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giovedì 28 aprile 2022

Il burrone di Formigli

Giustissimamente, l'Itagliano medio (soprattutto quello progressista e liberal) si affida ai media mainstream per avere informazioni puntualissime sulle guerra in corso a pochi chilometri alla nostra destra sul mappamondo. Effettivamente, nei due anni di pandemia i media si sono dimostrati affidabilissimi e assai obiettivi; giusto quindi seguitare ad attingere da loro la Verità.


Oddio, c'è stato qualche scivolone eh negli ultimi tempi. Qualche videogioco scambiato per un attacco militare russo, notizie cancellate, altre inventate di sana pianta... Vabbè dai, ci sta di sbagliare quando si lavora in maniera onesta e senza vincoli da seguire.

Nelle ultime settimane l'attenzione è andata sulla resistenza stoica degli ex nazisti Azov nei cunicoli sotto l'acciaieria gigantesca di Mariupol, ove pare siano rimasti come gesto estremo di patria difesa. Qualche merda sostiene che insieme a loro ci siano militari Nato e addirittura un laboratorio biologico: cazzate. La Verità ce la ha fornita uno dei giornalisti più indipendenti e svegli che vediamo in TV, tale Corrado Formigli. Mi scuso preventivamente nel dirvi che io non so chi sia questo ometto di cui si sta parlando, cosa faccia e cosa sostenga. Ma un suo intervento sui sotterranei della Azovstal è da rimarcare.

L'ometto, in trasmissione, ha voluto far puntare l'attenzione su un grafico, nel quale si vedono i molti piani dei sottofondi dell'acciaieria che compongono una "fortificazione sotterranea praticamente inespugnabile". Col cazzo che ci sono laboratori o centri militari! Andiamo a scoprire insieme a Formigli cosa ci sia sotto la Azovstal.

Dall'alto verso il basso, si trovano le sale monitor ed i laboratori di ricerca con l'infermeria. Per monitorare ciò che avviene fuori, dentro, sopra e sotto il sito e per ricercare medicinali a fin di bene per l'umanità intera; l'infermeria è lì, tante volte capitasse qualche capogiro e qualche mal di testa da post sbornia.

Ecco quindi le serre al piano di sotto. Serre che servono soprattutto per la coltivazione di erbe medicinali, ornamentali ed alimentari. Sopraffino il basilico Azov, che cresce con foglie e forma di svastica, e la nipitella da utilizzare sopra il condito ucraino.

Al terzo piano le officine di manutenzione, per riparare bici elettriche o monopattini.

Poi sotto l'area residenziale, con monolocali che si possono affittare nei periodi di guerra in Donbass o singole camere in affitto per studenti rigorosamente ariani.

Quindi l'area ristorazione, con un autogrill, un pub, una bettola per le serate baccanali ed un wine restaurant per serate più formale e romantiche.

In fondo, chiaramente isolato e coibentato, il locale motori, con grandi turbine che generano corrente per sostenere lo sforzo energetico dei piani superiori.

Insomma, davvero una eccezionale prova di grande giornalismo. Mi raccomando, seguitate a seguire i Formigli.

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