Ovvia, avanti un altro servo: l'Itaglia. Beh, noi siamo servi di tanti eh, non ci facciamo mancare niente. Però stavolta ci concentriamo sul nostro grande Padrone, quella Inghilterra che ci comanda a bacchetta da decenni, o meglio secoli.
Qualche giorno fa, abbastanza senza un apparente senso, le due mostruosità Carlo & Camilla hanno fatto una visitina nel Belpaese, giusto per vedere come stavano andando le cose. In sintesi, non si è trattato assolutamente d’una vicenda di routine diplomatica, di cerimonialità o meramente culturale: si è trattato, invece, di un intervento politico a gamba tesa della Corona britannica al fine di orientare e indirizzare le prossime future decisioni del governo italiano. Il tutto con un complicissimo semi-silenzio degli schiavi dell'informazione, silenti sui reali motivi della visita ma assai attenti ai dettagli gossippari.
Eppure Carlo III è stato il primo Re britannico, nella storia, a parlare all’interno del Parlamento italiano svolgendo un excursus storico ricordando, tra le altre cose, che la gloriosa Spedizione dei Mille di Garibaldi si è potuta svolgere grazie al benevolo supporto delle navi da guerra inglesi: roba finora letta sugli sparuti testi di storia complottista sputazzata dagli Storici embedded. Carlo il mostruoso si è poi soffermato a lungo su Prima e Seconda Guerra Mondiale, menzionando anche la Resistenza. Il tema della guerra al nazifascismo, quindi, ha trovato un punto di precipitazone nel tempo presente, attraverso le seguenti parole: "Oggi l’eco di quei tempi, che speravamo ardentemente fossero stati consegnati alla storia, riecheggia su tutto il nostro continente": già, soprattutto per opera proprio dell'Inghilterra, adoratrice del sangue altrui (ucraino soprattutto) e fortissima sostenitrice dei nazistelli di Kiev. Dopodiché, Carlo ha rammentato il comune impegno nella NATO, i progetti militari e miliardari che sono in cantiere fra i due paesi, nonché il condiviso appoggio al regime ucraino.
Ordunque, non occorre essere esperti in diplomazia per intuire che il senso di tutta questa retorica sia stato apparentemente celebrativo nella forma ma abbia contenuto, nella sostanza, una sorta di esortazione/monito che potremmo riassumere nella frase "fate attenzione a non deviare dalla linea stabilita, stabilita ovviamente da noi inglesi".
Insomma, è andato in scena un penoso atto di paternalistica imposizione imperiale sulla sovranità dell’Italia. Quello che resta da capire, a questo punto, è se l’offensiva diplomatica dell'Inghilterra, volta a spingere le nazioni europee verso la terza guerra mondiale, si stia svolgendo in opposizione alla linea politica di Trumpete o se invece, tra quest’ultimo e l'insulso Starmer non sia in atto una sorta di divisione dei compiti: agli USA la gestione del patatone bollente cinese, all'Inghilterra la continuazione della guerra in Ucraina.
Ed in tutto ciò, nulla cambia per l'Itaglia, qualunque sia la versione dei fatti: la linea è essere servi, qualunque cosa accada. A noi piace assai, d'altronde.
Mi sento di proporvi questo punto di vista poi ognuno ne faccia quello che vuole
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=n-61D13zVJo&ab_channel=SofonisbaTV
Buona resurrezione a tutti