Arrivato il nuovo allenatore del Siena FC. Anzi, arrivati i nuovi allenatori del Siena FC. A fine maggio.
La spunta quindi Tommaso Bellazzini, 37enne pisano, ex giocatore ed ex allenatore, a partire dal 2024, del Ghiviborgo, prima come secondo (di Lelli) e poi anno scorso come primo Mister. I numeri del Ghiviborgo dell'anno passato li conosciamo un po' tutti. Con un budget bassissimo, con una pletora di ragazzini, la squadra sorpresa ha pareggiato pochissimo (5 volte), ha perso tanto (15 volte), ha vinto di più (17 volte). Ha segnato assai, ne ha prese assai. Se ne deduce che la squadra bellazziniana anno scorso l'ha messa sul gioco e sul gioco d'attacco, probabilmente facendo divertire (nel bene e nel male) i proprio spettatori. Fatto sta che il Ghiviborgo, abbastanza incredibilmente, è riuscito a raggiungere i pleiof, abbandonati solo in semifinale per la sconfitta di misura con il Seravezza: un risultato oggettivamente che sa di mezzo miracolo.
Il Siena pareggiò in trasferta al termine di una partita maschia e davanti ad una squadra "lezza" e poi vinse di misura in casa, giocando una buona partita. Ma ciò che mi rimase impresso (e che poi riportai sulle pagelle) fu la grande foga agonistica dei ragazzetti lucchesi e del loro allenatore, assolutamente antipaticissimo in panchina. E che Bellazzini sia uno di carattere lo dimostrano le 6 giornate di squalifica (ora ridotte a 4) alla fine dei pleiof per una semi-colluttazione con l'arbitro. Bene, già ci sta simpatico. Noi ricordiamo Bellazzini da giocatore. Esterno sinistro alto, buonissima tecnica, fisichino mingherlino, protagonista di buoni campionati in serie B con il simpatico Cittadella. Un anno pareva anche destinato a venire a giocare con noi, ma poi non se ne fece niente. Speriamo che stavolta, da allenatore, ci possa dare quelle soddisfazioni che al tempo non ci fu occasione di verificare.
Tuttavia, di primi allenatori il Siena ne ha presi due. Già, perché due anni fa, nel Ghiviborgo, era Lelli il Mister e Bellazzini il secondo. Lelli che era stato il secondo di Pagliuca. Lelli che poi anno scorso ritrovammo a Montevarchi. E proprio di quella partita casalinga vorremmo parlare. Bene, il Montevarchi ci fece un culo come un paiolo, con una banda di ragazzini che ci fecero vedere poca palla e che persero non meritatamente. Ho negli occhi il calcio totale di quel Montevarchi, i terzini che giocavano altissimi, il turbinio in mezzo al campo, l'agonismo dei giocatori. Per cui Lelli è, a tutti gli effetti, un altro primo allenatore, sebbene i ruoli ovviamente saranno mantenuti ben distinti.
Io, vi dico la verità, a occhio e croce sono contentissimo di questa scelta; e soprattutto contentissimo di avere due allenatori che si conoscono, si stimano e parlano la stessa lingua calcistica. Una scelta coerente con quanto dichiarato dalla nuova proprietà svedese: il nuovo allenatore doveva essere giovane, propositivo, attentissimo alla valorizzazione dei giovani. Ed ecco qua Bellazzini (e Lelli). Un dato di coerenza che ci piace assai, perché delinea programmazione e idee chiare.
Ultimissimo appunto: le 4 giornate di squalifica di Bellazzini. Non avere un allenatore in panchina rappresenta sempre un handicap per la squadra. Ma attenzione, Lelli c'è anche per questo... Ce la possiamo fare.
Ora bisogna costruire un organico idoneo alle idee di Bellazzini Lelli . Ora tocca a Guerri sperando in un budget ottimo . Speriamo bene . Anche sul primo non sono moderatamente ottimista, ma spero faccia benissimo.
RispondiEliminaBudget ottimo?parli del calcio femminile,vero?
EliminaIo come Simone, sono contento della scelta.
RispondiEliminaMi piace più che altro la chiarezza, anche se non sempre essere chiari significa sentirsi dire quello che si vuole. Budget non faraonico anzi, ma obiettivi (in campo e fuori) stabiliti, delineati e appunto parrebbe chiari.
