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martedì 18 febbraio 2025

Vance ci umilia. E fa bene

 

Il Padrone ha tuonato. Umiliandoci. Giustamente.


Non ha stato Putin stavolta. Ha stato Vance.

Il suo discorso alla distopica Conferenza di Monaco di qualche giorno fa è un capolavoro di chiarezza ed una immensa, mostruosa, catastrofica cartata di merda tirata nel muso a tutti i mostri presenti. Ricordiamo che J. D. Vance è vicepresidente ammerigano, ovvero il n.2 al mondo e che non fa parte dello staff putiniano, in modo tale che i basso-dotati siano immediatamente edotti di ciò.

Vance ha sottolineato ciò che questo blog sostiene da anni, ovvero che il grande nemico dell'Europa non è all'esterno, ma è dentro di sé, a causa di un crescente distacco dai valori che l'Europa ha da sempre perseguito. Ed ha portato come esempio concreto la spaventosa decisione di annullare le elezioni romene per presunte (e falsissime) ingerenze russe, con il plauso sornione di personalità di spicco della politica europea, come fece in diretta televisiva il mostro francese Breton (che poi tenta di ritrattare, goffamente). E poi ha puntato il dito contro il crescente uso della censura, della messa all'indice di ogni forma di dissenso con l'etichetta della disinformazione, della volontà dei governi di eliminare o abbuiare tutto ciò che non è dentro la narrazione di regime, della irregimentazione soffocante dei social media, della censura e repressione sempre più ferree della libertà di opinione e di espressione. Sintetizzo: trattasi di regime totalitario.

Un discorso che potenzialmente ha la forza di innescare una fase nuova nelle relazioni internazionali, cioè l'inizio della fine dell'alleanza occidentale post seconda guerra mondiale. Un discorso che segna la clamorosa presa di distanza del Padrone dai propri servi, talmente servi da assomigliare davvero troppo ai vizi del Padrone.

Già, perché Vance si dimentica (fa finta di dimenticare) che fino a due settimane fa i suoi compari erano coloro che dettavano le linee guida ai servi europei, attraverso un nonnetto pedofilo capace di intendere e di volere e di un apparato, ancora chiaramente esistente e forte, che dettava legge su ciò che bisognava dire oppure no, attraverso il megafono dei venduti della informazione mainstream. Sono passati pochi giorni ed il mondo si è ribaltato, ai Padroni di ora facciamo talmente schifo che si sentono in diritto di dirci nel muso tutto l'orrore che ci ammanta, ma è corretto ricordare quanto succedeva fino a quindici giorni fa.

Noi siamo pienamente d'accordo a metà con Vance. D'accordo sul vomito che proviamo a sentire ancora giornalmente i deliri di gente lobotomizzata che non tolleriamo più, in particolar modo i "nostri" governanti europei e nostrani. Parecchio meno d'accordo con questi USA che paiono arrivati sul proscenio internazionale ora, come neonati senza colpe. E che confondono Europa con la UE, UE che ha distrutto l'Europa ed i valori sui quali il nostro pensiero si è formato nei secoli, UE che è stata creata dagli anglosassoni a tavolino per depredare i polli, drenare i loro denari, essere una colonia finanziaria e militare dei Padroni oltre oceano.

Tuttavia è una piccola soddisfazione assistere a scene come quella di Parigi durante il convegno sulla intelligenza artificiale, in cui Vance ha sfanculato il progetto europeo (francese) denominato Digital Services Act (DSA) con queste parole: "Il DSA impone regole massicce sulla rimozione dei contenuti e sulla cosiddetta lotta alla disinformazione. Ma chi decide cosa è disinformazione? Stiamo davvero dicendo a un adulto cosa può o non può leggere? E' questo il futuro che vogliamo?". Al di là dei tecnicismi, ciò vuol dire una cosa semplicissima: gli USA sono andati in Francia a sfanculare la UE (e la Francia) ridimensionando il Napoleone fluido de noantri, tale Macron.

Insomma, attenzione perché ci sta che fra pochino ci sia da andare a pregare Putin che ci riprenda con sè...


"Ci riuniamo a questa conferenza per discutere di sicurezza, e normalmente intendiamo minacce alla nostra sicurezza esterna. Vedo molti grandi leader militari riuniti qui oggi, ma mentre l’amministrazione Trump è molto preoccupata per la sicurezza europea e crede che possiamo arrivare a un ragionevole accordo tra Russia e Ucraina, e crediamo anche che sia importante nei prossimi anni che l’Europa si faccia avanti in grande stile per provvedere alla propria difesa, la minaccia che mi preoccupa di più nei confronti dell’Europa non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno. È la ritirata dell’Europa da alcuni dei suoi valori fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti. Mi ha colpito il fatto che un ex commissario europeo sia andato in televisione di recente e sia sembrato felice del fatto che il Governo rumeno avesse appena annullato un’intera elezione. Ha avvertito che se le cose non vanno come previsto, la stessa cosa potrebbe accadere anche in Germania".

(J. D. Vance, 15.02.2025)

7 commenti:

  1. https://youtu.be/id23JSq4NXI?si=Sq7SBsUOU3KW5Azk

    Ecco qui il discorso....personalmente condivido la visione dell'autore del video e di almuta...se l'Europa non è unita e al sostegno dei diritti dei lavoratori europei e di nuove politiche che tutelino gli interessi di tutti i paesi dell'Unione andremo poco lontano...e come dice Vince partiti antieuropei come Afd e compagnia la faranno finire. Questa Europa azzerbinata non serve a nulla e nessuno se non al padrone d'oltre oceano che ti sbeffeggia pure

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  2. Lezioni dalle educande amerigane.... a questo siamo arrivati.... il pozzo è ancora bello fondo, scaviamo ancora

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