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venerdì 4 aprile 2025

E ora son dazi amari!

Oh, meno male che ha stato Putin... No no davvero, il nemico ce l'avevamo alle frontiere, ma non quelle a est, dall'altra parte...


Oddio, che Trumpete avrebbe spinto sui dazi lo si sapeva da mesi prima della sua elezioni, per cui i nostri governanti avrebbero anche potuto studiare qualche contromisura. E invece, giocando a fare la guerra termonucleare, sono stati bellamente a grattarsi i coglioni (tranne Macron, che non li ha) in attesa che il Padrone (i dem ammerigani) suggerissero qualcosa. Ma dei dem ammerigani non pare esservi più traccia, per cui i nostri guerrieri, completamente incapaci di intendere e volere, sono restati imbambolati in attesa che la sberla arrivasse. E la sberla è arrivata.

Arrivata con sprezzo, dato che Trumpete non ha neppure stavolta perso tempo per insultarci, mentre snocciolava la percentuale dei dazi da applicare ai singoli Stati europei. Insomma, noi a questi ammerigani gli si fa proprio schifo (patetici, parassiti, ecc). Ma non solo a questi qui eh, anche a quelli prima, se ben vi ricordate il demone Nuland quando ci mandava bellamente affanculo. Oddio, effettivamente facciamo così cacare ormai che è anche giusto che anche un popolo di semi-analfabeti come quello ammerigano ci sputazzi in testa.

I dazi sono al 20-25%, la cosa comporterà delle conseguenze. Noi, dopo anni passati a salvare il soldato Ucraina, ci siamo dissanguati (e ancora non è finita) ed abbiamo drenato ricchezze per tenere a galla un governo di nazisti, assomigliandogli via via sempre di più. Resta tuttavia il fatto che la gente tiene famiglia da mantenere, ha da mangiare, ecc ecc. Ecco, tutte cose che da ora in poi saranno un po' più difficili da fare, dato che andremo verso un innalzamento dei prezzi di tutti i beni. Ma soprattutto temo che non impareremo la lezione, che il Padrone ci indica: basta globalismo e ognuno si faccia i cazzi suoi.

Da servi quali siamo, negli ultimi anni ci siamo legati mani e piedi a un Padrone che ora, come sempre ha fatto nella sua storia, ci è andato in culo ferocemente. Ora si necessita di qualcosina di più strutturato rispetto al kit di sopravvivenza delle 72 ore; riusciranno i nostri eroi a ponzare qualcosa di meglio delle sanzioni? Ah, cari lettori... belli i tempi in cui si campicchiava con il gasse russo a buon mercato, nevvero? E ora cosa si fa, cari Patrioti, si muove guerra al Padrone?

Ahahaha, situazione grottesca, da grotteschi quali siamo diventati.

14 commenti:

  1. Pensa che sgomento, ora che il padrone gli ha lasciato il ciuco loro non sanno più dove legarlo.

    Io dico: Salviamo il ciuco

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    1. Beh sì, è ciò che logicamente bisognerebbe fare. Ma non accadrà, anzi…

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  2. Caro burlone tuttologo,
    più che un’analisi, la tua sembra una seduta di terapia collettiva a colpi di cinismo. Il problema, però, è che se ci riduciamo a sparare a zero su tutto e tutti, rischiamo solo di restare in mezzo alle macerie senza nemmeno la forza per uscirne.
    Sì, i dazi di Trump erano prevedibili, ma non è con l’applauso al ritorno dei confini e al “farsi i cazzi propri” che risolviamo qualcosa. Al contrario: è proprio lì che si cade nella trappola dei nazionalismi tossici che ci hanno già rovinato in passato. E no, il globalismo non è il demonio — è solo uno strumento che, come tutti, va regolato e non idolatrato.
    Quanto al “Padrone ammerigano” che ci avrebbe dato in culo… beh, se davvero siamo così servili, la colpa è anche nostra. Ma attenzione a rimpiangere troppo il “gasse russo”, perché mentre si pagava poco il riscaldamento, qualcun altro congelava in un buco a Mariupol. Non dimentichiamoci la storia recente solo perché oggi ci pesa la bolletta. Il problema è proprio questo: ci muoviamo sempre tra isteria e nostalgia. Ci servirebbe invece un po’ più di responsabilità, meno urla e più strategia. Non per tornare al passato, ma per costruire un presente in cui non dobbiamo sempre scegliere tra il Padrone di ieri e quello di oggi. Grottesco, dici? No, grottesco è rassegnarsi al ruolo di comparse incazzate. Preferisco pensare che un’alternativa c’è, ma non la troveremo con i meme o con i rutti da bar.

