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giovedì 30 agosto 2018

Sinistra e Bergoglio: ipocrisie e miserie dei nostri tempi

Riceviamo e pubblichiamo.


Ieri a Milano è arrivato il Primo Ministro ungherese Orban per incontrarsi con Matteo Salvini ed i compagni al caviar nostrani hanno ordinato la mobilitazione generale. 

Orban non è Hitler, è stato eletto democraticamente al governo per quattro volte, il partito di cui è leader fa parte del Partito Popolare Europeo, ma ha il tremendo torto di non voler aprire indiscriminatamente le frontiere agli immigrati. Ecco allora che i vari Majorino, Civati, la mitica Boldrini, assieme agli immancabili Anpi, Cgil e Pd, offrono il petto per fermare "lo straniero".
Il massimo del surrealismo mentale lo ha raggiunto però un certo Roberto Braibanti di Sinistra Italiana, il quale ha proclamato: "Orban in Italia è un'offesa alla libertà, all'antifascismo e a tutte le vittime partigiane di questo Paese". Ma vi rendete conto? L'Italia, nazione stupenda, purtroppo ha la disgrazia di dover sopportare ad aeternum il famoso fattore "K", in nome del quale si sono susseguiti, a partire dalla morte di quel galantuomo che fu il commissario Calabresi, appelli e manifesti pieni di odio dell'intellighentia di sinistra contro persone che avevano il solo torto di pensare con la propria testa senza vendersi. Quell'odio che fa parte del dna dei compagni di ieri e di oggi. 
Fino a poco tempo fa costoro volevano la morte, anche fisica, di Berlusconi, ora il malcapitato da eliminare è Salvini, per la semplice ragione che applica con coerenza nella sua azione politica il buonsenso che viene dalla realtà.
Gli odiatori in nome della democrazia e del popolo sono gli stessi che in spregio alla realtà dei fatti e della ragione continuano ad osannare i Fidel Castro, i Chavez e da ultimo i Maduro, che in nome del comunismo e del bene degli ultimi riducono i loro popoli in catene e in miseria, dopo avere eliminato coloro che si ostinavano a vedere la realtà e rifiutavano quell'ideologia di morte.
Ora mi si dirà che non c'è nulla di nuovo sotto il sole, perché quel problema esiste da una vita. E' vero, ma una volta a fare da barriera al disfacimento sociale e morale si ergeva la fedeltà bimillenaria della Chiesa Cattolica, che pur con tutti i suoi sbagli, ha sempre seguito la linea retta che risaliva agli Apostoli di Gesù.
Ma venne il tempo infausto di Bergoglio (ricordate il fulmine sul Cupolone il giorno della rinuncia di Benedetto XVI?), il Papa rivoluzionario, il Papa che ha ammesso di voler dividere la Chiesa. Devo dire che ci sta riuscendo alla grande, grazie anche alla vigliaccheria complice della stragrande maggioranza dei Cardinali e dei Vescovi, che aprono bocca solo per dire corbellerie sesquipedali.
Scalfari e Vattimo lo hanno riconosciuto come capo della nuova internazionale comunista e Francesco fa di tutto per accontentarli, fornendo protezione e appoggio ai regimi dittatoriali di sinistra del Sudamerica e dissotterrando la Teologia della Liberazione, condannata da Giovanni Paolo II.
Non solo, ma il Papa argentino, ormai lo possiamo dire, è responsabile di vergognose omissioni che lo delegittimano e lo svergognano. Lui che tuona da sempre contro il malaffare mondiale, chiude un occhio, o forse due, sui misfatti che avvengono intorno a lui in Vaticano e fuori. Delitti odiosi contro giovani e adulti in particolare commessi da vari principi della Chiesa cilena, honduregna e da ultimo statunitense, vengono ignorati e coperti. Bergoglio lancia tuoni e fulmini contro la pedofilia nella Chiesa, però fa finta di niente di fronte alla pratica omosessuale ultradecennale coltivata da un Cardinale americano, il quale allegramente faceva apostolato a letto con seminaristi, preti e addirittura vescovi. Di fronte a queste brutture, Francesco, pur messo al corrente, non ha mosso foglia e ha permesso allo sventurato Principe della Chiesa di muoversi come meglio credeva, nonostante fosse già stato colpito da misure restrittive ad opera di Benedetto XVI. D'altronde, il cardinale Mc Carrick aveva il grande merito di essere stato un suo decisivo elettore al conclave. Era anche un suo prezioso consigliere sulle nomine dei vescovi americani per importanti diocesi americane, tanto da spingere Bergoglio a nominare una schiera di vescovi progressisti omo-eretici. Sarà per via della misericordia bergogliana, che tutto perdona e tutti abbraccia? Ma quale misericordia, quella che il Papa argentino riserva a coloro che vogliono rimanere fedeli alla dottrina perenne rifiutandosi di seguire i precetti della nuova Chiesa modernista? Loro hanno conosciuto il pugno di ferro del pontefice regnante, in stile caudillo sudamericano Bergoglio, con la sua ipocrita benevolenza, ha messo la Chiesa nelle mani di una lobby gay che la sta sovvertendo da cima a fondo, minandone alla radice i valori a lei trasmessi dal suo Fondatore. Ma il loro gioco, pur se supportato dai poteri mondani, diviene sempre più scoperto e le loro vergogne stanno per essere scoperchiate...
Rimarrà per sempre l'onta tremenda di un Vicario di Cristo infedele e infingardo.

