Una delle belle caratteristiche della neo Scienza è quella di avere introdotto una nuova matematica, in cui 1+1 fa 2, ma non sempre. A volte. Soprattutto quando fa comodo a chi comanda, a chi vende le medicine ed a chi ci chiappa le tangenti. Con il popolo gaudente che acclama in sottofondo.
Fra i contenti di questo cambiamento ci sono io, che a matematica ho sempre fatto cacare. Quindi, se solo facessi lo schiavo dei venditori di medicine, allora potrei avere un posto fra la gente che conta. Ma perchè blatero queste stronzate? Seguitemi.
Il 21 marzo 2022 la procura di Napoli chiede ad Aifa di fornire i dati accertati di casi di morte post vaccino; si richiede cioè di entrare in possesso dei cosiddetti casi correlabili. Dopo un momento di presunto panico, uno zelante dirigente di Aifa - che ha ben capito come gira il fumo - scrive in una mail interna: "Sul fatto che possano chiedere i correlabili ho glissato", scegliendo così volutamente di non fornire il dato specifico richiesto (che è peraltro riportato sui rapporti ufficiali della stessa Aifa...), ma solo il numero generico delle segnalazioni. E perché tutto ciò? Ancora sul documento interno lo zelante funzionario: "Non tutti sono valutati, ci sono molti indeterminati che andrebbero rivalutati e sarebbero forse correlabili oggi". Traduzione: Aifa sceglie di non fornire il dato che ha pubblicato perchè sa che è sbagliato e sottostimato; e che andrebbe aggiornato, alla luce dei tanti casi che da indeterminati sarebbero diventati correlabili.
Ed eccoci qua al nocciolo del problema matematico, che vi accennavo nell'incipit. E' una strana storia quella dei correlabili, che seguono una direttrice propria, al di fuori appunto delle normali (e vetuste, diciamolo!) regole matematiche e statistiche. Secondo i dati Aifa, a giugno i decessi post vaccino sono 772, i correlabili 29. A settembre i decessi sono 802, i correlabili 29. A dicembre i decessi sono 812, i correlabili sono 29. Sempre lì, inamovibili: 29 perpetuo. Se anche i decessi arrivassero a 300.000, indovinate i correlabili a quanto sarebbero... Bravi, 29.
Visto che ci siamo, diamo un rapido sguardo al numero degli eventi avversi, che immagino, a seconda della narrazione dei fan(atici) del vax dovrebbero essere a 0 o a -1. E invece... A giugno 2022 Aifa (Aifa, non Wiatutti) dice (indirettamente) che nel 2021 il numero degli eventi avversi è mostruosamente più elevato di quanto sia successo nella storia di tutti i vaccini precedenti. In venti anni non era mai successo difatti che le segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini superassero quelle di tutti i farmaci somministrati: fino al 2019 difatti le reazioni di segnalazioni avverse ai farmaci erano il 90% rispetto al 10% per i vaccini, mentre nel 2021 l'83% riguarda i vaccini, il 17% gli altri farmaci! Cifre mostruose, veramente mostruose.
Però oh... Capita. Il caldo, la pizza, il climate change, Putin. Spiaze.
Comunque ha stato Pagliuca.
RispondiEliminaE come di consueto si vuole gridare allo sgoob pensando che siamo tutti fessi. La stragrande maggioranza degli effetti avversi segnalati si sono rivelati essere lievi mal di testa e spossatezza . Sintomi poi spariti nel giro di poche ore.
RispondiEliminaCaro Dario (nome di fantasia), ancora una volta hai compreso in pieno il senso dell'articolo. Grazie dei tuoi commenti, sempre intelligenti. Al-Mutanabbi
EliminaCaro Dario (nome di fantasia) l'articolo che hai postato cosa vorrebbe dimostrare? Lo scopo? Incutere paura? Seguitare a cercare di convincerti/ci che chi si è vaccinato è un cretino e chi non lo ha fatto è un super furbo?
RispondiEliminaComunicato stampa n. 693 - L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato il dodicesimo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti-COVID-19. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 giugno 2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso.
