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martedì 15 aprile 2025

Le maranzelle

Avremmo pensato oggi di sviluppare una seconda pagella dopo quella classica del lunedì, che coinvolge uno scontro al vertice cittadino, ovvero Nordafrica vs Pakistan. Poi, dato che ci pare che tanta gente sia preoccupata per quanto sta succedendo in città, abbiamo abdicato e quindi buttiamo giù due pensieri seriosi. Il nostro sogno è di dare qualche indicazione per risolvere il problema, ma sappiamo bene che ciò non succederà.


I fatti sono ormai noti, dato che il borgo polveroso si è svegliato da un lungo torpore durato millenni per scoprire il Diverso, quello disgustoso, violento e non integrato. Vanno ora di scena i cosiddetti maranza. Ovvio che tutto ciò rappresenti uno shock, come tutte le novità che capitano in quella che si auto-rappresenta da sempre come un'oasi di felicità. E quindi noi non siamo sorpresi dalla sorpresa che sta capitando, anzi.
Siamo invece relativamente stupiti dal tam-tam para-bellico che immediatamente è stato invocato da chi le cose le racconta da sempre, una narrazione apocalittica che prevede deliranti interventi semi-divini o molto terreni. Ecco, questa narrazione dei soliti noti la scartiamo, visto che ci pare greve, triste e fuori dal tempo.
Per noi non ha alcun tipo di senso ad esempio invocare una "reazione" dal basso, del popolo. Il popolo ora non deve intervenire, essendo già parte lesa; il popolo ha necessità e diritto affinché altri risolvano il problema. E chi e come questo problema può risolverlo, o almeno gestirlo?
Signori, esistono le cosiddette Istituzioni, quelle che noi contribuenti paghiamo e che sono preposte all'intervento. Intervento ora improcrastinabile, dato che le baruffe dei maranza sono lì lì per coinvolgere anche chi maranza non è, con conseguenze poco calcolabili.
Ecco, proprio per non fare "partecipare" alle maranzelle persone che non hanno voglia e capacità di essere coinvolte (leggi: i nostri giovani) e per non fare rischiare la vita ai contendenti, direi che le Istituzioni hanno già la strada spianata davanti, avendo già avviato da anni le procedure per mettere tutti in sicurezza.
Anzitutto vorrei ricordare che ci sono cose che si chiamano leggi, che pare debbano essere rispettate. Poi esistono strumenti come video, foto, ecc. Tutte cosine che le forza di ps a Siena usano ed usano benone, quando ci sono da individuare malfattori per i nostri ruzzini preferiti, nello specifico Paglio e Siena calcio. Già, lì negli ultimi anni volano daspi, denunce, condanne. Eppure non ci sono coltelli a giro e - almeno per il Paglio - siamo davanti a persone grandi che sanno più o meno come autoregolarsi. Ma il cambiamento c'è stato, eccome se c'è stato. Il Paglio è stato totalmente militarizzato, addirittura con reparti di celere antisommossa schierati agli angoli della città. Alle partite del Siena, di fronte a 3 tifosi avversari, spesso sono schierate una 50ina di unità di polizia e carabinieri. Ecco, di questo stiamo parlando. Di mobilitare le unità quando c'è bisogno, di pattugliare il territorio, di prevenire problemi grossi, di individuare questi cittarelli (che ipotizziamo siano ben conosciuti a chi deve far garantire la sicurezza pubblica) ed intervenire secondo ciò che si deve fare. Il tutto senza gli eccessi che sopra abbiamo descritto.
Inutile quindi che i massimi dirigenti di ps ancora oggi ci dicano che Siena è la stessa città tranquilla di qualche anno fa. Non è vero. Non è vero nella realtà dei fatti ma soprattutto nella percezione del cittadino medio, che è colui che paga gli stipendi a questi signori. Per cui c'è da attivarsi (non i cittadini medi, ma i signori di ps).
E poi ci sono altre Istituzioni, quelle politiche. Ecco, i politici devono finirla di fare propaganda su questi fatti e queste persone, di rinfacciarsi scelte fatte o non fatte e soprattutto di considerare questi maranza come strumenti di voto e di consenso popolare. Questa è gente che delinque e non può essere trattata con i guanti in virtù del buonismo immigrazionista (vedi sinistra), questa è gente che non può essere espulsa, picchiata, bruciata e integrata secondo i nostri usi e costumi (vedi destra). Queste due posizioni non solo non risolvono il problema, ma lo stanno aggravando. 
La politica deve prendere consapevolezza che il fenomeno esiste e, con i suoi strumenti, analizzarlo e gestirlo. Come? Anzitutto parlandone. Non nei palazzi del potere, ma fra il tessuto cittadino. Esistono associazioni, esistono le scuole, esistono Istituzioni che sono preposte a far sì che il fenomeno di integrazione di questi ragazzi debba essere portato avanti. E al limite a riconoscere che una integrazione non possa esserci. Ma se non si affronta il problema, se non se ne parla, se si ragiona solo con slogan o con misure tampone, non si andrà mai avanti, anzi sarà sempre peggio. La politica si attivi all'unisono per stabilire percorsi strutturati per integrare queste persone e/o colpirle secondo legge quando esse delinquano.
Senza queste due attività preliminari, semplici e previste dai nostri ordinamenti, non potremo neppure iniziare ad affrontare il problema.
Tutto ciò sarà fatto? No. Ma non perché non si può, perché non si vuole. E allora, occhio che al problema che scoppia c'è poco poco...
Ah, ultima questione. Ci sarebbe da capire perché sta accadendo questo confronto sotto i nostri occhi, le cause, gli attori in campo e così via. Ma no, tutto troppo complesso. Rimaniamo a Buono e Cattivo, la situazione si sistemerà da sola… Certo, come no!

