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giovedì 9 marzo 2023

Massoni a Siena

Oppebbacco! Oppebbacco! Io, che proprio quest'anno non ho voglia di mettere il naso nelle elezioni comunali, sono trascinato ad interessarmi perchè qualcuno mi ha detto che nel borgo polveroso ci sono i massoni. O questa???


Sorpresona, dai. Tutti noi sappiamo che i problemi a Sienina sono i contradaioli che fanno le baruffe, i tifosi del Siena che rovinano le vacanze natalizie alle signore ingioiellate, il ciaffico. E ora arriva 'sta storia del Montomoli lasciato a piedi per avere rivelato/ammesso la sua affiliazione ad una loggia massonica. Per cui mi chiedo: ma davvero a Siena ci sono i massoni?

Beh, probabilmente sì. Perchè tutti noi si fa finta o ci si scorda che Siena ha in casa il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, che - giustamente - qualche amico di loggia penso che lo possa avere in giro. E siccome la massoneria, per come ci hanno sempre insegnato, non dà o ha alcun problema, francamente non capisco tutto questo casino per l'affaire Montomoli.

E' stato il partito di Fratelli d'Itaglia in particolare ad aver ricusato il noto imprenditore subito dopo la sua ammissione di affiliazione, sostenendo che i massoni possono "agire per logiche di gruppi ristretti". Oh, non c'è la sicurezza, eh. Però c'è la percezione (sic!), che non può essere elusa; per cui, adieu Montomoli.

Ora, che i massoni facciano per loro stessi prima di altro, prima delle Istituzioni democratiche, prima della Costituzione, prima delle leggi nazionali, ecc mi pare veramente una novella. Tralasciando qualche sbavatura capitata nella storia della nostra giovane democrazia, a Siena ad esempio non mi pare che la massoneria abbia mai contato qualcosa. Sono sempre andati avanti persone capaci, serie e senza raccomandazioni.

Da una parte, tuttavia, bene ha fatto Fratelli d'Itaglia a tracciare una linea che non va oltrepassata: no massoni nel proprio partito o nelle figure di rappresentanza. Siamo certi che il partito abbia avuto da sempre, a livello locale o extra locale, la medesima attenzione contro i candidati ed i politici massoni. Oddio, da anni esso si coalizza con Forza Itaglia, che mi pare (mi pare eh) un pochino meno attento alla commistione politica-massoneria. Ma sicuramente, se qualche personaggio ambiguo fosse sfuggito alle maglie del controllo fratellitaglianista, si sarebbe trattato di puro caso.

Ed infine, plaudiamo al plauso che altre forze politiche senesi hanno rivolto alla decisione di marginalizzare Montomoli. Niente massoneria a Siena, siamo stati senza finora e senza rimarremo.

9 commenti:

  1. “L’altro giorno ( era il 7 febbraio 2013) Repubblica ha fatto un titolo su una mia intervista (‘Massoni e Opus Dei a Siena più potenti di noi”, ndr) che non rispecchia quello che ho detto. Un altro titolo così e rischio di fare la fine di Calvi, non passo più a Lungotevere. Ho ancora una vita davanti. Volevo solo dire che ci sono carriere talmente repentine a Siena che uno si domanda perché“.
    Sapete chi ha rilasciato quelle dichiarazioni? Ugo Sposetti, ex tesoriere dei Ds. Se ad aver paura per la sua incolumità è un politico del Pci di lungo corso che conosce benissimo, grazie al suo incarico, quel che bolle in pentola a Siena, c'è da crederci.
    A Siena e in particolare nel Montepaschi - anche i ciottoli lo sanno - erano due i potentissimi Angeli Custodi; la Massoneria e il Pci/Pd, che uniti in un intreccio armonioso, hanno sempre illuminato, custodito regolato e governato” il Sancta Sanctorum della Citta. L'ultimo compito loro affidato è quello di brigare per ottenere l'indulgenza plenaria a favore dei vari farabutti che hanno affossato il Mps a partire dell'acquisizione di Banca Antonveneta.
    Ci riusciranno i nostri due eroi? Garantito!

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    1. Marco, temo che su Siena ti sfugga decisamente il concetto di SPARTIZIONE.
      Siena non è mai (forse nel dopoguerra) stata governata dal PCI/PD, bensì da un collettivo politico composto da tutto l'arco costituzionale e che si spartiva i giochi su Siena.
      Mia madre era fiera sostenitrice e attivista di Fiorenzani e... credimi, ce n'era di ciccia in spartizione altroché!

      Usciamo da questo sciocco tunnel di Siena città comunista.
      Avrei detto la stessa cosa anche se tu avessi citato la sola DC o il solo MSI.

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    2. Certo Quixote, tutti i partiti ci marciavano, ma se vai a leggere i verbali degli interrogatori dei politici senesi nel processo a Siena sul Monte, ti renderai conto che
      il Pci/Pd era il ricco Epulone, mentre gli altri partiti facevano la parte di Lazzaro.

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    3. Marco, ognuno prendeva TUTTO quel che poteva. Non è questione di Epulone e Lazzaro, non c'era vergogna o imbarazzo nell'arraffare tutto quel che potevano, i limiti erano stabiliti solamente dal peso politico... non dall'etica o dalla morale.
      E’ questo il punto su cui si dovrebbe riflettere.
      TUTTI erano complici silenti del “giochino”, squali e pesciolini.
      Se si vuole davvero moralizzare la politica (cosa difficilissima) bisogna vedere le cose come stanno e se i nostri rappresentanti sono immorali, lo saranno a qualsiasi condizione, financo nello spartirsi le briciole.
      Prendere quel che si può non è da persone oneste... è da complici.

