Pavma e sangue freddo
La bellezza, dicono,
passa anche dalla pelle. La salvezza, invece, passa anche e
soprattutto dalle palle.
Quelle sprecate con il Pavma, ad esempio. Di
fronte ai quasi diecimila convenuti (tanto di cappello per
un’iniziativa che FINALMENTE va incontro ai tifosi) la Robur spreca
timorosa un’occasione che era d’oro e, al novantesimo, si è
rivelata di princisbecco o giù di lì.
Di contro, il Palemmo
dell’infermiere trionfa contro una Doria di certo non
irresistibile, dando vita a un finale di campionato teso, che,
diciamocelo una voltaccia, non ci s’aspettava nemmeno alla lontana
a settembre, con sei punti di penalità (dio non gli dia mai bene)
sul groppone. Ma parliamo di calcio non giocato.
Iachini schiera davanti
le solite certezze, il ragazzo del Delta del Niger affiancato dal
medianino coi piedi buoni ed il nome da entreneuse, che ultimamente
vanno in coppia come i carabinieri in servizio e le citte in bagno,
più il piccolo Agra, con permesso firmato dai genitori.
Mentre nell’aria degli
spalti vanno perdendosi gli ultimi soffi digestivi, flatulenze
singulti peristaltici, l’elveticonigero con un pallonetto non porta
a niente, se non a qualche sobbalzo sulla poltrona, seguito da un
tiro del pòro Ninis che l’imperativo veneto bianconero
spedisce in angolo.
Ma, deludente, come una
piacente figliolina che dopo i preliminari si riveste e va dal
parrucchiere, il primo tempo è tutto qua, nel primo quarto d’ora.
Pintano, non poco ma senza risultato, VitAgra e Rubin, ma tant’è.
C’è di bono che anche Amauri è appena tornato dalla crociera,
sennò parlavamo d’altro.
Dopo la sonnolenza
dell’intervallo, il secondo tempo fa scopa di gobbo col primo:
primi venti minuti che sanno di calcio, il resto che sa di poco. Il
Sempiterno Vergassola e l’elveticonigero da una parte, l’apparente
ex Sansone e l’uccellino Valdes dall’altra, poi il nulla cosmico,
pneumatico, assoluto. Come i quindicenni alla pleistesciò, i due
tecnici iniziano a inserire attaccanti a nastro, ma niente di più
cambia. Ride comunque Pavma, a un punto dagli anta, recrimina la
Robur, attesa dalla trasferta di Pescara e di pari punti col Cricket
and Football Club e, come detto, il Palemmo dell’infermiere.
Agra fisicamente e'un piccolo Rui Barros. I piedi sono un po peggio
RispondiEliminaWsg
Questa l'ha scritta Nanni
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