8 commenti:

  1. Abituati ai folosi che hanno distrutto tutto , i maranza che vuoi che sia. Comunque il semplice cittadino deve , quando succede , allertare la polizia non fare il giustiziere a mani nude .

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  2. Operazione fluoro completata

    Ma quale reazione possiamo aspettarci da dei morti che non capiscono più niente? L'unica cosa che può interessargli sono i modi vuoti dell'ipocrisia ed il profitto facile. Il resto, come dice Almuta, sono chiacchiere tra ovini.

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  3. io trovo comico che il senese medio si inalberi e si scandalizzi solo ora che il problema si e' verificato per il corso... quando sono anni che il problema c'era stato (eccome) in contrade come torre, bruco, ora in pieno istrice... ma questa gente , dove ha vissuto finora? ormai il bubbone e' scoppiato, vediamo che succedera' , anche se temo che l'analisi di Almuta sia molto corretta

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  4. Abituati a vedere il mondo dal buco della serratura e al calduccio delle proprie stanze capisco sia scioccante ritrovarsi scorribande di energumeni maleducati e prepotenti in corridoio.... che poi parliamoci chiaro, se proprio un prepotente ci deve essere, quello deve essere il buon foloso. Vedo che la maggioranza ci sta cascando mani e piedi nel tranello teso dai trombetti di palazzo, i soliti che plaudivano all'affarone Antonio Veneto e, precedentemente, suggerivano ai tifosi del Siena di ammainar bandiere in attesa di momenti migliori. È anche grazie a questi vomitevole troiai se siamo dove siamo. Brataì

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  5. Condivido l'invito fatto da Almuta. Chi presiede l'ordine visto che gli riesce così bene in altri ambiti deve fare altrettanto e con più durezza verdi questi delinquenti prima che.
    Prima che magari ci vada di mezzo uno dei giovani ed il babbo si attrezzi di sua sponte.
    Perché il rischio è quello e non deve succedere.
    Ma con questi DELINQUENTI non serve il dasoo od un semplice divieto a frequentare la città; sono misure che possono funzionare con una persona normale. Serve altro; comincino a fare presidiare il centro dalle forse dell'ordine per intervenire della più semplice maleducazione, il cretino che piscia all'angolo di Piazza Salimbeni, fino a chi sia via, imbratta i muri, porta oggetti come coltelli ed altro per fare danni gravi.