Il Grosseto spende tre volte noi? Ben per loro, quantomeno so cosa aspettarmi dalla squadra e momentaneamente anche dalla proprietà...chiaro che vorrei lo sceicco come qualcuno dice, ma meglio avere gente che pondera le spese rispetto a chi ostenta per poi farci morire. Questo non vuol dire svernare in D eh, ma comunque fare le cose con una progettualità.
Speriamo che i buoni propositi proseguano anche fuori dal campo diventanto, come dice la pubblicità, non sogni ma solide realtà.
Capitolo allenatore: Bellazzini mi piace anzi Bellazzini-Lelli sulla carta mi piacciono. Mi piacciono anche più di Brando, che sì avrà un curriculum di tutto rispetto, ma probabilmente per il nostro momento storico, meglio due ragazzi sulla trentina con fame, voglia di crescere e entusiasti. La stessa descrizione che vorrei della squadra, giovane, entusiasta, con la voglia di mangiare il campo e capace anche di tirare due calci negli stinchi a modo.
Speriamo di restare aggrappati alla prima o alle prime il più possibile...insomma fatemi divertire e poi quel che sarà sul campo, sarà.
Sulle riconferme scrissi già in passato, ma a questo punto tanto vale fidarsi, questa annata "serena" per vedere di che pasta sono fatti, a tutti, la concedo. A fine anno trarrò le mie conclusioni
La ""progettualità",quella fatta bene e come si deve,secondo te prevede un ritiro estivo a S.Rocco con 40 gradi e gli allenamenti sul sintetico del Bertoni,dove ogni anno si trinciano i muscoli in una decina?
EliminaNo certo che no, se hai letto qualche volta ciò che scrivo, ti sarà capitato di vedere che per quanto mi riguarda l'aspetto sportivo è secondario rispetto a creare delle strutture di allenamento adeguate. Dopodichè mi pare che rispetto alle ultime proprietà, quantomeno un tentativo di impostare un piano di crescita ci sia e non di "vivere alla giornata" con i Paloschi di turno.
EliminaSe tiriamo a vincere, ci vogliono gioattori di spessore e quote all'altezza. La D la vincemmo con Morgia che si portò dietro l'ossatura della Pistoiese campione, aggiungendo i vari Titone, Zane, Minincleri ecc.
RispondiEliminaMentre voi altri sicuramente trombavate(mi par di vedervi!),ho passato buona parte della nottata a rivedermi la partita del Siena contro il Montevarchi di Zeman,no scusate di Lelli.
RispondiEliminaIn effetti,ha giocato benissimo,ha surclassato spesso la Robur sparagnina di Magrini PERO'alla fine ha perso.Non meritatamente,ci mancherebbe,ma ha perso giocando sicuramente meglio di come fece il Livorno di Indiani qui che PERO'vinse.
Già che c'ero,mentre voi eravate al secondo orgasmo notturno,mi sono rivisto diversi highlights sempre di Lelli a Montevarchi(nonchè dell'altro Zeman dei poveri a Ghiviborgo),dove PERO'per salvarsi hanno dovuto cambiare allenatore.Per salvarsi,eh....non per andare in Coppa Uefa.
Bellazzini lo preferisco a Maccarone(non lo hanno preso gli svedesi oppure è stato lui a non voler venire?)non sicuramente a Brando per i motivi che ho già specificato anche sul Muro.Della serie:mi puoi giocare col superoffensivo 3-1-4-2 con la costruzione dal basso(ce li vedo si Biancon e Achy con qui piedini ravversati!)tra portiere e centrali difensivi a Borgo a Mozzano,dove non hai pressione e tutto quello che ottieni va bene,ma a Siena ti ci voglio vedè se i risultati non arrivano...comunque,vediamo che giocatori gli mettono a disposizione,poi se ne riparla.Ma nel calcio,così come nella vita e financo nel Palio,sapete cosa contano?I RISULTATI,NON LE CHIACCHIERE E I "BEI PROGETTI"A PAROLE!Ultima cosa,non serve uno sceicco a Siena ma UN IMPRENDITORE(il Grosseto ce l'ha,così come l'Ostiaccia Mare,il Foligno,il Viareggio e anche udite udite il Sansovino!) che sappia cosa fare ed abbia da spendere di suo,senza dover rendere conto a 100 socini e ad un romano di merda che con il 9%lo tiene per le palle tramite i suoi 2 "sottofattori"Farina e Guerri.
