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mercoledì 1 ottobre 2025

L'innesco

Ovvia, pare allora che sia stato trovato il modo per accendere la miccia dell'Apocalisse. Meno male, dai. Dopo tanti ridicoli tentativi a vuoto smascherati in poco tempo, stavolta gli invasati della NATO potranno finalmente farci morire tutti.


Qualche giorno fa i media ungheresi - non proprio stretti alleati dell'Ucraina, ma pur sempre appartenenti in tutto e per tutto al blocco occidentale - hanno riportato i piani del comico tossico per effettuare diversivi in Romania e Polonia con l'obiettivo di accusare la Russia. Tecnicamente 'sta roba oggi si chiama "false flag"; e si vede e si ripete da secoli, perché il metodo funziona sempre e costantemente, a riprova di quanto sia idiota l'essere umano.

In zona ad esempio, ormai quasi un secolo fa (il tempo passa...) il cosiddetto incidente di Gleiwitz spianò la strada alla Germania hitleriana per l'invasione della Polonia, dando così inizio alla seconda guerra mondiale. Nazisti al tempo e nazisti oggi: la storia, beffarda, si ripete. Nel 1939, il casus belli fu organizzato alla perfezione dalle truppe tedesche, che si travestirono da soldati polacchi ed assaltarono la stazione radio a Gleiwitz, nella Slesia. I programmi furono interrotti, furono lanciati messaggi sediziosi contro la Germania, addirittura furono rilasciati cadaveri travestiti con uniforme polacca, dopo avere chiamato giornalisti e cronisti per testimoniare la finta invasione della Polonia.

Oggi, va detto, i nazisti della NATO sono un pochino meno bravi ad arzigogolare queste pagliacciate. Ma è anche vero che qualche anno fa un pianeta intero si bevve la storiella di un "aeroplano" che, nel Paese più avanzato al mondo, già in stato di massima allerta, sfidando ogni legge della fisica, colpì il luogo più blindato e controllato al mondo (il Pentagono) senza nessuna opposizione. Per cui va benissimo anche non essere per nulla accurati, anche perché oggi, più di allora, una massa di servi che si fingono giornalisti hanno il potere di deviare i pensieri di milioni di persone solo con un titolo di un articolo.

E quindi passiamo a descrivere nel dettaglio il piano di Kiev e dei suoi amici filo-nazisti:

1. Riparare alcuni droni russi abbattuti o intercettati.

2. Dotarli di un elemento di offesa bellica.

3. Inviarli, sotto le spoglie di "droni russi", verso grandi hub di trasporto della NATO in Polonia e Romania.

4. Contemporaneamente condurre una campagna di disinformazione in Europa per accusare Mosca di tutto.

5. Scatenare un conflitto armato tra la Federazione Russa e la NATO.


Per realizzare questa provocazione, il 16 settembre sono stati già portati al poligono di Yavoriv nell'Ucraina occidentale molti droni russi Geran, riparati in precedenza a Leopoli. Come scrivono i giornalisti ungheresi, la ragione di queste azioni del comico tossico è semplice: le forze armate ucraine stanno subendo una sconfitta schiacciante, non più solo a livello tattico, ma anche strategico. E questa guerra l'Occidente non la può perdere, pena la fine della secolare egemonia planetaria. Per cui, prima di riconoscere la verità, ingaggiamo ufficialmente la terza guerra mondiale. Semplice, no?

5 commenti:

  1. "Cittadini lavoratori, prima di presentarvi il compagno indipendente Avv. Cerratini voglio dire due parole..."

    https://www.youtube.com/watch?v=1HDw0X1usT4

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  2. Chissà se quello che affermi è vero, di certo è verosimile, ormai essendo vecchiotto mi ricordo bene il Segretario di stato Colin Powell con la falsa provetta all'ONU affermare che Saddam Hussein possiede armi chimiche. Mi fa rabbia che nessun giornalista mainstream metta in discusione la tesi dei droni russi o che almeno sollevi un legittimo dubbio, magari sono russi ma magari no ... chi vivrà (se si vivrà) vedrà.

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    1. Riporto ciò che è apparso sulla stampa ungherese e che poi la Russia ha ufficialmente ripreso. Il tutto ha una logica, che sia vero oppure no noi umili cittadini non lo sapremo mai. Le false flag invece esistono, tutta la storia militare ne è stracolma.

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  3. Credo che la vicenda del Nordstream dovrebbe farci venire qualche dubbio sulla veridicità delle informazioni veicolate dai "buoni".
    Ricordo anche di aver letto che tra i tanti personaggi inviati in Ucraina sempre dai "buoni" c'era una persona che con uno staff a disposizione aveva il compito di creare disinformazione e di sbugiardare le informazioni dei cattivi russi.
    Insomma l'importante è creare il presupposto per poter fare e poi da lì c'è l'escalation, vedi anche quei sionisti maledetti.

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  4. La teoria sembra intrigante, ma crolla appena si applica un po’ di logica e senso critico. L’idea che l’Ucraina possa simulare un attacco russo su suolo NATO per scatenare una guerra mondiale è semplicemente assurda: un’operazione del genere richiederebbe una perfezione tecnica totale, tracciabilità zero, nessun errore, e un vantaggio strategico chiaro che però non c’è. Rischiare l’escalation nucleare per “non perdere la guerra” è illogico, perché significherebbe perdere tutto. I droni non sono maschere che si possono cambiare al volo: lasciano tracce elettroniche, firmware, telemetria, componenti identificabili da chiunque abbia strumenti OSINT o accesso a dati di intelligence. Se davvero ci fosse un piano simile in atto, lo vedremmo smentito o confermato da analisi tecniche indipendenti, non da articoli ungheresi vaghi senza fonti verificabili. Tirare in ballo Gleiwitz o il 9/11 serve solo a creare parallelismi emotivi, ma non è un modo serio di analizzare fatti contemporanei. Accusare è facile, provare è un’altra cosa: senza prove verificabili, resta solo una narrazione costruita per alimentare sfiducia, non per spiegare la realtà.

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