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domenica 21 dicembre 2014

Gavorrano - ROBUR SIENA 2-2. Le telefonelle

Una Robur a due facce quella vista oggi in quel di Gavorrano. Prima regala ingenuamente due marcature alla compagine rossoblu con un paio di giocate difensive che sembrano uscite dalla penna di Stephen King, poi riesce a gettare ancora una volta il cuore oltre l'ostacolo e portare a casa un punto, che, in ragione degli altri risultati, risulta oltremodo utile.




COLUI CHE PARA: Prende due gol evitabilissimi e, anche se non ha colpe dirette, pare entrambe le volte incerto. Si deve ritrovare: voto 5,5

CASON: Il migliore del reparto arretrato, rischia anche di far saltare il banco quando su un calcio d'angolo impatta male di testa, spedendo oltre la traversa: voto 6

VARUTTI: Gioca fuori ruolo e si vede. Fa almeno tre interventi totalmente privi di logica, regalando per due volte il gol agli avversari. Migliora, come tutta la squadra, nel secondo tempo, ma la prestazione complessiva è ampiamente insufficiente: voto 4

MILETO: Non ha la struttura fisica per le sgroppate in fascia che gli sono richieste oggi e le disattenzioni del reparto difensivo pesano sul giudizio. Ha il merito di crederci fino in fondo e di avere la meglio nella farraginosa mischia che porta al 2-2: voto 6

COLLACCHIONI: Con la sua esperienza dovrebbe trasmettere sicurezza ai compagni di reparto, ma oggi si sono visti e sentiti diversi scricchiolii: voto 5,5

SCALZONE: Appena entrato impegna il portiere con un tiro dalla distanza, che per poco non lo fa finire sul tabellino dei marcatori. Gioca la parte di gara in cui l'inerzia è girata a favore della Robur e questo lo aiuta: voto 6,5

CIPRIANI: Sostituito al termine della prima frazione, naufraga nel grigiore generale che ha caratterizzato la prima parte della gara del Siena: voto 5,5

RUSSO: Spacca letteralmente in due la gara, segnando il gol, provandoci in un altro paio di occasioni e mettendoci l'anima. A mio avviso il migliore di oggi: voto 7,5

MININCLERI: Lotta e prova a mettere ordine con i suoi tocchi delicati, ma da uno come lui è lecito aspettarsi sempre qualcosa in più: voto 6

DIOMANDÈ (non prego per il Signore ma prego te): Evanescente e non all'altezza del giocatore che abbiamo ammirato a inizio stagione, sta forse attraversando una fase calante: voto 5

BIGONI: Il ragazzo c'è e si vede, ma oggi non riesce ad incidere come dovrebbe: 5,5

CROCETTI: Entra con il piglio di chi vuole spaccare il mondo quando ormai nella clessidra scendono gli ultimi granelli e non c'è più tempo per dimostrare nulla: S.V.

ZANE: Come un autentico purosangue, esce alla distanza lavorando un gran numero di palloni: voto 6,5

TITONE: Vivace e tarantolato come al solito, intraprende la sua personale battaglia contro i ruvidi difensori avversari, contro il terreno di gioco e contro la legge di gravità. Con la terza, perde sistematicamente. Ha il merito di lasciare in dieci gli avversari: voto 7

I TIFOSI DELLA ROBUR: Splendidi come sempre, non si danno per vinti nemmeno dopo l'allucinante uno - due iniziale, cantando con entusiasmo per oltre novanta minuti: voto 10

