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mercoledì 21 maggio 2025

Lettera di Al-Mutanabbi ai lettori del 3025

Cari lettori del 3025,


chissà come leggerete queste mie righe. Anzi, forse non le leggerete nemmeno; probabilmente ve le passerete attraverso le sinapsi dei vostri cervelli, che saranno espansi come dei cocomeri maturi.

Sicuramente il mondo di noi umani del 2025 non esisterà più. Insomma, è oggettivamente impossibile che il Cosmo, la Natura e l'Universo possano accettare tanta violenza ed imbecillità da parte di una specie vivente. Penso sia quindi normale e giusto che noi ci si sia estinti e si sia passati ad una forma diversa dell'esistenza, più consapevoli del funzionamento delle leggi del Creato.

Vi scrivo per farvi comprendere una verità, che sicuramente vi sarà stata tramandata come alterata da chi, nel nostro tempo, detiene il dominio della informazione. Ebbene, non è assolutamente vero che un popolo indifeso sia stato sterminato per sfortuna o per loro responsabilità. No, cari lettori del 3025. In questo momenti, da lunghissimi mesi, noi tutti stiamo assistendo ad un genocidio straziante contro un popolo di persone ammazzate in tutte le maniere, vergognosamente in tutte le maniere. E' uno sterminio indicibile, che strazia il cuore di chi ancora fra di noi è un essere umano, condotto ed organizzato scientificamente da un governo di pazzi invasati che risiede in Israele.

Molti di noi stanno tentando di far conoscere la verità e di fermare questa tragedia, ma non ci riusciamo. Non ci riusciamo perché chi oggi ci governa (persone che abbiamo votato) è semplicemente un servo del sistema, che non solo nulla fa per bloccare la devastazione, ma anzi fornisce denari e armi per procedere con lo sterminio. Non ci riusciamo perché in mezzo a noi ci sono molti servi dei servi, che rintuzzano ogni nostro tentativo di far circolare la verità, ci ostacolano, ci deridono, ci stigmatizzano. Non ci riusciamo perché accanto a noi ci sono milioni di depensanti e desenzienti, che godono solo per vantaggi personali e che fanno finta che quanto succede a pochi chilometri da loro non possa condizionare la propria vita.

Noi ci vergogniamo. Sia di quanto sta succedendo, sia per ciò che voi penserete di noi nel 3025. Bene, condannateci, perché ce lo meritiamo. Però sappiate che non tutti furono favorevoli a questo genocidio in diretta, che tutti abbiamo visto e che tutti abbiamo conosciuto. Questo blog, ad esempio, con le proprie scarsissime forze, tenta tutti i giorni di far riflettere e far ragionare i propri lettori. Non ci vogliamo salvare dal vostro giudizio, perché siamo anche noi colpevoli, perché evidentemente non riusciamo a convincere molti a lottare come noi per fermare l'eccidio. Però almeno vi volevo far sapere che non tutti siamo stati colpevoli allo stesso modo. Molti furono complici.

9 commenti:

  1. LA FAVOLA DEL COLIBRÍ
    Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. Di fronte all'avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono
    terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà.
    Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e tanti altri animali cercarono rifugio nelle acque del grande fiume, ma
    ormai l'incendio stava per arrivare anche lì.
    Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume e, dopo aver
    preso nel becco una goccia d'acqua, incurante del gran caldo, la lasciò cadere sopra la foresta invasa dal fumo. Il fuoco
    non se ne accorse neppure e proseguì la sua corsa sospinto dal vento.
    Il colibrì, però, non si perse d'animo e continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta una piccola goccia d'acqua che
    lasciava cadere sulle fiamme.
    La cosa non passò inosservata e ad un certo punto il leone lo chiamò e gli chiese: "Cosa stai facendo?".
    L'uccellino gli rispose: "Cerco di spegnere l'incendio!".
    Il leone si mise a ridere: "Tu così piccolo pretendi di fermare le fiamme?" e assieme a tutti gli altri animali incominciò a
    prenderlo in giro. Ma l'uccellino, incurante delle risate e delle critiche, si gettò nuovamente nel fiume per raccogliere
    un'altra goccia d'acqua.
    A quella vista un elefantino, che fino a quel momento era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua
    proboscide nel fiume e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per
    essere divorato dal fuoco. Anche un giovane pellicano, lasciati i suoi genitori al centro del fiume, si riempì il grande
    becco d'acqua e, preso il volo, la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme.
    Contagiati da quegli esempi, tutti i cuccioli d'animale si prodigarono insieme per spegnere l'incendio che ormai aveva
    raggiunto le rive del fiume. Dimenticando vecchi rancori e divisioni millenarie, il cucciolo del leone e dell'antilope,
    quello della scimmia e del leopardo, quello dell'aquila dal collo bianco e della lepre lottarono fianco a fianco per
    fermare la corsa del fuoco.
    A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna, incominciarono a dar manforte ai loro figli.
    Con l'arrivo di forze fresche, bene organizzate dal re leone, quando le ombre della sera calarono sulla savana,
    l'incendio poteva dirsi ormai domato.
    Sporchi e stanchi, ma salvi, tutti gli animali si radunarono per festeggiare insieme la vittoria sul fuoco.
    Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: "Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e
    forti ma pieni di coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d'acqua può essere importante
    e che «insieme si può» spegnere un grande incendio. D'ora in poi tu diventerai il simbolo del nostro impegno a
    costruire un mondo migliore, dove ci sia posto per tutti, la violenza sia bandita, la parola guerra cancellata, la morte e la
    fame solo un brutto ricordo".

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  2. 👏👏👏 Al commento di Esule che vale per 10 vero anonimo contatore?
    E pure ad Almuta per questo tentativo che comunque credo non leggerà nessuno nel 3025 ma sarebbe già sufficiente lo leggessero ora.

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    1. D'altronde c'è chi nella vita fa il colibrì e chi fa l'anonimo contatori di commenti...

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  3. 4 (esule, tdf, colibrì, Schlein segretario del PD)
    Schlein: “A Gaza l’inferno, l’immobilismo di Meloni ci rende complici. Non in nostro nome”

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    1. Ti garberebbe esse la Schlein, caro contatore di commenti…

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    2. Se casca questo governo ci portano alla guerra

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  4. Ora io non so cosa succederebbe ma tanto il problema non si pone caro Esule.
    Però il Governo ha approvato il primo stanziamento da 150 miliardi del riarmo europeo e ha anche votato si a questo......alla faccia di opporsi al genocidio di Gaza.
    https://www.lindipendente.online/2025/05/14/la-maggioranza-meloni-approva-lacquisto-di-nuove-tecnologie-militari-da-israele/

    Ma come sarà brava la Nana.

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    1. Hai ragione e poi insieme a quell'altro capone di salvini fanno proprio cacare.
      Ma come vedi bene anche tu in giro c'è un bel branco di iene che saliva assai guardando e pregustando i nostri gradevoli culetti. Non sò se mi spiego :)

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    2. Bisognerebbe che lo capissero i bebbei che l'hanno votata convinti che sistemasse tutto e tutti ma è tempo perso. Piuttosto parliamo di cose serie. Un commento di fascismo trainer varrebbe per 1000, si camperebbe di rendita fino a Natale del 26. Caro Attilio

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