Marco Sbarra

18 commenti:

  1. caro Marco se vuoi fare il giornalista devi dare un colpo al cerchio e una alla botte...cosi' estremizzi troppo e non troverai nessuno che ti assume nel mondo lavorativo editoriale quando andrai in esodo....

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    1. Io invece concordo con Marco pensa te. non é certamente lui che estremizza anzi semmai é stato il contrario per anni e anni con una disinformazione a livello nazionale che ci ha portato nella situazione in cui siamo adesso.
      Marco ha scritto solo la verità null'altro.

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    2. La ringrazio per la condivisione. Per quanto riguarda la disinformazione cui Lei fa cenno, un ultimo esempio ce lo offre la vicenda di Mons. Carlo Maria Viganò.
      L'unico organo di informazione italiano che ha coperto la notizia è stato il quotidiano la Verità. Gli altri media sono intervenuti quando ormai lo scoop non poteva più essere tenuto nascost, ma solo per distruggere a priori la credibilità della fonte, senza preoccuparsi minimamente di controllare la veridicità del documento.
      Così come ha fatto Bergoglio e il Vaticano tutto.
      Ma la verità alla fine esce fuori.

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  2. Ringrazio molto l'autore di questo articolo illuminante, in verità più simile a una lectio divina, tanto per rimanere in tema di chiesa.
    Dopo averlo letto, reprimendo a fatica alcuni riflessi incontrollati, ho realizzato quale fortuna mi è capitata da qualche mese a questa parte ad avere il governo gialloverde (Brasil, Brasil) e ho subito edificato un altarino per quel sant'uomo che tra un tweet e un video su FB farebbe il ministro.
    A cinquant'anni suonati non si finisce mai di imparare… Long Life Learning

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    1. Lei mi onora per la sua benevola attenzione, ma credo di essermi limitato laicamente a descrivere fatti, circostanze ed atteggiamenti facilmente riscontrabili e difficilmente contestabili.
      A Lei non piace la bandiera del Brasile, che non mi sembra rappresentare alcunché di negativo, io invece vengo preso dallo sconforto ogni volta che vedo sventolare una bandiera rossa, sporca del sangue di centinaia di milioni di vittime.
      Ma non mi viene in mente di augurara alcun male a chi l'ha in pugno, né tantomeno auspicare la morte dei leader comunisti. E questo non per virtù personali, ma solo grazie a quei principi di rispetto del prossimo e di tolleranza che la civiltà occidentale ha mutuato dalla religione ebraico-cristiana.
      Il vero problema della società odierna è l'aver abbandonato quei riferimenti e il vero dramma è quello di una Chiesa Cattolica che abiura la sua Fede.

      P.S. Edificare un altarino a Salvini mi pare un tantinello esagerato. Ma se penso che qui da noi tanti compagni quando morì Stalin apparecchiarono affranti tavole con candele e immagini in onore del dittatore comunista...

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    2. Non ho assolutamente detto che non mi piace la bandiera del Brasile, anzi la adoro, così come adoro tantissimi aspetti di quel meraviglioso paese (letteratura, cinema, calcio e altro). Tirare in ballo addirittura Stalin mi sembra un tantino fuori luogo, visto che è morto nel 1953, direi un'altra epoca. Fermo restando che del Papa mi importa poco, ma probabilmente è una mia stortura, volevo solo esprimere la mia poca vicinanza alle posizioni, e soprattutto ai metodi del ministro. L'odio è un sentimento che assolutamente non mi appartiene, ma se proprio vogliamo parlarne conviene farsi un giro sui social tanto cari al nostro Salvini e leggere un po' di epiteti indirizzati a quei disgraziati della Diciotti, colpevoli di fuggire dal penultimo paese al Mondo quanto a libertà individuali e diritti umani (l'ultimo è la Corea del Nord). Sul fatto poi che l'immigrazione sia un problema enorme possiamo essere d'accordo, ma gestirla in questo modo è indegno. Nell'Italia attuale sarò in minoranza, ma alla fine mi faranno esserne fiero. Buon proseguimento