Nel periodo considerato sono pervenute 137.899 segnalazioni su un totale di 138.199.076 di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 100 ogni 100.000 dosi), di cui l’81,8% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari.
Nel secondo trimestre del 2022 i tassi di segnalazione relativi alla 1a dose restano più elevati rispetto alle dosi successive e sono più bassi dopo la 4a dose per tutti i vaccini.
Le segnalazioni gravi corrispondono al 18,1% del totale, con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, in linea con i precedenti Rapporti. Si ricorda che la gravità delle segnalazioni viene definita in base a criteri standardizzati che non sempre coincidono con la reale gravità clinica dell’evento.
La reazione avversa si è verificata nella maggior parte dei casi (71% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore, indipendentemente dal vaccino, dalla dose e dalla tipologia di evento.
Comirnaty è il vaccino attualmente più utilizzato (65,4%), seguito da Spikevax (24,7%), Vaxzevria (8,8%), Jcovden (ex-COVID-19 Vaccino Janssen) (1,1%) e Nuvaxovid (0,03%), in uso dal 28 febbraio 2022. In linea con i precedenti Rapporti, la distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella delle somministrazioni, a eccezione di Vaxzevria e Spikevax che appaiono invertiti in questo andamento (Comirnaty 66,3%, Vaxzevria 17,4%, Spikevax 14,9%, Jcovden 1,3%, Nuvaxovid 0,1%).
Per tutti e cinque i vaccini, gli eventi avversi più segnalati sono febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, brividi, disturbi gastro-intestinali, reazioni vegetative, stanchezza, reazione locale o dolore in sede di iniezione.
Nella fascia di età 5-11 anni, al 26/06/2022 risultano inserite complessivamente 471 segnalazioni (circa lo 0,5% del totale) per il vaccino Comirnaty, l’unico attualmente autorizzato per questa fascia di età, con un tasso di segnalazione di circa 18 casi ogni 100.000 dosi. Il 95% circa di queste segnalazioni e attribuito alla 1a dose e il 5% circa alla 2a. Gli eventi avversi più frequentemente segnalati, indipendentemente dalla gravità e dal nesso di causalità, sono stati dolore in sede di iniezione, cefalea, febbre e stanchezza.
I dati contenuti in questo Rapporto periodico sono coerenti rispetto a quelli pubblicati fino a oggi e in linea con le informazioni di sicurezza già discusse a livello europeo.
Ciao Dario (nome di fantasia). Anzitutto io mi chiamo Simone, dato che urbi et orbi si sa che Al-Mutanabbi è Simone. E, diversamente da tanti (te compreso) che non hanno il coraggio di metterci la faccia (la firma), ogni commento che io posto comprende la mia firma. Per cui, io sono Simone. So già che non riuscirai neppure a capire questa cosa (Al-Mutanabbi = Simone), dato che riproponi la domanda - rispondendoti - dello scopo di questo articolo. Bene, ora bisogna te lo dica a dritto, tentando di vedere se lo capisci: mi resta molto difficile, da tre anni a questa parte, dialogare con quelli che non ci arrivano. Chi mette un commento citando un rapporto di Aifa sotto ad un articolo che riporta notizie di trasmissioni mainstream che riportano documenti interni di Aifa che testimoniano il fatto che Aifa ha deciso di nascondere dati sugli eventi avversi correlabili, a mio avviso ha dei problemi. E non ho tempo, oltre a questo di questo commento, di investire il mio tempo con gente che ha dei problemi. Per cui scusami, ma inutile dialogare. In bocca al lupo. Al-Mutanabbi (che poi è Simone)
Elimina"Mario è un bugiardo!"
EliminaNon è vero, ho una lettera di Mario che afferma di non essere un bugiardo!!!
Citando un video, non propriamente cristiano, cattolico e apostolico (Sbarra scusami), rintracciabile su youtube digitando "contadino toscano"....VAI DARIOOOOO
RispondiEliminaUn must. Al-Mutanabbi
EliminaEh no, caro mio anonimo "contadino toscano", non te la puoi cavare a buon mercato con delle scuse. Qui ci vuole una bella confessione da un prevosto che faccia uso della misericordia bergogliana.
EliminaAva come lava!
Quindi?
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