Il 27 luglio, immortalato da videi, foto e immagini varie, si è svolto l'incontro in Scozia fra padrone Trumpete e serva Von Der Leyen. Cosa sia successo, a giorni di distanza, è difficile capirlo. Perché semplicemente le due parti hanno rilasciato comunicati e documenti esplicativi diversi. Ma diversi parecchio.
Per cui, tecnicamente, al momento siamo davanti al massimo ad un accordo politico, che poi dovrà essere tradotto in un documento vincolante (un trattato?), avente valore di legge fra le parti. Ora come ora, le interpretazioni della Presidenza USA e dello Staff della Commissione EU sono due cose abbastanza diverse.
Anzitutto non c'è concordia sullo status dell'accordo, che per gli USA è presentato come una verità assodata ed una vittoria definitiva, mentre la UE parla di "political agreement" e "primo passo di un processo", ma "non legalmente vincolante".
Circa i dazi al 15%, per gli USA ciò è una tariffa già decisa e che la UE pagherà agli USA, ma per la UE trattasi di un tetto massimo che gli USA applicheranno sulla maggior parte delle merci europee importate.
I dazi al 50% su rame, acciaio e alluminio per gli USA rimarranno invariati, la UE invece afferma l'esatto contrario, cioè che le due parti stabiliranno quote tariffarie che taglieranno le attuali tariffe che sono al 50%.
Gli USA dicono che gli investimenti di 600 miliardi di dollari e gli acquisti energetici di 750 miliardi di dollari sono impegni unilaterali della UE verso gli USA, la UE risponde che queste due operazioni sono una intenzione, un suggerimento che sarà dato alle aziende europee.
Gli USA enfatizzano molto sulle aperture di mercato e sulla eliminazione di tutte le tariffe europee sui beni industriali americani, la UE puntualizza che si eliminano effettivamente le tariffe europee sui beni industriali, ma l'apertura del mercato agricolo USA è limitata a quantità specifiche e protegge settori sensibili come carne bovina e pollame.
Circa l'equipaggiamento militare, gli USA scrivono che la UE acquisterà significative quantità di materiale, la UE al contrario non menziona neppure questo punto.
Gli USA hanno ventilato la eliminazione della digital tax, la UE non offre conferma.
Insomma, al momento probabilmente si è trattato di una spinta in avanti del gangster buffone, che come al solito c'ha provato. Ci riuscirà? Ma certo che sì. E' solo questione di tempo.
Se l'Europa non fosse solo una somma di singoli stati ma avesse una forma politica definita e davvero si potesse trattare con Trump alla pari si potrebbe anche minacciare gli USA che se tirano troppo la corda esistono altri mercati a cui rivolgersi e che sarebbero ben felici di scambiare merci, energia e perfino armamenti con gli europei. Tutti sappiamo che non esiste una vera unità politica e quindi Trump avrà sempre gioco facile con noi. Il vecchio Trumpone essendo soprattutto un uomo d'affari prima che un politico ne approfitta, e noi coglioncioni tutti zitti e buoni per paura di perdere il sostegno americano.
RispondiEliminaLa Fon der Leien o come cazo se ciama, è una ridicula fantolina che farrebbe scheif alla Zia Trofia. Provo poena maxima por ella e nostra poera ropa
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