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  6. Un discorso sensato senza paraocchi ideologici, ormai più della metà dei miei conoscenti di fronte a questo (nuovo?) fenomeno locale risolverebbe il problema con l'uso del Winchester e gli altri con una accoglienza indiscriminata che somiglia tanto alla carità pelosa, ma come dice Almuta questi atteggiamenti sono solo figli di una politica ormai incapace di analizzare la realtà (lo studio della complessità dei fenomeni sembra allonanare la gente dalla cabina elettorale) ed offre solo soluzioni semplici (ma inadatte ed insufficienti) a problemi complessi contribuendo così a peggiorare lo stato delle cose. Che fare? Intanto mettere in sicurezza il territorio e questo appunto lo possono fare solo forze dell'ordine che sono l'organo deputato a farlo, naturalmente necessitano di formazione, uomini, tecnologia, insomma necessitano di investimenti mirati e non di chiacchere vuote: quanto suona falsa la retorica a favore delle forze dell'ordine quando poi la politica nei fatti non tira fuori un soldo? Poi abbiamo le istituzioni pubbliche, in primis la scuola che deve essere in grado di individuare i soggetti a rischio, i potenziali soggetti affetti da disagio giovanile (esisteva anche ai miei tempi, alcuni miei compagni di scuola di allora purtroppo hanno fatto una brutta fine, penso che ognuno di noi abbia qualche tragico esempio da raccontare) aggravato oggi dalla componente etnica. Ma anche qui, bisogna essere coscienti del fenomeno, bisogna formare gli insegnanti e che poi questi abbiano la possibilità di attivare un sistema di servizi in grado di prendersi carico del soggetto potenzialmente a rischio, anche qui occorrono investimenti e strutture e la politica riesce solo a riempire i media di chiacchere vuote, vorrei ricordare a come certa sinistra non si sia opposta ai tagli del welfare quando ha governato in nome della stabilità finanziaria, almeno avessero la decenza di stare zitti. Infine ci sono le associazioni private di cittadini che potrebbero (ed in parte lo stanno facedendo) contribuire ad arginare il fenomeno, mi vengono in mente le innumerevoli società sportive che ormai annoverano molti atleti dai cognomi certamente non italici, le associazioni culturali/musicali/teatrali/sportive, le contrade, perfino le associazioni partitiche, quelle religiose ed i sindacati, tutti luoghi capaci di formare cittadini consapevoli e rispettosi. Anche qui cosa ha fatto la politica nazionale e locale per mantenere intatto questo patrimonio associazionistico che potrebbe, ed in parte per fortuna contribuisce, ad arginare questo andare alla deriva della società contemporanea? Tante domande, poche risposte concrete e soprattutto da evitare come la peste quelle semplicistiche che sanno tanto di specchietto per le allodole.

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    1. Sarebbe auspicabile che non esplodesse l'ennesima guerra tra poveri e chi la fomenta non fa altro che azionare una cortina fumogena che impedisce ai più babbei di individuare le vere cause del fenomeno instradandoli invece alla soluzione più facile e consona al sistema alimentando il famoso divide et impera di romana memoria, cioè il tutti contro tutti. Invece dovremmo alzare lo sguardo alla luna e non al dito e porsi le domande giuste, poi su quali siano queste domande se ne può discutere. A me viene da osservare i luoghi di origine dei contendenti che io reputo disgraziati al livello nostro, ma nostro non dei folosi, loro sono top, troppo furbi belli e profumati,non gli gòra mai la maglietta e le sgommate di merda nelle mutande se le fanno leccare dai figlioli, sono provenienti da ex colonie britanniche (pakistan) e francesi (marocco tunisia etcc). Io però sottolineo ancora una volta che ce la rifacciamo con disgraziati come noi. Culturalmente con i nord africani ci scanniamo e confrontiamo da millenni quindi alla fine ci conosciamo, siamo come quelli che si menano spesso però si conoscono e rispettano ma i pakistani? Nessuno si ricorda l'origine del pakistan? oibò dov'è il pakistan, ci si fuma anche bene, non che in marocco si fumi male, e gli indù che sono bellissimi nei loro colorati vestiti e propongono una cosmogonia spettacolare anche se il sistema delle caste insomma è una zozzeria però paese che vai usanze che trovi. Povero sub continente indiano, quante malefatte coloniali ti hanno fatto, figuratevi che in india e pakistan lo sport nazionale è il criket!
      Attenzione a non leggere Kant, i germi per quella direzione sono già stati seminati, se reagiamo scompostamente qualcuno potrebbe iniziare a marciare per non essersi accorto di non essere già marcito!
      Good job elisabet

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    2. ho sbagliato la chiusa, volevo dire che qualcuno potrebbe iniziare a marciare per non essersi accorto di essere già marcito

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