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  3. Hai ragione. Io mi esprimo in modo netto e diretto, a volte troppo e di certo se volessi fare il giornalista di porte aperte ne troverei ben poche, anche per le mie limitate capacità.
    Ma io non ho intenzioni di diventare un articolista, a me preme solo testimoniare pubblicamente, senza infingimenti e mezze misure, coerenza e fedeltà a principi imprescindibili in cui credo fermamente, verità che nei tempi attuali vengono vilipese e attaccate. Ritengo sia un mio dovere intervenire in un momento storico, quale quello attuale, di sovvertimento clamoroso delle regole basilari della società, frutto di un imbambolamento collettivo etico e razionale.
    Permettimi allora di guardare in casa mia, al Monte dove lavoro. Come potrei stare in silenzio a fronte di una situazione dove la banca, quasi fosse un Moloch, ha trasformato il rapporto di lavoro in una specie di sistema di "rieducazione", in cui il verbo unico è quello di produrre con qualsiasi mezzo e al di sopra di qualsiasi regola? Il risultato è stato quello di creare un clima conflittuale alimentato da pressioni e abusi impressionanti che hanno destabilizzato i dipendenti.

    Tutti vedono, ma tutti tacciono, in primis i sindacati unitari, indecentemente filo Monte, mentre sempre più dipendenti vengono "abusati" nella loro personalità e dignità.
    Nessuno si muove per sanare quella situazione abnorme, nemmeno lo Stato, socio maggioritario. Ipocrisia e falsità regnano indisturbate nel Monte, dove personaggi senza controllo né equilibrio mentale agiscono indisturbati infierendo sui malcapitati di turno.

    Nel caso decidessi di aderire ad una proposta di esodo, vorrei continuare ad esprimere pubblicamente le mie convinzioni, sempre in forma artigianale.
    Posso solo augurarmi che ci sia sempre un almutanabbi che coraggiosamente offra la sua ospitalità a idee "passatiste" come le mie.
    Saluto l'anonimo montepaschino.

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  4. Non commento Marco Sbarra nella prima parte del suo scritto perché finirei nel solito ritrito confronto tra chi continua a pensare ad un mondo civile ed aperto venendo tacciato di essere “radical chic” e chi in nome del mantra mainstream populistico-sovranista difende gli interessi e l’integrità “razziale” degli italiani, che devono venire prima, indipendentemente dal fatto che possano esserci in mezzo nullafacenti o ladri. Sempre e comunque prima.
    Per questo faccio sommessamente solo un paio di domande allo Sbarra: quali possibilità di sopravvivere ha la chiesa cattolica se chiunque scenda col piede sbagliato dal letto la mattina si permetta di infierire, con le solite modalità social vigenti oggi, su un uomo che al netto di tutti i suoi limiti dovrebbe esser stato scelto da Dio per opera dello Spirito Santo, ispirando i cardinali in conclave per eleggere il proprio rappresentante sulla terra? Se il Papa può essere trattato come il presidente Mattarella o come il mostruoso Renzi (con la stessa miopia che in questo caso finisce per attribuire tutte le colpe al pontefice argentino, come se i preti pedofili li avesse creati lui, l’unico che in realtà ha promosso un minimo di trasparenza nella gestione della tremenda vicenda), non pensa che la Chiesa Cattolica sia già morta?
    Io lascerei i problemi della chiesa ai cattolici e i reati alla magistratura, così, giusto per lasciare qualche spazio al riparo dall’onda di bile malmostosa che ci sta travolgendo via internet.
    In altre parole, infedele e infingardo sarebbe meglio lo scrivesse a qualche amico della sua combriccola politica, quelli a cui piace infierire sui poveracci, lasciando perdere il Papa.

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  5. Mi scusi, ma quale sarebbe lo schieramento politico che vuol costruire "un mondo civile ed aperto"? Forse quello progressista e di sinistra, in cui militano tanti cattolici "adulti" che hanno fattivamente contribuito alle leggi di sicura osservanza cattolica come quelle del divorzio, dell'aborto, della fecondazione assistita, delle unioni civili, del testamento biologico, in attesa di quelle sull'eutanasia e chissà di cos'altro?.
    Il problema non è la difesa della razza (argomento che viene tirato fuori solo a scopo di delegittimare il "sovranista"), ma solo quello di preservare la nostra società da un assalto di massa, incondizionato e programmato, che ha l'obiettivo in primis di cancellare le tracce della nostra grandiosa civiltà occidentale che trae le sue radici dalla religione giudaico-cristiana.

