Oltre il solito

"Sarebbe da stupidi, non credi? Passare una vita intera a desiderare qualcosa senza mai agire".
(Dal film "Blow")
Ho molti desideri intorno alla Robur.

Uno piccolo? Fare un murales come quelli del Boca - ma ce l’hanno appunto già loro e anche quelli del Botafogo e altre mille squadre sudamericane - dietro la curva Lorenzo Guasparri e all’entrata della curva ai cosiddetti Bagni. Ne migliorerebbe l’estetica del luogo ed anche la mentalità dei Senesi (pensate a un muro dipinto, ma fatto dopo il 1300, sarebbe il primo in centro dopo quella data!).
Una volta ho chiesto a un assessore, ma mi ha detto che c’erano dei problemi. Strano, no? Non che fosse colpa sua, però dico: che palle, cazzo!

Ma torniamo ai desideri.
Uno grande? Il Centro Sportivo. Qualche tempo fa, su idea di un grande Senese, ne parlammo qui e altrove. Sarebbe ora bello rilanciare l’idea e metterla in pratica.

A me piacerebbe per vari motivi, tutti positivi e validi. Li dico a caso, così come mi vengono in mente. Sarebbe uno dei primi regali che la città fa a se stessa, a parte le regalie che si fanno le Contrade. Sarebbe qualcosa di cui la politica, qualunque essa sia, non potrebbe vantarsi. Sarebbe un modo per dare al Siena qualcosa di durevole.
Beh, direte voi, e il Comune? Il Comune dovrebbe "solo" individuare una zona e regalare un terreno. O venderlo: a un euro. Il resto lo farebbero le professionalità dei tifosi, la voglia di fare qualcosa per gli altri, il senso di appartenenza.

Ci sono altri casi simili, ne abbiamo già parlato ma ripetere non è mai inutile: la curva dello Spezia l’hanno costruita i tifosi, oppure basta rileggersi la storia della società più anticonformista che ci sia, ultimo baluardo della gloriosa storia sportiva della defunta DDR: l’Union Berlin. "Da queste parti, per anni, è stato normale scorgere decine di abitanti del quartiere passare il sabato a mischiare rena e acqua, pranzare insieme, bere una lager e posizionare assi di legno in fila. Una favola popolare, una saga working class che ha preso forma e sostanza. Mattone su mattone. Cementando una grande famiglia attorno ad un vecchio stadio dimenticato dalle autorità. Ma non da loro". (link: http://zonacesarini.net/2015/02/09/lo-stadio-costruito-dai-tifosi-cori-contro-la-stasi-e-linno-di-nina-hagen-union-berlin-il-cuore-pulsante-di-berlino-est/).
Insomma, di attività se ne potrebbero fare in completa autonomia, di cose belle, durevoli, essenziali e da tramandare.
Basterebbe organizzarsi.

Hai detto niente…

Frigidaire