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giovedì 23 maggio 2013

Per la crisi del MPS...

Pochi giorni fa leggevo un articolo dell'Eretico, “Il futuro (fiorentino) della Mens sana minucciana”
(fonte: BLOG ERETICO DI SIENA, 21.05.2013).
Premessa: io non sono tifoso della Mens Sana. Perché non sono un amante della pallacanestro (o basket
).


Già a vedere gente di più di 2 metri col 58 di scarpe mi fa effetto... poi aggiungete il fatto che gli sport al chiuso non mi sono mai piaciuti, ci sento puzzo di sudore e di stantio tipo palestra.
Verso i biancoverdi mi riterrei quindi un agnostico. Ho tante cose da fare, tanto da pensare, non posso porre attenzione su fatti ed eventi che reputo insignificanti nella mia vita. Non posso pensare a come comprarmi una macchina di cilindrata più grande, né a dove farmi una lampada nell'imminenza della prova costume, o di quale giacca indossare per uscire il sabato. Dei fatti della Mens Sana, pertanto, non ne so niente.
L'articolo l'ho quindi letto in senso comparativo. Leggevo e pensavo al Siena.
Volevo scrivere qualcosa, ma non mi è venuto niente. Ho allora cercato di cogliere il senso filosofico
dello scritto di Raffaele.
Ho pensato allora all'inebriamento delle menti per le continue vittorie della squadra, al modello di
successo preconfezionato che tanto è piaciuto alla Siena da bere, a quanto i cervelli della gente, fino a pochi anni fa sgombri da deficit per esaltazione da vittoria, siano stati corrotti con l'effetto della vincita a prescindere.
Vittoria facile, facilissima. Finanziamenti enormi per uno sport che normalmente si legge a pagina
39 della Gazzetta dello Sport, campioni acquistati a getto continuo, gestione con molte ombre da
parte di manager rampanti. Ed un legame chiaro, lampante e dichiarato, MPS-società.
Di tutto ciò, al Senese del nuovo millennio, non è mai importato niente. Lo sconvolgimento da vittoria (facile) è arrivato infine anche nel mondo del pallone; Siena e Mens Sana, che in altri ambiti – e questo blog tale idea la esprime spesso – avrebbero compiuto un binomio inscindibile ed altrettanto vincente, sono state volutamente divise e rese nemiche, per essere cristallizzate come le gemme del consenso cittadino. E del relativo lavaggio del cervello.
Ecco, pensavo questo.
Poi, sul muro dei tifosi del Siena, ho letto un articolo di tale Frigidaire, che mi pare un bel personaggio.
Ed ho deciso di “rubarlo” e metterlo qui, dato che un blog permette uno stazionamento più lungo ed una visibilità più estesa. Tali perle non si possono disperdere.

A voi Frigidaire.



Ogni articolo sul Siena comincia con 'Per la crisi del MPS...'; poi attacca la solita tiritera: vendere, vendere, vendere.
Il passato prossimo.
Per me questo è stato un campionato buttato nel cesso. Non siamo stati capaci (non sono stati capaci) di comprare una prima punta in un anno solare. Ne hai presa una rotta che ti sei cacciato nel culo. Il cambio di allenatore è statisticamente provato che ha portato meno punti. Quindi le conclusioni traetele voi. Siamo sportivamente ( con o senza sei punti) retrocessi. Quindi NON è stato fatto quello che si doveva fare.
Per me hanno fallito: società, allenatori, DS.
Futuro.
E' stato accettato, a parte da pochi stronzi, che il Siena e di conseguenza i suoi tifosi debbano avere
un ridimensionamento su tutti i fronti. Giornalisti, futuri sindaci, presidenti, omini dell'orti, hanno detto che per il calcio ad alti livelli non c'è più futuro qui. Se per quanto un tifoso sbraiti, non succede una sega (a Firenze spappolarono una piazza e Baggio andò alla Giuve uguale) non capisco come un tifoso accetti che tutte le decisioni che vengono prima suggerite e poi attuate vadano bene.
Saltiamo i passaggi sul presidente, ognuno la pensi come vuole.
Quello che dico è che: accanto a noi TUTTO è come prima. Se non è esattamente come prima si organizza una società in maniera tale che tenga botta. Dall'articolo dell'Ascheri si evincono alleanze, scenari futuri, ingressi importanti. Qui NO. Qui bisogna vendere milioni e milioni di giocatori, rientrare subito (in un anno abbiamo venduto TUTTO). Non solo si parla dell'anno della B di due anni fa come un anno troppo costoso: anche in quell'anno ci furono i saldi, come gli altri anni. Ora dico io, il mio è un ragionamento da tifoso del Siena: possibile vada bene tutto?
Si ritratta continuamente il passato per dare valore al futuro, di continuo. Sempre.
Unica buona notizia: forse finiscono il centro a Taverne. Che per colpe politiche non era stato finito.
Per me, lo ripeto, le colpe erano politiche.
Sono basito dal silenzio di tanti e dalla giustificazione: 'Per la crisi del MPS...'.
In più, non sapremo mai il vero debito del Siena e come esso possa essere così devastante; alla
Mens Sana evidentemente non è mai esistito e mai esisterà.
Una puntualizzazione: a me della Mens Sana non me importa una sega, assolutamente nulla. Girassero con i kart penserei le stesse cose. A me stanno sui coglioni i privilegi, i privilegiati, i nati con la camicia.
Se non ci fosse da incazzarsi sarebbe da ridere. Non ho mai visto una città tanto uniformata ai suoi vertici, ai suoi media, alle parole di chi conta, agli articoli dei giornali, ai pensieri dei candidati a sindaco che nemmeno amano il Siena. Mai vista una roba così...
Concludo: non si sta ragionando sull'essere tifosi o meno, nemmeno sull'essere cittadini. Il fatto è: poniamoci delle domande. La Mens Sana sembra che andrà avanti comunque con le sue gambe. Benissimo! Noi, a sentire tutti, no. Perché? Perché noi non abbiamo sinergie-affiancamenti-nodi già sciolti appena formati? Tutto qui. Nessuna invidia per la Mens Sana, solo ammirazione per chi abita nello stesso tuo palazzo e riesce a rifarsi la casa tutti gli anni.
Ah, dimenticavo: noi avevamo anche i contributi di Sky, Lega Calcio, ecc. ecc.

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