    E' vero, non è edificante criticare un Papa, ma mi creda, ho aspettato tre anni dalla elezione di Bergoglio prima di esprimermi, sperando che avrebbe dissipato i miei dubbi. Ma quando ha scritto Amoris Laetitia mi sono convinto che era un Papa di rottura non tanto della prassi o della pastorale, quanto della dottrina e e dei principi immutabili di Fede.
    Ma la Chiesa non sta affondando per le critiche al Papa, ma proprio perché questo Papa la sta rivoluzionando per renderla prona al mondo, cercando in modo surrettizio di sovvertire ciò che ha stabilito Cristo Dio.
    Non è possibile qui elencare gli innumerevoli esempi di rottura. Le chiedo solo di fare caso a quante volte Bergoglio citi Gesù Cristo nei suoi discorsi. Mai o quasi mai, preferendo ricorrere a concetti tipicamente umani come sociologia, antropologia o psichiatria.
    Io non faccio parte di alcuna combriccola, tantomeno politica, ma ribadisco, sulla scorta di motivazioni fondate, che Papa Francesco rischia di passare alla storia come il Papa antiCristo.

    P.S. La "mafia di San Gallo" ha eletto Bergoglio, anche se non metto in dubbio che lo Spirito Santo aleggi sui Conclave. Ne deduco che questa volta il disegno di Dio sia stato quello di sottoporre la sua Chiesa ad una prova terribile, quella del "crogiuolo dell'afflizione".

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  6. Io penso che nella Chiesa da lei tanto rimpianta la scomunica sarebbe stato il minimo che le sarebbe toccato per le sue parole, non parliamo del massimo. Bei tempi.

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  7. http://www.lastampa.it/2018/08/31/vaticaninsider/vigan-benedetto-xvi-non-volle-sanzioni-pubbliche-perch-a-mccarrick-era-in-pensione-m1puuDuA6rBRFXCD2iZeTN/pagina.html
    Dura veritas sed veritas (per non parlare del fatto che McCarrick dal 2010 non era più cardinale elettore, quindi non ha partecipato al conclave del 2013).
    Come reazionario se la cava benissimo, come giornalista dovrebbe provare a documentarsi meglio.

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  8. Così parlò Sandro Magister – decano dei vaticanisti italiani, tra i più autorevoli della categoria e firma de L'Espresso – in una intervista rilasciata a "La Verità" in data odierna: "Non solo (Bergoglio) ha coperto McCarrick, ma lo ha fatto in altre situazioni. Esiste un caso gemello, forse ancora più imbarazzante: quello di monsignor Battista Ricca..."
    Preferisco non riportare le prodezze sessuali del Monsignore. Se vuole può informarsi su Google.
    Nel 2013 Papa Francesco lo nomina Prelato dello Ior, carica importantissima. Continua Magister: "...(Bergoglio) aveva sottomano la documentazione (che provava il comportamento di Ricca) vera e non fece parola...Anche Francesco le ha liquidate come chiacchiere." Ora viene il bello: "Pronunciando la famosa frase "Chi sono io per giudicare?", Francesco si riferiva al caso archetipico di Ricca". Papa Francesco misericordioso verso un gay professo, parecchio meno verso i cattolici che "pretendono" coerenza con la Fede professata.
    A proposito, Ricca ricopre ancora la sua carica nello Ior.

    Benedetto XVI sanzionò comunque, seppur in forma non pubblica il cardinale americano, cosa che Bergoglio ha fatto quando ormai non poteva più chiudere nemmeno un occhio. E poi senta cosa dice sempre Magister: "Da Benedetto XVI arrivò un altolà all'ammissione nei seminari di persone con tendenze dichiaratamente omosex, ma nessuno ne tiene conto".
    Credo che il suo tentativo, un pò troppo disinvolto, di assolvere le omissioni di Bergoglio tirando in ballo Ratzinger sia poco nobile e lontano dalla realtà dei fatti.
    Lei è facile che appartenga all'élite degli Illuminati che detengono la verità a prescindere dai fatti e che, quando la realtà sbugiarda le loro ideologie (a proposito:comincio a credere di essere davvero un giornalista), amano rifugiarsi nelle etichette da appiccicare a chi li confuta per delegittimarli, così da confermare a prescindere le proprie certezze autoreferenziali.
    Io reazionario? Ne sono lusingato. In effetti il vedere che tanti mettono all'ammasso il libero arbitrio a favore del pensiero unico che sta distruggendo società e Chiesa, mi provoca una sana e "misericordiosa" ribellione.
    E il Male che avanza nell'indifferenza e nelle complicità cosa dovrebbe provocare se non ribellione?