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  2. Certamente adesso ho capito come ha fatto Montomoli, con le sue innate qualità a diventare capitano di industria e poi addirittura professore universitario..

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  3. Cose arcinote.

    Chi dice di cadere adesso dal pero fa tenerezza.

    Tesserato 5059

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  4. PER TESSERATO 5059
    Vedi amico senese (immagino che Tu lo sia, ma in caso contrario non cambia niente) io posso permettermi di dire OGGI certe cose tranquillamente perché le scrivevo a partire dal 2012, quando a Siena solo i blogger, con Il Cittadino online, si permettevano di fare le pulci al Sistema Siena.
    Prova a cliccare su Google questo titolo: In onda su La7 il terremoto Mps. Sì, però i responsabili? Non identificati.
    Tu all'epoca eri fra i contestatori delle magagne del Monte od eri ancora a succhiare dalle sue mammelle?.
    Ti do una dritta: prima di scrivere certe amenità, è cosa saggia informarsi. Ma almeno oggi hai il coraggio di scrivere quelle cose?

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  5. Mi scuso per li doppio invio involontario delle due bozze in risposta al commento di Quixote. Provvedo ora ad inserire il testo definitivo.

    No Quixote, la politica di Siena e del Monte la decidevano i colonnelli del Pci/Pd di Siena solo dopo il preventivo input dei vari Segretari del Partito. No, non è giusto mettere nello stesso sacco quelli che hanno sempre avuto il totale controllo politico della Città e del Monte con coloro che profittavano, a giochi conclusi, di qualche contentino per stare buoni. E' fare opera di disinformazione, con il rischio di far passare nel dimenticatoio lo scandalo creato dai ceri responsabili dal Monte. Per farti solo un esempio del clima che si respirava in quella banca, a svolgere la funzione di numero 2 dell'Ufficio del Personale nella direzione di Siena, era (o ancora è) stato chiamato Paolo Calosi, ex Cgil, che aveva svolto la funzione di responsabile della Camera del Lavoro di Siena. Nella banca Monte i sindacati sono sempre stati l'altra faccia del Consiglio di Amministrazione, collusi con i vertici.
    Chi vuole vada a leggersi i peana di vittoria intonati dalla Cgil dopo l'acquisizione di Antonveneta, oppure rifletta su questo fatto. Fabio Borghi, ex Segretario generale della Cgil di Siena , in primis si fa 2 anni nella Fondazione, in secundis diviene Consigliere di Amministrazione del Monte e vi rimane per parecchi anni, in terzis, finita quell'esperienza, viene nominato Presidente di Mps Leasing e Factoring e e di Mps Gestione crediti banca.
    Ti sembra normale tutto ciò Quixote? Non credi che le porte girevoli fra amministratori del Monte, politici e sindaci Pci/Pd e sindacalisti Cgil siano una delle cause della tragedia Monte?
    Ora la pianto, sennò non finisco più.

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    1. Mi sa che non ci stiamo capendo.
      Non sto sottraendo il PCI/PSI/PD dalle proprie responsabilità.
      Hanno eccome grosse responsabilità, ed io ne parlavo già negli anni ’70-’80, ai tempi di Liceo/Università… solennemente deriso da tutti.
      Quello che cerco di spiegarti è che a Siena non è mai esistita una visione di sinistra, non certamente dagli anni ’80.
      Non condivido la tua visione ideologica secondo la quale è stato il pensiero di sinistra la rovina di Siena.
      E’ questo, per me, il punto.
      E sono convintissimo che finché si analizzerà la storia della Siena dagli anni ’80 in poi secondo una visione ideologica si commetteranno errori pacchiani.
      A Siena non è mai esistita la Politica, a Siena è sempre esistita la “moda della politica”.
      I nostri politici erano uomini dell’opportunismo non delle ideologie, uomini che si accodavano al miglior offerente, sia che facessero parte del partito di maggioranza sia che facessero parte dell’opposizione.
      Non è stata una ideologia la rovina di Siena, è stata la moda, l’opportunismo.
      Uomini che hanno transitato attraverso tutto l’arco costituzionale della Giunta, uomini che si accordavano in riunioni ristrette su cosa dire al popolo mentre si agiva esclusivamente per i propri interessi.
      I nomi indagati e indagabili hanno fatto parte del partito di maggioranza e che governava Siena? Certo!
      Quei nomi fanno tutti parte del COSIDDETTO schieramento della sinistra senese? Certo!
      Ma, ti chiedo, quei nomi, appartenevano davvero ad uomini di sinistra?
      NO MARCO!
      Appartenevano a uomini opportunisti che si accodavano al “partito di moda” quello che gli garantiva di ottenere le loro prebende.
      Ed a questi fu mai fatta vera opposizione? NO MARCO! NO! Non fu mai fatta perché TUTTI partecipavano al giochino.
      TUTTI COMPLICI e nessuno assolvibile.
      Non perdono chi distribuiva prebende e briciole così come non perdono chi raccoglieva sia le prebende che le briciole.
      E’ questa la storia di Siena caro Marco.
      Difendo la sinistra? NO!
      Avrebbe fatto meglio il vero pensireo di sinistra? NON LO SO, e non lo so perché a Siena non è mai esistito un vero pensiero di sinistra al governo della città.
      A Siena governano da sempre Massoneria e Opus Dei che sono infiltrati in ogni stanza del potere.

      Per me, così forse mi capisci, l’attuale Papa sta al Cristianesimo tanto quanto il PCI/PSI/PD senesi stanno all’ideologia di sinistra.

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