud che con il suo modo di fare (camorrista, mafioso, 'ndranghedoso) peggiora tutto ciò che avvicina, dovrebbe trovare un alter ego in senese. Già in senese. perché vanno identificati anche i nostri soggetti che con la loro sola presenza peggiorano o distruggono ciò che toccano. E non lasciate da parte i vostri amici, parenti o simpatici colleghi. Quanti di loro grazie alla mafia nostrana lavorano in banca o in altri posti, direttamente collocati dai vari potenti? Siena è uno schifo solo per colpa di quelli a cui ancora non abbiamo trovato un nome, un aggettivo, un sostantivo identificativo. Continuate a pensare che tutto quello che è successo è colpa dei terroni. Beati voi, incapaci di capire.

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    1. Ti sottoscrivo in quasi tutto anonimo...l'unica cosa è che questi "terroni", si sono integrati in questo sistema forse meglio dei senesi "bacati"...vedi quello che succede all'ospedale di Siena ad esempio...solo questo...o la pantomima contro Salvini, fatta ad hoc per avere fra qualche anno qualche poltrona in qualche partecipata di Comune o MP (ex)S, come tanti contestatori degli anni 70 hanno attualmente....è questo quello in cui hanno colpe in questa città...la piena integrazione anzi il superamento della piena integrazione...

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  4. La Pianese è di Piancastagnaio ,non di Casteldelpiano.

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    1. Miiiinchia, hai ragione, Pardon, è stato un refuso.

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