
Come non essere felici infatti quando si parla di Robur?
Ma approdiamo sul giornale e leggiamone i contenuti insieme, chissà mai che rimangano gradevoli anche all’occhio e al palato, dopo l’ennesimo outing dell’A.D. della banca più discussa del globo terracqueo.
Chi non conosce il detto: “i panni sporchi si lavano in Famiglia Cristiana”? Il sopra detto-detto, racconta con poche parole l'inopportunità di portare a conoscenza di estranei tutto ciò che potrebbe esporci alle loro critiche, disonorarci, esporci al pubblico ludibrio.
Cosa che in MPS, per quanto riguarda le cose senesi come Contrade, AC Siena e Mensana, sembra non esistere (il pubblico ludibrio, dico, visto che a fronte di un ritiro del protettorato, le Contrade non si sono fatte né in qua né in là).
Ma andiamo a un passo, gradevole anch'esso e saliente, per tutti noi Tifosi. Secondo la fonte Ansa citata dal sito gonews l'A.D. ricorda che:
“abbiamo cominciato a rimettere le cose a posto, perché col tempo si erano sedimentati anche legami non del tutto virtuosi, sia per Siena sia per la banca. Un esempio: abbiamo chiuso la sponsorizzazione con la squadra di calcio perché non c'era alcuna proporzione tra la spesa e il ritorno per la banca. Ci costava quanto sponsorizzare le prime tre-quattro del campionato”.
Bene, chi ha parlato si nomina Fabrizio Viola, laureato in Economia Aziendale alla Bocconi e Direttore Generale/Amministratore Delegato di un tot fra le maggiori banche italiane. Un esperto in finanza e soprattutto in asset management (che vol di'?), conosciuto per tali competenze in tutto il mondo. Insomma, proprio un bischerotto questo signore, a giudicare dal CV, non lo è!
Le parole vergate sopra, quindi, per deduzione, non possono essere state pronunciate dallo stesso Viola che vanta cotanto curriculum. Bastava infatti che chi ha scritto (o dettato) le frasi riportate si facesse un giro in città e domandasse ad albergatori e ristoratori a quanto ammontano gli incassi nei turni delle partite in casa, a fronte del vuoto pneumatico che avvolge gli affari in questi ultimi tempi negli altri giorni della settimana. Oppure leggere i contatti sui siti internet sportivi di tutto il mondo in partite importanti e sorprendenti - cito l'ultimo Siena-Inter, dove ben impressa nella memoria di milioni di persone rimarrà l'effigie di Sestu e lo sponsor MPS. Ovvero, infine, fare due conti veloci e riuscire a capacitarsi che la ditta AC Siena, ad oggi, è una delle prime aziende, se non la prima, per fatturato diretto e indotto sul territorio.
Parlare dei guai dell'MPS è diventato oggi più semplice che sparare verso la famigerata Croce Rossa; e forse non siamo nemmeno agli inizi. La banca, ahimè, ha creato buchi mostruosi giocando alla finanza d'assalto ed ha ricevuto e riceve miliardi di euro di sovvenzione statale per non fallire. Non posso credere che siano da citare in una intervista pubblica, come esempio di “legami non del tutto virtuosi”, in primis gli investimenti di sponsorizzazione per una squadra di serie A, che probabilmente hanno fruttato nel corso degli anni ben più di quanto speso, in termini di immagine, di politica, di economia. Forse si sono tralasciati fatti assai meno edificanti della sponsorizzazione al Siena, lo capirebbe anche un cittino piccino e poco sveglio.
Penso pertanto che chi ha rilasciato l'intervista non sia Fabrizio Viola, ma un altro Viola, uno parecchio meno vispo.
Ricerco tosto su internet gente famosa dallo stesso cognome, sicuramente c'è stato uno scambio di persona.
Trovo Viola Bill, meraviglioso artista e perfomer di cui vidi una mostra pochi anni fa a Roma: no, questo è troppo colto, troppo intelligente, non può aver sparato quelle cazzate.
Sarà forse Viola Luisa, stilista di fama nazionale? No, troppo elegante.
Ah, sicuramente allora è stato Viola Benito Nicolas, talentuoso giocatore del Palermo, o il fratello Viola Alessio, della Reggina: questi proprio dei geni non devono essere.
Oppure, dulcis in fundo, ha parlato la Birra Viola, artigianale di Cattolica, il cui slogan recita così: “Viola....va come una Viola!”. Sì, sì, ecco la soluzione!
Chi si inventa uno slogan così di merda, può anche aver detto quelle puttanate....
Che poi il plurilaureatobocconiano etc. etc. ha fatto un'autorete clamorosa anche a livello di "considerazione locale". Avesse detto "vista la situazione dovremmo riconsiderare la sponsorizzazione della squadra di calcio rimodulandola a cifre più abbordabili" avrebbe avuto un effetto sicuramente più positivo perché avrebbe mantenuto la visibilità (l'impresa che la squadra sta facendo sta dando un ritorno d'immagine inaudito...) e avrebbe "compiaciuto" l'"ambiente senese". Così invece si perde il ritorno d'immagione e la benevolenza di 7000 abbonati che ora, se possono, li vanno nel culo.
RispondiEliminaContento lui.......
Chi si chiama Viola, c'ha la mamma bucaiola..
EliminaBosley
magari abita in via del giglio e c'ha bucaiolo pure il figlio...
RispondiEliminaFilo
si giustissimo è stato quello della birra bravo mè garbato questo articolino è simpatico bravo. Galileo
RispondiEliminaE' un mondo alla rovescia; nei posti che contano solo incapaci o gente dalla dubbia moralità.
RispondiEliminaCon Beppino avevamo entrambe, che culo!