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    1. E difatti la troveremo col becchime per i piccioni. Gru, gru, gru

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    2. "Ma attenzione a rimpiangere troppo il “gasse russo”, perché mentre si pagava poco il riscaldamento, qualcun altro congelava in un buco a Mariupol. Non dimentichiamoci la storia recente solo perché oggi ci pesa la bolletta."

      L'inversione della realtà come metodo la menzogna come strumento il fine tirarvelo in culo.

      OPS

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    3. E resta da capire la ragione per cui ciò succede, caro Esule...

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  3. Poverino questo Esule. “Inversione della realtà”? La realtà, quella vera, è che mentre tu digiti insulti con dita unte di cinismo, migliaia di civili ucraini — donne, bambini, anziani — sono stati sepolti sotto le macerie, bruciati vivi nei palazzi colpiti dai missili russi, giustiziati nei sobborghi di Kyiv, stuprati nei villaggi, torturati nei sotterranei di Mariupol. Ma certo, la tua priorità è dimostrare che il gas costava meno quando Putin ci teneva al guinzaglio. Complimenti. È il massimo dell’empatia che puoi offrire: piagnucolare per la bolletta mentre un’intera nazione è stata devastata a colpi di bombe e deportazioni.
    Non è solo meschinità la tua. È complicità morale. È sputare sulla memoria dei morti, solo perché ti pesa fare due conti in più a fine mese. E poi hai pure l’arroganza di parlare di “menzogna” e di “metodi”… quando l’unico metodo evidente è quello dell’auto-umiliazione pubblica.
    Ti riassumo la tua uscita: zero fatti, zero rispetto, e una farsa d’insulto che non fa nemmeno ridere. Se il tuo scopo era “tirarcelo in culo”, hai fallito. Hai solo dimostrato quanto in basso si può strisciare pur di non guardare in alto.

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  4. Sunt Mala Quae Libas
    Ipse Venena Bibas

    In un mondo di ciechi chi ha un occhio solo è re, ed io ti tengo d'occhio

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    1. Penso ci sia stato immediatamente un corso accelerato di lingua latina su internet

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    2. Veramente è solo una parte delle preghiera della santa medaglia di San Benedetto contro il demonio:
      Sul retro il grande C S P B sta per Crux Sancti Patris Benedicti ("La croce del [nostro] Santo Padre Benedetto"). La croce invece contiene le lettere C S S M L - N D S M D, iniziali delle parole Crux sacra sit mihi lux - Non draco sit mihi dux[1] ("Possa la santa croce essere la mia luce! Possa il demonio non essere mai il mio duce[1]!"). Intorno al retro della medaglia ci sono le lettere V R S N S M V - S M Q L I V B, in riferimento a Vade retro Satana - Numquam suade mihi vana - Sunt mala quae libas - Ipse venena bibas ("Arretra Satana! Non mai tu possa persuadermi vanità[1]! Sono cose cattive quelle che spargi. Tu stesso bevi i tuoi veleni !") E infine, in cima c'è la parola PAX che significa "pace".

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  5. Eh no; allora San Benedetto deve essere morto di caldo se ha scelto la pace invece dei condizionatori.

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    1. Non si invochi la pace per sottrarsi alla guerra :)

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