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giovedì 11 aprile 2013

SIENA-PAVMA


Pavma e sangue freddo


La bellezza, dicono, passa anche dalla pelle. La salvezza, invece, passa anche e soprattutto dalle palle.
Quelle sprecate con il Pavma, ad esempio. Di fronte ai quasi diecimila convenuti (tanto di cappello per un’iniziativa che FINALMENTE va incontro ai tifosi) la Robur spreca timorosa un’occasione che era d’oro e, al novantesimo, si è rivelata di princisbecco o giù di lì.

Di contro, il Palemmo dell’infermiere trionfa contro una Doria di certo non irresistibile, dando vita a un finale di campionato teso, che, diciamocelo una voltaccia, non ci s’aspettava nemmeno alla lontana a settembre, con sei punti di penalità (dio non gli dia mai bene) sul groppone. Ma parliamo di calcio non giocato.

Iachini schiera davanti le solite certezze, il ragazzo del Delta del Niger affiancato dal medianino coi piedi buoni ed il nome da entreneuse, che ultimamente vanno in coppia come i carabinieri in servizio e le citte in bagno, più il piccolo Agra, con permesso firmato dai genitori.

Mentre nell’aria degli spalti vanno perdendosi gli ultimi soffi digestivi, flatulenze singulti peristaltici, l’elveticonigero con un pallonetto non porta a niente, se non a qualche sobbalzo sulla poltrona, seguito da un tiro del pòro Ninis che l’imperativo veneto bianconero spedisce in angolo.

Ma, deludente, come una piacente figliolina che dopo i preliminari si riveste e va dal parrucchiere, il primo tempo è tutto qua, nel primo quarto d’ora. Pintano, non poco ma senza risultato, VitAgra e Rubin, ma tant’è. C’è di bono che anche Amauri è appena tornato dalla crociera, sennò parlavamo d’altro.

Dopo la sonnolenza dell’intervallo, il secondo tempo fa scopa di gobbo col primo: primi venti minuti che sanno di calcio, il resto che sa di poco. Il Sempiterno Vergassola e l’elveticonigero da una parte, l’apparente ex Sansone e l’uccellino Valdes dall’altra, poi il nulla cosmico, pneumatico, assoluto. Come i quindicenni alla pleistesciò, i due tecnici iniziano a inserire attaccanti a nastro, ma niente di più cambia. Ride comunque Pavma, a un punto dagli anta, recrimina la Robur, attesa dalla trasferta di Pescara e di pari punti col Cricket and Football Club e, come detto, il Palemmo dell’infermiere.


2 commenti:

  1. Agra fisicamente e'un piccolo Rui Barros. I piedi sono un po peggio
    Wsg

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  2. Questa l'ha scritta Nanni
    Arit robot

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