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mercoledì 20 agosto 2025

Madonna. Santissima

Beh, considerato l'esito di questa kermesse paliesca, "santissima" potrebbe essere sostituito con altro aggettivo assai meno nobile dal nostro punto di vista. Ma siccome qui non siamo mai andati a parlare di dinamiche paliesche particolari (a proposito, Attilio Perotti, hai rotto il cazzo), commentiamo un evento interessante capitato nella tornata agostana.


Madonna ha assistito per la prima volta della sua ormai lunga vita al nostro amato Paglio, rimanendone come folgorata. Reazione che capita e che capiterà a tantissimi altri che si approcciano al nostro giochino, anche solo da spettatori poco consapevoli. Come per ogni fenomeno, è la coscienza delle persone che fa da metro di giudizio per l'approvazione dello stesso. A Veronica Ciccone il fenomeno paliesco non solo è rimasto impresso, ma in una maniera talmente profonda da sfiorare il senso reale di quanto noi (e solo noi) possiamo vivere. Questo il suo commento: "Il mio sogno da tanti anni era assistere al Palio di Siena, che corre proprio il giorno del mio compleanno... Non ci sono parole per vivere l'emozione, la suspense e la magnificenza. E' un rituale sacro: migliaia di persone che tacciono prima della corsa, un silenzio irreale e poi l'esplosione di energia. La gara è impossibile da descrivere. Grazie mille! I sogni si avverano davvero! Buon compleanno a me!!! Ciao Italia". Il tutto accompagnato da un video bellissimo, en passant girato con grande gusto.

Cosa c'è di tanto importante nel messaggio madonniano? Due parole: "rituale sacro". Perché questo è, fra l'altro, il Palio: un rituale sacro. E francamente, avere individuato questo aspetto da parte di una persona che per la prima volta ci viene a vedere, a mio avviso è abbastanza sorprendente.

Ora, Madonna per chi scrive è stata tutt'altro che una icona da seguire, nel campo musicale. Eccezionale performer, cantante normale, star galattica, ricordo solo un suo album, che comunque per gli appassionati di elettronica è rimasto come un caposaldo della produzione degli anni '90, quel "Ray of light" che resta appunto un unicum, almeno dal mio punto di vista. Madonna, da ragazzetto, era una icona di anticonformismo, a partire dal nome d'arte stesso. Una donna di una personalità straboccante, che poi pian piano, fra una applicazione di criogenesi ed un bicchiere di sangue umano appena prelevato, divenne meravigliosamente elegante nell'età dai 40 ai 50 anni; ed è proprio in quel momento che inizia la sua ricerca interiore ed esoterica che - pare - non sia esente da approfondimenti oscuri. Fatto sta che la signora non è una che guarda i fenomeni solo sulla superficie, ma adora andarci a fondo. E nel Palio ha colto l'essenza sacra, divina, fosse solo per la mostruosa energia che l'evento strappa dalle nostre anime in una delle piazze più belle del mondo.

Siena in tutto ciò...

Ho passato giorni incredulo a vedere i commenti sui social sotto i tanti articoli che parlavano della visita di Madonna. "Stai a casa tua". "Ma chi ti ci vole". "Eccone un'altra". Ma soprattutto "Befana". Ora, la signora (potta reale fino a pochi anni fa) ha 67 anni e francamente in giro si vede di peggio (ed è normale, visti i quattrini a disposizione della star); ma la cosa più grottesca era vedere i profili delle signore che così apostrofavano la Ciccone. Dei trabogani inenarrabili, anziane sfigurate evidentemente rose dall'invidia. Ma al di là di queste facezie, a mio avviso noi non abbiamo ben capito che con questa supponenza propria dei contadini rivestiti a festa non solo non andremo mai da nessuna parte, ma affonderemo sempre e sempre di più. Ci si permette ora di mandare in culo a caso una ospite che viene a visitarci e che per ringraziarci ci dedica un messaggio d'amore e di comprensione profondo, da stampare nel muso a tutti quei nemici del giochino (i peggiori li abbiamo in casa) o affiggere sui muri di città. Siamo boriosi, arroganti, dementi. Proprio come i contadini rivestiti a festa.