D'S MOBILE: Protagonista assoluto della giornata il telefono di D. Ci fermiamo per un frugale pranzo al sacco (ma senza bovi sui pianisti e camomille con i rom) su una stradina adiacente alla provinciale in prossimità di un podere apparentemente abbandonato. Dopo la pisciatina di rito, si riparte e per immettermi in strada devo giocoforza invadere la corsia opposta; quindi, malgrado non sopraggiunga nessun veicolo, decido di fare la manovra in maniera repentina. Non appena l'auto torna in asse con la mezzeria, si sente fare STOCK! Sale la preoccupazione all'interno dell'abitacolo, perché magari si è rovesciata una bottiglia di vino o il termos con il caffè. Circa un chilometro e mezzo dopo R. mi chiede: "Ma una foto delle libagioni non s'è fatta?". Non appena finita la frase, D. inanella una sequela di moccoli da far impallidire e comincia ad agitarsi con fare incignalito: "Quel rumore, era il mi' telefono, #%+*<<_ %#}+_, avevo appoggiato il telefono sul tettino". Dopo qualche breve istante di solidale tristezza e un'inversione da ritiro della patente, gli altri quattro componenti si abbandonano a risate mute con lucciconi dapprima un po' contenute, dopo in un crescendo, mentre il malcapitato monta come un toro. Torniamo dove abbiamo mangiato e vedo quello che mi sembra il cellulare. Fermo la macchina sul bordo della strada, scendiamo e corro dove mi pare di aver intravisto il telefono. I pezzi sono sparsi su una vasta area, tipo sciagura aerea. Trovo la batteria nella mezzeria, il retro del telefono a metà della carreggiata in direzione Siena, il telefono con un simpatico disegno a ragnatela sul cristallo a bordo carreggiata e la custodia protettrice a bordo carreggiata opposta. Metto insieme il tutto e lo riconsegno al legittimo proprietario dicendogli: "Mi dispiace". D: "Nooooo... Ci sono passati sopra con la macchina, accidenti a quei 4 bastardi, speriamo stiantino dove sono ora". Risaliamo in macchina e i 10 chilometri che ci separano dal campo di Gavorrano sono difficilissimi, guido con le lacrime agli occhi, vedendo praticamente niente, piegato in due dalle risate, mentre cerchiamo di consolare il nostro amico, dicendogli che è andata bene così perché è un telefono di merda, mentre lui è deciso a cercare quei quattro che hanno investito il telefono (ma poi perché quattro?) per lavare l'onta, se la prende dando la colpa di quanto successo a un compagno di viaggio, bestemmia, telefona alla moglie in un incontenibile crescendo rossiniano. Al secondo gol del Gavorrano sentenzia: "Accidenti a quando ci son venuto, m'è costato cinquecento euro di telefono" e vorrebbe tornare a casa. Gli viene suggerito di far finta che sia una trasferta di Coppa UEFA. Grazie amici miei dei magnifici momenti che riuscite a regalarmi ogni volta. Condividere questa passione con voi è un autentico privilegio. Voto: INFINITO

5 commenti:

  1. Pagelle bellissime, sopratutto la valutazione a D'S mobile che riguarda una situazione che ho vissuto in prima persona, momenti che valgono ben più di una vittoria in trasferta.
    Non voglio immaginare cosa sarebbe successo se fossimo passati sopra al telefono con la macchina quando siamo tornati a cercarlo....

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  2. Grandissimi !!!! D. dai lo ricompri c'hai un monte di soldi !
    Un abbraccio a tutti !!!

    Troio & Nello

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  3. Io ero dietro a voi in tribuna a gavorrano...quando la raccontava sta storia del telefono, credevo di farmela sotto dalle risate...na te quale eri almutanabbi...quello alla sua sinistra? Un saluto

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    1. No, io non ero presente. Le pagelle stavolta sono state redatte da un anonimo compagno di viaggio. Non mi sono fidato a farle fare (come al solito) a tale D...

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  4. Almuta, poi ti racconterò di quella volta che un tuo caro amico, in vacanza in Corsica, lasciò gli occhiali sopra il tettino della macchina. E dopo arrivò un bel camper. Gli occhiali diventarono un filo orizzontale di sicuro design. Se ti dico il nome dell'amico smetti di ridere alla partita di ritorno con il Gavorraine (è non è UEFA?).

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