Rispondo per ciò che mi compete. Anzitutto non si tromba, questo è un dato di fatto.
EliminaPoi, io le partite casalinghe contro Ghiviborgo e Montevarchi le vidi in loco e, per rinfrescarmi la memoria, sono andato a rivedere il giudizio che detti sulle mie pagelle (consultabili ovviamente sul blog).
Siena-Montevarchi: il Siena certo che vinse (e meno male!), ma il Montevarchi, ripeto, ci aprì il culo, al di là delle occasioni e dei pali; ci surclassò sul piano del gioco. A mio avviso una delle migliori squadre viste a Siena (con squadra di ragazzi fatta con due lire). Lelli poi fu esonerato, francamente io non seguo il Montevarchi (se retrocedeva avevo più piacere), per cui non ho alcun giudizio da dare oltre quanto da me visto a Siena.
Siena-Ghiviborgo: Il Siena vinse (e meno male!), ma il Ghiviborgo giocò bene, ben organizzata ma soprattutto mi piacque molto la vis agonistica che ci mise la squadra (squadra di ragazzi fatta con due lire).
La mia osservazione, basata sulla mia esperienza, inizia e finisce qui, con queste due partite che - ovviamente - non fanno e non possono rappresentare una analisi profonda. Ciò per dire che ci sta che poi Bellazzini diventi il peggior allenatore che abbiamo mai avuto e Lelli idem. Io non lo so e non so se qualcuno a oggi lo possa sapere.
Altro dato su cui ragiono è quello della coerenza: Bellazzini (e Lelli) rispondono in pieno all'identikit dell'allenatore ricercato, all'interno del quale anche Brando poteva starci (e sarei stato contento lo stesso). Ciò per dire che questo blog vorrebbe che a settembre si giocasse contro il PSG la supercoppa stratosferica, ma non esiste una possibilità. La possibilità è che questa proprietà che ora abbiamo avesse delineato questo identikit e un allenatore preciso di questo identikit è arrivato. Giusto? Sbagliato? Stop. Qui mi fermo.
Achy e Biancon: non è detto che siano loro i difensori del prossimo anno, per cui si sta parlando del nulla e non so rispondere.
Imprenditore: Il Siena in questo momento non ha un imprenditore... Che si vuole fare? Si mette un annuncio per un imprenditore? A Siena chi c'è di imprenditori, a parte quello che è in Eccellenza? Ma poi, se si mette un annuncio per un imprenditore, gli svedesi lo vendono il Siena? Mi citi l'imprenditore di Grosseto: parla con i nostri amici grossetani e capirai che uno che dà 2 milioni di euro di sponsor alla Fiorentina e altri 2 milioni a un suo parente che compra 30 giocatori per arrivare dopo il Siena dei non imprenditori non è molto amato. Se no a Grosseto c'è quell'altro imprenditore, che vendette una finale di pleiof. Ecc ecc ecc. Insomma, per me non esiste una formula per cui un imprenditore sia la salvezza di un club (potenzialmente anche Durio e Montanari dovevano essere imprenditori), esiste la formula di fare le cose per bene o a cazzo di cane.
Risultati, "bei progetti": ovviamente nel calcio contano i risultati. I risultati noi li abbiamo anche fatti negli ultimi dieci anni. Ma la storia ci dovrebbe (dovrebbe...) avere insegnato che solo con la ricerca dei risultati non si va avanti. La grande speranza è che alla fine si trovi qualcuno (svedese, imprenditore, ugandese, ecc) che possa associare risultati a progetti messi a terra (quindi non "bei") a sostenibilità nel corso del tempo. A mio avviso, vedendo altre realtà, ciò non pare impossibile. Io francamente non so se gli svedesi siano quelli che potranno farlo. Attendo e, come fatto con TUTTI gli altri, verifico FATTI.
Questo articolo è basato sui FATTI parlando degli allenatori ingaggiati. A me sarebbe piaciuto avere Pagliuca più di Bellazzini, dico la verità. Ma: 1) Pagliuca fu mandato via a calci nel culo perché picchiava tutti. 2) Bellazzini non lo conosco e vorrei vederlo all'opera (il suo CV in pratica non esiste, se non un ottimo primo anno di carriera, troppo poco).