In tutto questo grande show, ahimè ci è cascata anche la sig.ra Fabio, che francamente si è prodotta in una uscita non da lei. Della sindaca difatti apprezziamo la gentilezza e la mitezza, caratteristiche che stavolta, con la battuta sulla Madonna Assunta, non le riconosciamo. Ci dicono che c'era stizza perché Madonna era arrivata senza preavvertire il Comune. E vabbè, in fondo ci pare che abbia occupato tutte lochescion private e al di là di un po' di codazzo di fans per la strada, abbia fatto anche poco casino. E comunque suggeriamo la prossima volta, accanto a lazzi e frizzi, di tributare un grande ringraziamento a chi, di fronte ad un mondo che non ci accetta, rilascia un grande attestato di stima verso la nostra città.

PS: il profilo Instagram di Madonna, ove è apparso il video in questione, ha circa 20 milioni di followers... Io farei meno il pettone e/o il pottone.

3 commenti:

  1. La Nikki è perfetta per rappresentare la senesita`

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  2. Chi ha scritto questo articolo merita un elogio schietto e sonoro, perché ha centrato con chirurgica precisione ciò che troppi senesi fingono di non vedere: l’arroganza sterile di un provincialismo che si crede speciale ma che in realtà sa solo guardarsi l’ombelico col broncio. Un testo brillante, amaro al punto giusto, verace come un cazzotto dato col cuore – perché sì, a Siena si vive di passione, ma purtroppo spesso anche di immobilismo e supponenza. La penna affonda dove fa male: nella misera reazione di una parte della cittadinanza alla visita di una delle personalità più influenti al mondo. Madonna — che uno può anche non apprezzare come artista — ha capito in 10 minuti quello che tanti qua dentro non colgono in una vita intera: che il Palio è un rituale sacro, non una corsa di cavalli né un evento turistico, ma un’esplosione d’anima che travolge anche chi lo guarda da “foresto”. E invece? E invece Siena risponde con la solita puzza sotto il naso, le solite becere ironie da bar, e la solita incapacità patologica di aprirsi al mondo. Qui, quando il mondo ci guarda con ammirazione, noi ci chiudiamo a riccio, come a voler dimostrare che non ce ne frega niente, che noi si è “di sopra”, anche quando si affonda. E in questa perfetta fotografia dell’autosabotaggio senese, non poteva mancare la sindaca Fabio, che in questa occasione ha dimenticato i panni istituzionali per indossare quelli, assai più stretti, del sarcasmo fuori luogo. Se c’è un’occasione in cui si ringrazia e si sta zitti, era questa. Ma forse a Palazzo Pubblico si preferisce ancora il cerimoniale alle opportunità vere, quelle che, come un post da 20 milioni di followers, non si costruiscono con mesi di delibere ma con 5 secondi di gratitudine e intelligenza.
    Siena ha bisogno di più sguardi profondi e meno musoni. Di meno ceri accesi a se stessa e più rispetto per chi la celebra nel mondo senza chiedere nulla in cambio. Perché, citando l’autore dell’articolo: siamo boriosi, arroganti, dementi. Proprio come i contadini rivestiti a festa. E guai a chi osa portarci un fiore se non ha il pedigree approvato dalla Commissione Sussiego e Puzza al Naso. Complimenti ancora a chi ha scritto. Ci voleva. E ne servirebbero molti altri, di articoli così. Ma soprattutto: servirebbero molti meno “pettone” e “pottone”. E più cervello.

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    1. Articolo scritto da un ultras/no-vax/complottista/terrapiattista. Felice di sapere che anche voi inglesi avete colto il senso del giochino.

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