La reazione dei brexittari

'Sti sovranisti brexittari tradizionalisti di Inglesi... Eh, ma ora moriranno tutti eh, dopo che il biondo che contagia il mondo ha fatto poco per ridurre gli effetti di diffusione del virusse. Nel frattempo Boris Gionson...

Sul sito del governo UK c'è un link "Guidance to employers and business about covid19" che, lo confesso, fa un po' invidia.

In sintesi, le finanze statali copriranno difatti l'80% dei salari, fino a 2500 euro mensili, di tutto il personale dipendente di tutte le aziende impossibilitate a stare aperte. Per i lavoratori autonomi è garantito un introito equivalente alla retribuzione per malattia, per carico della Universal Credit. La fonte è denaro pubblico, garantito dalla Banca d'Inghilterra, senza interessi.

Reazione "strana" per un governo presieduto da un liberista del Partito Conservatore. Ma evidentemente la scelta emergenziale non ha tenuto (se Dio vuole) conto dei diktat delle strategie dell'austerità in voga in tempi di normale amministrazione, tanto amate anche dai conservatori inglesi. E sicuramente l'avere a disposizione una banca centrale di emissione di moneta aiuta assai...

Iniezione di denaro vero, reale, fresco sui CC delle persone e delle aziende, in attesa dello sviluppo e della gestione del coronavirus: semplicissimo e assai pragmatico, come gli zozzi inglesi ci hanno storicamente insegnato. Mentre in queste ore si assiste all'ennesima e drammatica discussione in seno ad una UE sempre meno credibile su quanti soldi destinare agli Stati, su come finanziarli, su quanti riprenderne, su quali vincoli, su quali basi, su quali ipotenuse, ecc ecc ecc, in Inghilterra in un balletto la decisione è già stata trovata.

Presumibilmente, i salari statali porteranno in alto il rapporto debito/PIL dell'UK, che oggi è intorno ad un onesto 85%. Ma la scommessa che Londra mette in campo è quella della preservazione del tessuto produttivo del Paese, sostenendo ad oltranza le aziende e chi ci lavora. Con la coscienza che, alla ripresa, presumibilmente l'Inghilterra potrà ripartire bella pimpante ed integra: la domanda dei consumi crescerà esponenzialmente, il PIL idem, mentre il governo controllerà che il debito non vada fuori controllo. 

In sintesi, tanto per farvi sformare, ecco le prime misure concrete prese dal governo inglese:
- Piano per la conservazione dei posti di lavoro durante coronavirus (80% dei salari garantiti).
- Differimento dei pagamenti dell’IVA e delle imposte sul reddito.
- Pacchetto di sgravi legali per le PMI.
- Vacanza di 12 mesi della “tassa sul business” che grava su tutte le attività commerciali (negozi), di ospitalità e di svago in Inghilterra (anche pub, palestre, stanze affittate a turisti).
- Sovvenzioni di £ 10.000 per le imprese che beneficiano di sgravi tariffari per le piccole imprese o sgravi tariffari rurali.
- Finanziamento di £ 25.000 per le attività di vendita al dettaglio, ospitalità e tempo libero con proprietà con un valore imponibile tra £ 15.000 e £ 51.000.
- Programma di prestiti per l’interruzione dell’attività a causa del coronavirus che offre prestiti fino a £ 5 milioni per le PMI attraverso la British Business Bank.
- Nuovo strumento di prestito della Banca d’Inghilterra per aiutare a sostenere la liquidità tra le grandi aziende, aiutandole a colmare l’interruzione del coronavirus ai loro flussi di cassa attraverso prestiti.
- Schema "Time To Pay" della Regia Agenzia delle Entrate: tutte le imprese e i lavoratori autonomi in difficoltà finanziaria e con debiti fiscali in sospeso possono essere ammissibili a ricevere assistenza per le loro questioni fiscali attraverso il servizio "Time To Pay" di HMRC. Tali accordi sono concordati caso per caso e sono adattati alle circostanze e alle responsabilità individuali.

Mah... per essere dei rozzi populisti brexittari pensavo peggio...