Ho anche chiesto aiuto ai miei amici social per scrivere questo articoletto, in modo da darmi qualche spunto di riflessione e di chiarirmi una faccenda per me assai poco chiara, ovvero la chiusura, la riapertura, la chiusura, la riapertura di Cacio e Pere.
"Agatodemone e Cacodemone si scontrano in me", cantavano qualche anno fa i Bluvertigo, a rappresentare una indecisa dualità che ci governa, anche in modo inconsapevole. E mai come in questo caso io mi posso professare ambivalente. La mia parte gggiovane e spensierata pensa che nelle fresche notti estive ci stia benone un locale che fa della musica live e nel quale si riuniscono ragazzi per godersi la birra e la fica (ed al bando i rompicoglioni che non vogliono sentir volare nemmeno una mosca in città). Ma poi arriva la mia metà anziana e scoglionata - ben presente fin dai 18 anni - che non tollera il minimo brusio una volta calato il sole (e certo che sì, sono solidale con la gente che vuol dormire di notte).
Capirete bene che le mie idee non siano chiarissime sul concetto del divertimento notturno. Adoro vedere la città viva, con persone nelle strade, cose da fare e da vedere. Ma se stessi in Pantaneto (ci torneremo dopo) probabilmente sarei in galera per avere fatto una strage già da qualche tempo.
Da Cacio e Pere non sono mai stato, stante la vetusta età, la mancanza di fisico ed una certa repellenza agli accalcamenti carnali ed al divertimento a tutti i costi. Per cui, non conosco minimamente la situazione che ha generato tanta polemica, nè ho ben capito cosa sia successo.
Mi pare strano un po' tutta la vicenda, a guardarla dall'esterno.
Mi pare strano come, dopo (mi pare) 17 controlli dei vigili urbani in cui andava apparentemente tutto bene si sia decisa la stretta del Comune sul locale.
Mi pare strano la preventiva nascita di un comitato della Stufa Secca, a difesa del silenzio notturno.
Mi pare strano come, davanti ad un'ordinanza municipale, il locale abbia ugualmente aperto i battenti.
Mi pare strano che alla fine poi sia stato richiuso.
Mi pare strano che alla fine esso abbia riaperto, senza apparente motivo e senza musica dal vivo.
Boh, davvero non c'ho capito un cazzo. E nemmeno ho voglia di capire cosa sia successo sul piano legale e dei regolamenti, poiché ognuno ha la sua verità, come sempre usata spesso in modo strumentale (es. pro e contro De Mossi).
Per cui, passo ad una riflessione un po' più filosofica, se mi permettete.
Una di queste sere, dopo una ventina di anni, sono uscito a prendere un birrino con gli amici. E dopo, anche per vedere un po' di faiga, via verso il bastione della Fortezza.
Ottimo il programma estivo per far rinascere un punto che in ogni altra città sarebbe fondamentale per lo sviluppo di un polo di svago cittadino, che invece oggi, dopo anni di incuria e di spoliazione di chi prima governava, presenta condizioni pietose. La Fortezza deve essere un punto focale dello sviluppo culturale di Siena, rappresentando uno spazio vasto e poliedrico, che può contenere eventi e spettacoli di varia forma. Finalmente un'estate di ritorno alla vita!
E però... i residenti di San Prospero? Perché la musica dal bastione investe completamente il quartiere, dove, a finestre aperte, in certe sere potrà apparire di avere una batteria al posto del cuscino. Ve lo dice uno che, durante le mille feste dell'Unità, passava intere notti a bestemmiare per il rumore, financo del liscio, che arrivava nei bassifondi sanprosperini. Sicuramente in Fortezza le regole sono tutte rispettate, ma è mai possibile che nessuno a San Prospero - dove c'è gente che va a letto alle ore 18 - si lamenti? Boh, mi pare strano...
Ed infine, Pantaneto è sempre lì. Un punto di caos disorganizzato lasciato in bella eredità da quelli di prima e per il quale qualcosina si è fatto, ma molto molto poco per tornare ad una parvenza di normalità (vedi la vetrina spaccata di qualche giorno fa da un ubriaco della notte). Eppure in questo caso va tutto bene? So di residenti sull'orlo di una crisi di nervi, che da anni fanno il diavolo a quattro per rimarcare il loro problema, che spesso è di poter riposare per svegliarsi alle 7 per andare a lavorare, eppure il problema pare che non si debba più affrontare.
Ah, dimenticavo... Le feste delle contrade le lasciamo da parte per pudore...
Difficile comunque la vita notturna nella Siena del 2019, da qualunque lato la si veda. Difficile divertirsi, difficile gestire, difficile dormire. Sapete che? Quasi quasi sto a casa a vedere un film di Haneke e fine dei problemi...

Evidentemente i residenti della Stufa Secca "CONTANO" parecchio di più di quelli di Pantaneto visto che per un locale in pochi mesi c'e' stato più puzzo che per 20 locali in 10 anni....Potere dei potenti ....in culo i residenti....
RispondiEliminaAscolta fenomeno… a me di Pantaneto non me ne importa una bella sega! Saranno cavoli di quelli di Pantaneto. Ti posso garantire che per colpa di questo cacio e pere io non riuscivo piu a dormire… e come me tanti altri! Capito fenomeno? O te lo devo venire a spiegare di persona?
EliminaMettici nome e cognome, invece che continuare a minacciare da anonimo... Te e gli altri del Comitato di Stocazzo.
EliminaAbbiate le palle di farvi riconoscere, pezzenti.
Vabbè dai, direi stop. Perché se no non si finisce più...
EliminaMa chi ha mai minacciato nessuno ? Hai frainteso caro anonimo. Ci credo che non riuscivi a dormire, io ho fatto solo una constatazione di disparità tra due situazioni di disagio tra due zone delle città...io sono il primo a difendere i residenti a casa loro. E comunque io non ho offeso.....Mi preoccupo dei problemi della mia città che siano in Pantaneto o alla Stufasecca...anzi di più in PANTANETO.
RispondiEliminaP.s. Disponibile a parlarne civilmente di persona
Nessun Comitato. Libero cittadino senese pensante
Ma con le feste di contrada riuscivate a dormire?
RispondiEliminaHi there all, here every person is sharing these kinds
RispondiEliminaof familiarity, thus it's good to read this web site,
and I used to visit this blog every day.