Lo spregio supremo

C'è un aspetto che, da uomo cattivo quale sono diventato, adoro in questo governo di tagliagola delinquenti: il voler fare spregio peso a tutti quelli (pochi) che non hanno abbassato la testa ai dettami del Sultano. 

Tutti (tutti) i ministri niuno escluso adottano tale sistema, soprattutto i due freaks nano+tisico: te non obbedisci e io ti bastono, ti sputo e ti passo sopra con la macchina. Ma soprattutto ti fo fare fogo con qualsiasi mezzo possa farlo.

Arriva oggi a mio avviso lo spregio supremo, rivolto ai sanitari che non si sono vaccinati. Categoria che ha fatto palesemente incazzare i tagliagola, dato che avrebbe potuto rappresentare un polo critico da vagliare, ascoltare ed imitare (se un medico non si vaccina, presumibilmente ha più facoltà di ipotizzare una critica strutturata a quel tipo di farmaco), se non fosse stato che il popolo itagliano si fosse fatto annebbiare da un'onda di merda nel cervello che ancora oggi circola indisturbata senza ostacolo alcuno.

Eppure i medici e gli infermieri itagliani sono stati gli Eroi (maiuscolo) nelle prime ondate di pandemia, esposti al virusse e distrutti da lavoro e stress. Da eroi a renitenti, da renitenti a disertori è stato un batter d'ali di farfalla. Sono stati soprattutto i colleghi che li hanno esposti al pubblico ludibrio, soprattutto quei "colleghi" che hanno passato gli ultimi due anni della loro esistenza nei salotti televisivi a sparare una raffica immane di cazzate, passate per Verità in virtù della merda di cui si parlava. E poi seguiti molti (ex) medici, che da due anni sono irrintracciabili, impauriti ed introvabili, barricati nei loro studi. Si sa bene che i sanitari non vaccinati hanno finito quindi per essere sospesi. Ancora oggi, a fine del grottesco stato di emergenza, essi non potranno tornare a lavorare senza grinpas sino (per ora) a fine 2022.

Ciò ha provocato problemi importanti in ambito ospedaliero, visto che probabilmente non sono stati pochissimi quelli che han deciso di non vaccinarsi. Ma ora tutto è risolto.

Già, il governo dei tagliagola, con atto supremo di accoglienza ed altruismo, con apposito decreto (nova) ha deciso che potranno lavorare nelle corsie ospedaliere i medici ucraini, che fuggono dalla guerra in corso. Ora, detto che ci pare strano che da una guerra se ne vadano proprio i medici (ma non vogliamo dare un giudizio in tal senso), la cosa fantastica è che il ministro tisico ha annunciato che il personale sanitario di nazionalità ucraina verrà assunto nelle strutture del Servizio Sanitario italiano in deroga alle norme comunitarie che disciplinano le assunzioni: formazione obbligatoria, certificazione dei titoli, durata legale dei corsi e così via. Un provvedimento che costituisce un fatto gravissimo, senza che nessun manager del Servizio Sanitario abbia avuto per ora nulla da ridire, in sprezzo dei milioni di euro spesi nel corso degli anni per recepire norme comunitarie su cui si basa l’accreditamento, la qualità, il risk management e le varie misure di sicurezza intraprese nel tempo. Tutto buttato nella spazzatura con un irresponsabile decreto (nova) emanato in un nuovo stato di emergenza, in barba alle stesse regole comunitarie.

Zitti anche i sindacati (come sempre) ed i terrificanti ordini professionali che negli ultimi due anni hanno assistito senza batter ciglio al massacro professionale di tanti loro benemeriti iscritti, anzi collaborando attivamente alla “pulizia etnica” dei non allineati.

Eccolo qua lo spregio supremo del ministro tisico: a te medico che non ti sei vaccinato, ti faccio morire di fame e soprattutto ti faccio venire i trabocchi di bile assumendo gente che fino a ieri l'altro dentro un ospedale non avrebbe potuto nemmeno aprire una porta, oltretutto (quasi tutti) non vaccinati e (molti) totalmente contrari all'inoculazione.

Fate schifo.