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mercoledì 29 maggio 2013

Abbassare l'asticella - Lesson one

Circa due mesi fa, questo blog pubblicava un pezzo, che piacque a molti. Si intitolava “ALZARE L'ASTICELLA” e conteneva una serie di esortazioni/indicazioni su come elevare il livello di criticità di noi, massa pensante. E poi diceva tante altre cose, anche in ambito non Robur. Ci esortava ad esempio ad alzare le pretese in vista della competizione elettorale, ad impegnarsi per un reale cambiamento di una condizione pietosa dello stato dell'arte.
Lo stiamo facendo? Ci stiamo almeno provando?


Comincerà ora un pezzo volutamente politico, apparentemente avulso dalla questione Robur. Non è così, vi garantisco. Questo blog vorrebbe continuare a parlare di football, ma, come sta cercando di chiarirvi – a proposito, ho visto che questa idea è stata sdoganata anche altrove, ne sono felice – da noi calcio e politica sono da un po' di anni tristemente aggrovigliati.
Siena è stata saccheggiata. Siena si è impoverita. Siena ha perso molti dei servizi che rimandavano – vero o finto - al Buon Governo. Siena ha finito di essere un modello di virtù, anche nell'immaginario collettivo.
Bene, se su questo siamo d'accordo, siamo anche concordi nel rilevare che l'evento scatenante di tutto questo pandemonio sia stata l'implosione del Monte dei Paschi.
Lo si sente dire dappertutto, quindi penso che siamo di fronte ad un altro fatto assodato.
Ora, voi residenti a Siena, leggerete qualcosa che difficilmente avrete sentito, se non bazzicate qualche blog di gente onesta, ma che si è ripetuto a mo' di mantra per mesi sui media nazionali ed internazionali: il Monte dei Paschi è stato distrutto da una banda di mariuoli che hanno fatto sparire un bel po' di soldi, un po' in un modo, un po' in un altro.
Sì, lo so, lo so. A voi sembrerà una scemenza. A voi hanno detto – i giornalai locali - e continuano a dirvi che comprare un'altra banca al triplo del suo valore, ad esempio, è operazione virtuosa ma sfortunata, perché caduta proprio nel bel mezzo di una grande crisi finanziaria internazionale.
Bene, NON E' COSI'!
Se la magistratura farà il suo corso, capirete ciò che vi dico.
La sostanza quindi ci conferma: i soldi son finiti, il Comune è commissariato, l'Università in bancarotta, l'Ospedale fallito ecc ecc.
Dati di fatto.
A Siena, da anni e anni, hanno comandato sempre i soliti.
Dato di fatto.
Una città normale avrebbe braccato queste persone con i forconi nei campi e nei boschi.
Noi...li rivotiamo.
Allegramente, sconsideratamente, vomitevolmente.
Il perché della apparente incoerenza ha tante sfaccettature: ragioni politiche, economiche, finanziarie.
Io vi do la mia personalissima interpretazione: Siena è una città profondamente mafiosa, nel senso più gretto e meschino del termine. Sto parlando cioè della mafia dei Riina, dei Provenzano, quella vera e paurosa. La sola differenza è che qui, a Siena, non si spara per le strade (per ora?).
Ma a Siena: muoiono persone che si lanciano dalle finestre, non esiste una stampa libera, non esistono centri culturali slegati ai punti del potere, non esiste una reale possibilità di far carriera nei posti pubblici per proprie capacità, ecc. ecc. ecc.
Ed esiste il timore di parlare diversamente, di votare diversamente, di pensare diversamente. Ed esiste il conformismo pericoloso degli stupidi, sui quali il Sistema ha forgiato la propria ragion d'essere. Esiste una pelosa omertà di fondo che non fa mai portare a galla la merda che si deposita nel sottobosco. Tutto questo è Mafia.
Il Senese è Mafioso, nel pensiero e nell'azione. Logico pertanto che abbia continuato ancora a perpetuare un Sistema Mafioso.
Chiudo.
L'altro articolo diceva ad un certo punto: potrei chiudere questa riflessione con tre parole, andate in culo.
Ma, per etica, pazienza ed estetica, non lo faceva.
Lo faccio ora io.
ANDATE IN CULO

3 commenti:

  1. Una volta , ero bambino , apparve sulla gazzetta dello sport un articolo sul Palio.
    Il giornalista di cui purtroppo ignoro nome e cognome , ad un certo punto scrisse una cosa del genere :
    "... la mafia non è nata in sicila è nata a Siena....".
    Mi ricordo che la gente di Siena si indignò notevolmente , io ci rimasi di merda perchè pensavo che questa parola con la mia Sienina non ci combinasse un cazzo.
    Poi sono cresciuto e purtroppo non mi riesce di ricordarmi il nome di quel giornalista.........

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    1. scrivi alla "gazzetta", sarebbe una delle poche volte che ci azzeccano su una cosa che ci riguarda. ;-)

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  2. AVETE TUTTI presente il cavallo di troia noi o voi senesi vi siete fatti abbindolare come a quei tempi avete rallevato le serpi in seno avete nascosto il nemico dentro il cavallo e poi?? venite a lamentarvi? certo che quelli che non sapevano? ma quanti erano che non sapevano o che sapevano e dicevano? forse 10 quell'altri in ricordo di troia che avevano la mamma di quel paese è ma allora Siena è uuna città strana, a pensarci mi fà male il capo, fate voi
    Galileo

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