Anzitutto, stavolta pare che non ha stato Putin. Oddio, qualcuno ci ha provato a dirlo per mesi (e ci proverà), però la costruzione di una narrazione in tal senso non ha mai trovato menti eccelse che potessero inventarsi una sana cazzata. E così siamo arrivati alla bomba di Seymour Hersch, un tempo premio Pulitzer osannato dai media di tutto il mondo e oggi, dopo avere scritto che dietro l'atto terroristico ci sono decisamente gli USA, declassato ad agente putiniano. Ebbene sì, il no-vax Hersch ha ben dettagliato come i difensori mondiali della libertà abbiano tranciato il tubo/cordone ombelicale russo-tedesco, d'accordo con Norvegia, Danimarca e Germania stessa. Per un attimo qualche mente piena di merda ha iniziato a vacillare: "Cccooooommmeeee... ma gli USA non sono i cowboys buoni che salvano sempre il mondo???". Bisognava intervenire. E difatti eccoci qua.
Ha iniziato il meraviglioso New York Times, che in base a nuove informazioni esaminate da funzionari statunitensi (urka!), ha suggerito che un gruppo filo-ucraino abbia effettuato l’attacco ai gasdotti Nord Stream lo scorso anno, senza (ovvio) avere prove che Zele fosse coinvolto nell’operazione o che gli autori avessero agito sotto la direzione di funzionari del governo ucraino. Il quale governo ucraino nega di aver avuto alcun ruolo nell’attacco ed afferma di non sapere chi lo abbia effettuato. Tutto molto bello. Tutto senza una fonte certa, uno straccio di prova a sostegno della tesi.
Poi è arrivato The Times, che ha ipotizzato che dietro all'attentato ci sarebbe stato un imprenditore privato (???) ucraino. La Nato sapeva tutto, ma non ha commentato la notizia per non provocare una risposta negativa da parte della pubblica opinione tedesca. Quindi il gruppo filo-ucraino è diventato un imprenditore ucraino. Così, senza un vero perché.
E mentre la Russia stava gonficchiando sempre di più ed anche la Cina chiedeva sempre più insistentemente spiegazioni sul gesto terroristico, Hersch, a proposito dell'ipotesi del gruppo filo-ucraino, chiosava: "Non possono essere così stupidi".
Ed allora ecco arrivare The Wall Street Journal, secondo cui la CIA aveva avvertito i servizi segreti tedeschi fin dall'estate 2022 che cittadini ucraini avrebbero potuto far saltare in aria il gasdotto. "L'avvertimento includeva informazioni su tre cittadini ucraini che stavano cercando di noleggiare navi": cose meravigliose.
Sulla stessa onda l'agenzia stampa tedesca DPA, che ci informa che il governo tedesco aveva fatto perquisire uno yacht noleggiato da una società polacca di due cittadini ucraini ed aveva trovato dell'esplosivo. Quello stesso yacht sarebbe stato usato da sei persone, di cui due sommozzatori che avrebbero fatto saltare in aria il gasdotto. Chi non noleggia uno yacht e scende nelle profondità marine a far esplodere un gasdotto?
Insomma, ombre malevole si stavano addensando sui kantiani cittadini ucraini. Bisognava ancora intervenire. E chi se non Open poteva rilanciare in modo spettacolare? "Siamo sicuri che la causa del danneggiamento non derivi da una mancata manutenzione del gasdotto a seguito dell'invasione su larga scala dell'Ucraina ad opera dei russi?". Insomma, per Open ha stato Putin e aggredito-aggressore. E noi siamo concordi.
Attendiamo le prossime puntate per capire, secondo la stampa occidentale, chi ha stato. Nel frattempo, tutta l'Europa ha smesso di acquistare il gasse russo che ha contribuito a farci campare benino fino a oggi ed ha acquistato in massa il gasse ammerigano, che costicchia qualcosina in più, ma proprio un nonnulla. In Europa la produzione industriale si sta fermando, visto i costi proibitivi del gasse, si avvicendano le ipotesi di delocalizzazione delle filiere produttive (puta caso soprattutto negli USA) e fin da ora qualcuno sta avvertendo che il prossimo inverno, in mezzo alle ceneri dell'olocausto nucleare, ci toccherà scaldarci un po' meno. Ma noi siamo tutti felici e plaudiamo al nonnetto pedofilo.
“Se la Russia invade, ossia se carri armati e truppe attraversano di nuovo il confine con l’Ucraina, allora non ci sarà più un Nord Stream 2. Metteremo fine a tutto questo. Ti prometto che saremo in grado di farlo”.
(J. Biden, 07.02.2022)
Io credo solo a quello che dicono Grubber, Severgnini, Repubblica, La Stampa e il PD. Quelle che scrivete voi sono frottole.
RispondiEliminaPippo del PD
Severgnini gnè gnè è un succhiarote buffo, una nullità
RispondiEliminaLeo
Ma che c’ha alla bocca? Una deformazione?
EliminaTipo il Fife gufo imperiale
EliminaLox
La città italiana con più succhiarote-zucchevote-presuntuose in proporzione alla popolazione è Sienina nostra.
RispondiEliminaContadinoinurbatodopoguerra