Buongiorno a tutti.
EliminaVi do una dritta che potrete verificare tra poco tempo (qualche mese). Il romano sta per andare in gattabuia e se dio vuole non per problemi legati alla robur ma per altra merda. Quindi PUFF !! non esisterà più e col 9% rimborsato ci si pagherà le spese legali.
Ecco volevo tranquillizzarvi su questo.
Sono ARIT, un vecchio frequentatore del muro che il muro non frequenta più da tempo.
Hanno salutato Bianchi. Con ampio preavviso per dargli modo di trovare una nuova sistemazione.
RispondiEliminaGrazie e rispetto per Tommaso ma i campionati vanno fatti disputare da gente più capace e non dalle vecchie glorier.
Scusate se non vi pare rispettosa per il giocatore ma non è questa la motivazione della mia totale approvazione.
Bianchi ha fatto il suo tempo, grazie per la dedizione per cui in bocca al lupo per davvero per il tuo futuro.
Mano male! Ogni tanto arriva Super Simo, l’ultimo irriducibile, a ricordarci che — incredibile ma vero — il calcio a Siena non è ancora stato ufficialmente dichiarato defunto. Una notizia talmente fuori scala che potrebbe finire direttamente nei misteri di Voyager. D’altronde, parliamo di una squadra che gioca in una categoria così bassa che nemmeno il pallone ha voglia di rotolare. Il tutto in un Paese che rischia, con ammirevole coerenza, di mancare i Mondiali per la terza volta di fila. E quando c’è riuscito a partecipare, l’ha fatto con prestazioni da far rimpiangere la sedia vuota. In questo scenario glorioso, continuare a tenere in vita una squadra fantasma sembra più un atto di sadismo che di sport. Forse chiudere tutto, tirare giù la serranda e mettere il cartello “Finché è durato” sarebbe la scelta più umana. Se non altro per rispetto di chi ancora ci spera.
RispondiEliminaMa grazie davvero, Super Simo. Senza di te, nessuno si sarebbe accorto che, in mezzo al nulla cosmico, da qualche parte c’è ancora chi parla del calcio a Siena. E probabilmente anche chi ci crede. Pochi, ma ben confusi.
Vabbè dai, ma se devi schiumare bile così per un allenatore... E poi, come provocatore, sei più credibile quando parli di vaccini, lì dai davvero il meglio di te stesso.
EliminaAnni fa un'autorevole penna locale invitava ad arrotolare bandiere e striscioni e ad attendere tempi migliori. Dopo 4 o 5 anni ci ritrovammo in Serie B e fu l'inizio del più glorioso periodo bianconero. Aveva lo stesso tenore, quello di chi è troppo sicuro di quello che dice, un po come quelli che iniziano a montare il palco della vittoria il 30 giugno.
EliminaGli garberebbe, come quello che scrisse che era il tempo di riporre tamburi e bandiere.
RispondiEliminaD'altronde è inglese, se non va contromano non si diverte.
Stesso pensiero di Sanguebianconero ma credo fossimo già in B.
RispondiEliminaEra dicembre del 2001 o forse anche inizio 2002 credo e la nota penna scrisse quello che dici perché eravamo ultimi in serie b con 17 punti, vado a memoria e spero di non sbagliare. 13 partite dopo (1 sconfitta, la prima delle tredici partite, 3 pareggio e 9 vittorie) eravamo a 47, davanti al Cosenza e ci salvammo con lo storico goal di Jeda alla Sampdoria a Genova (c'ero come tanti altri senesi) che ci permise poi di andare di sopra l'anno successivo.
Non ricordo quando fu, forse alla prima partita del campionato successivo, che fu esposto lo stupendo striscione ".....l'unico retroCESSO sei te!"
Ed ebbe anche l'ardire di denunciare chi lo teneva quello striscione.
Scusate l'amarcord.
Beh sai, è probabile che ci sia anche un certo filo comune fra il "giornalista" che citate e certi commentatori provocatori di blog terrapiattisti...
EliminaSi si è vero hai ragione, è esattamente come dici te. Mi hai fatto rivivere attimi intensi, scusate per l'errore ma anch'io inizio ad avere una certa età. Quanto al connubio citato da Almuta, è probabile, cambiano i suonatori ma la musica è la solita.
Elimina