Ognuno di noi ha una storia da raccontare con Lello. Soprattutto i suoi amici della Tartuca, che ho sempre invidiato per averlo avuto vicino per così tanti anni.
Con Lello finisce ufficialmente la mia età da adolescente, bannata già qualche giorno fa dal mio cinquantesimo compleanno. Perdo un pezzo, importante, della mia vita. Quello del ragazzo, che vedeva in Colonnino un esempio da emulare.
Se mi chiedete una rappresentazione delle virtù popolari, probabilmente vi parlo di Lello. Già, per me Colonna è sempre stato il Popolo Senese. Con i suoi vizi (pochi) e le sue grandi virtù (molte).
Io mi innamorai di Lello in una notte della metà anni '80, una notte di Palio. Dopo una cena burrascosa in Via dei Pispini, non so come e perchè mi ritrovai dietro ai palchi, a sedere ed a motteggiare con lui. Eravamo entrambi effervescenti quella sera. Però io mi ricordo che parlammo molto. Di Palio, di contrade, di donne (???), di Siena. Ecco, quella è stata una delle notti più ganze della mia vita. Della quale mi ricordo poco, solo quale frammento. Mi rammento solo che a un certo punto - non chiedetemi perchè - mi ritrovai a cantare "A question of time" dei Depeche Mode ed a girare su me stesso sul tufo insieme al prof. "Lui è con me", diceva Lello, mentre si stava seduti sotto i palchi. Faceva caldo, era la Siena che rimpiango, quella dove i colori, non so come mai, erano più accesi rispetto ad oggi. La Siena dell'età in cui eravamo immortali, nonostante le cose che ingurgitavamo e le cazzate che facevamo.
L'ultima volta che ti ho visto è stata una settimana fa, in città.
"Allora Lello, hai visto che tegamata?".
"E' tutta una trusse".
"Vabbè dai, però sai che divertimento quando si andrà a Follonica".
"Si va al Sottomarino e s'entra nel secondo tempo".
Siena perde una persona ed un patrimonio immensi. Un uomo che ha amato la sua città, un meraviglioso contradaiolo ed un grande tifoso della Robur.
"Questa non era facile, se l'è fatto di testa", mi dicesti quando Pane si fece uno dei suoi cento goal fasulli. Ci guardammo, ridemmo e pensammo a come si deve prendere la vita. Sempre per ridere. Fino alla fine.
Ciao Lello.
Siena ti deve tributare un saluto immenso, per tutto il bene che ci hai donato.
Saluta babbo mio lassù, eravate grandi amici e ci avete lasciati nello stesso modo.
Simone Bernini
A modo suo, tante pillole di saggezza. Le sue "sardine" sono una di quelle. Danno serenità, e ieri sera,( ero alla Lizza,tutte quelle sirene in lontananza, mai avrei pensato che fossero per lui) me la sono riascoltata e questa volta con un sorriso amaro.
RispondiEliminaIn un mondo dove i valori non valgono più. Ci lasciano spesso le persone che questi valori li hanno avuti innati dentro di loro. Lello era una persona così, pregna di questi valori e lui te li regalava con semplicità. Erano nel suo dna. Riposa in pace.
RispondiEliminaFabio Buglieri
Talvolta si tornava in centro dall''ospedale nello stesso autobus..non eravamo amici ma ci conoscevamo, sempre il primo a salutare
RispondiEliminaHo conosciuto Lello nel lontano 1981 in astanteria dell' ospedale vecchio, a quel tempo lavorava con lo Scarpa del Bruco ed il Tozzi della Chiocciola. Mitiche erano le su pastasciutte condivise a mezzanotte nel terrazzino che dava sul Fosso di Santansano ! Io al tempo ero li per risparmiare qualche settimana di militare. L' ho sempre conosciuto...lui c è sempre stato...lui era il Prof Colonna !! E lo voglio ricordare non per la Senesita'nemmeno per la sua Tartuca e neanche per la passione che aveva nei confronti della Robur. Lo voglio ricordare per il lavoro che svolgeva in maniera encomiabile da vero volontario della Carità. Testimone è stato mio suocero Silvano Ciuffi che ha avuto l onore di essergli collega per una vita ! Forse avrà bevuto qualche bicchiere in piu..spesso non era vestito alla moda..ma per colleghi medici e professori era insostituibile nel suo genere..una vera Colonna ! UN CAMPIONE vero !! Ciao Lello ora che sei leggero come il vento potrai sfidare il tuo amico Silvano in formidabili gare con le " Barche " in quei lunghissimi corridoi...
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