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venerdì 21 marzo 2014

Farabutti a Avellino

Il lavoro mi ha portato una settimana a Madrid; e il caso ha voluto che il fratello della collega del mio amico (senese) a Madrid faccia di lavoro il procuratore di giocatori. Di calcio, ovviamente. (vabbè... lavoro... lasciamo perde).


Comunque: c'erano gli ottavi di Champions, Atletico contro Milan, potevo esimermi dal chiedergli un ingresso per il Vicente Calderón? Quella macchina da goal di Diego Costa contro quel bambinone capriccioso, viziato, e simpatico quant'el puzzo di piedi di Ballottelli?
Ecco, domani Avellino. Per me, sarà la prima volta al Partenio. E allora? Allora mi arriva una battuta in chat che dice"FARABUTTI a AVELLINO". "E che c'entra?" Chiedo io. E infatti, non c'entra niente. Non c'entra né il Partenio, né Avellino. Neanche Diego Costa, o quell'altro nero (a proposito: ti fischiano dappertutto perché sei ciuco, no perché sei nero!).
C'entrano però la ROBUR, il Rastrello, ed il Vicente Calderón. Eh si, perché il fratello della collega del mi amico mi procura un biglietto per uno dei palchi V.I.P. del Vicente Calderón (valore 500 €), dove ci aspetta la hostess carina in tailleur nero con gonna sopra al ginocchio, tacchi alti, un sorriso da far scattare un irriverente ma sentito "titromberei ora e subito, qui!" e poi jamon iberico, empanadas, birra a volontà, poltroncine, monitor e un bel cristallo per non patire il freddo (e non sentire il bociare dei comuni mortali).
Della serie: un m'è garbato una sega. A me mi piace "l'atmosfera da stadio": il caldo d'estate, il freddo d'inverno, e poi la gente, il chiasso, le emozioni. Se devo esse allo stadio, e vedella come in televisione, allora posso anche sta a casa: almeno c'ho anche il vino.
Ma lo SPETTACOLO è stato dopo: il Vicente Calderón, il fantastico stadio dell'Atletico de Madrid, dove il pubblico (a parte i V.I.P., ovviamente) può stare a 4-5 metri dalle linee del campo, senza alcuna protezione; lo stadio ha la parte bassa della gradinata sopra le due corsie della tangenziale. Tangenziale che viene chiusa qualche ora durante le partite. La parte alta, invece, è costruita sopra le tre corsie dell'autostrada (che a Madrid passa praticamente in centro città: comodissima). L'autostrada non viene chiusa (anche se qualche rinvio sbagliato potrebbe far arrivare qualche pallone sulle corsie - forse per questo tra un po' lo buttano giù. Ma poi lo rifanno, meglio di ora).
Questo lo stadio della seconda squadra di Madrid. Raggiungibile con la metro e con numerose linee di autobus: è infatti (come l'altro, il Santiago Bernabeu, di Mundial 1982 dolci ricordi) in centro, in centro città.
A Madrid, cittadina di 3 milioni e mezzo di abitanti, e quasi 7 se includiamo l'area metropolitana. Madrid dove i trasporti pubblici funzionano, i parcheggi sono - cari - ad ogni angolo della città, dove vivono più o meno 100.00 italiani: Madrid ha 3 stadi di "serie A" (la Liga) e coppe europee in centro città.
Ecco, mi vengono in mente i farabutti. Che NON sono a Avellino, ovviamente.
E penso all'abnorme concentrazione di meteoriti caduti sulla capitale spagnola... E mi viene quasi da piange ORA DOMANI E SEMPRE: FORZA LA ROBUR!!!
E grazie Paolo
L. C.

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