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    1. Lei mi fa paura. Fosse musulmano sarebbe un talebano. Mi pare uscito da un libro di Dan Brown. I fatti sono chiari e semplici, in seminario da decenni entra una maggioranza di ragazzi dalle tendenze a dir poco incerte che vedono nella fede una soluzione (evidentemente insufficiente) ai propri problemi. Così si ritrovano in dei parchi giochi per adolescenti gay. Crescendo poi per molti di loro l’attrazione per i ragazzini non scema. Così è nei paesi occidentali da quando il benessere e l’emancipazione sessuale ha provocato il crollo delle vocazioni. Per me una soluzione potrebbe essere l’abolizione del celibato e forse anche il sacerdozio femminile, per lei non lo so. Forse vorrebbe provare a riavvolgere la macchina del tempo, ma mi pare un tentativo a dir poco velleitario. Magari la realtà è che, in qualsiasi modo si cerchi di superare la tremenda situazione attuale, la chiesa delle nostre radici non ha scampo, spazzata via da una modernità nella quale il suo spazio vitale è diventato inesistente.

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  9. caro marco Sbarra, le dirò subito che lei mi fa un po' paura per io suo "talebanismo", cioè far credere a tutti che lei sa tutto di quello che dice e lo dice con parole forti per non essere contraddetto. io mi tengo le mie idee e lei le sue,per carità, ma solo per fare un esempio: il suo santificare Orban come difensore della democrazie e altro bla bla, ha anche tagliato fuori molti partiti di opposizione, ha emanato leggi contro al libertà di stampa e altre amenità...sorvolo sulla definizione di Bergoglio anti cristo perchè è veramente fantastica. aggiungerei un "e non sfuggirete alle tenebre". conoscendo il realizzatore di questo blog, mi viene da pensare che pubblica i suoi scritti per quella fantastica vena di ironia e satira che lo invade.

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    1. Intervengo in questa dotta disquisizione, per ciò che mi concerne. Pubblico gli scritti del Sig. Sbarra (che forse non son nemmeno terminati...) per il semplice fatto che me li invia... L'ho detto e ridetto, scritto e riscritto: Wiatutti è FIERO di pubblicare articoli dei lettori, SOPRATTUTTO quelli che vanno fuori dal coro (ovvero, dal pensiero almutanabbiano), a patto che rispondano a due criteri di base: 1) siano scritti grammaticalmente bene. 2) non siano passibili di querele. Certo... più anomali sono e più ci si diverte... PS: me lo scrive anche il Sig. Sbarra... ringraziandomi per poter pubblicare argomenti molto distanti dal mio pensiero. Per un moderno squadrista quale io sono, trattasi di un bel complimento.

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  10. Quindi,secondo alcuni uomini di mondo, il rivendicare fedelta' al Vangelo e alla Chiesa di sempre e criticare quindi il Papa che in modo ambiguo vuole "modernizzare" le sue radici soprannaturali,provocherebbe un'ondata di paura.
    I fatti citati a supporto della crisi della Ciesa e del papato,pur pesanti come macigni,non vengono minimamente verificati,per essere invece derubricati a carta straccia.
    Rimane loro solo un'arma,peraltro spuntata:ghettizzare il "terribile distruttore" etichettandolo con epiteti spregiativi quali "tradizionalista","talebano","eretico","reazionario". La gogna e'servita.

    Fra un po' arriveremo all'"inquisizione bergogliona? Ieri Francesco il misericordioso ha bollato come "cani selvaggi che cercano scandalo e divisione" coloro che gli chiedono di non rifugiarsi dietro ad un silenzio per nulla evangelico. Marco, sara' bene che ti guardi le spalle.Non vorrei che ti arrivasse sull'uscio un novello Torquemada.

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    1. questo è solo il tuo pensiero! rassegnati, ognuno pensa con il suo cervello, non esiste la verità assoluta. e se rinascesse un bel Torquemada, stai sicuro che il posto non te lo leva nessuno

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    2. Quid est veritas? "Io sono la Via, la Verità e la Vita" (Giovanni 14,6).

      P.S. Torquemada, evviva la libertà di pensiero.

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