Tutto Obama minuto per minuto: giorno 1

Il borgo polveroso è stato travolto, in questi giorni, dalla caduta dal cielo di due Dei, Michelle & Barack Obama!

Tutto si è fermato, l'aria si è rarefatta, ogni pensiero è andato a Loro. Il nostro inviato sul fronte, Tony Capoycazzo, vi dettaglia minuto per minuto sulle appassionanti vicende della famiglia rettiliana.


Ore 14.30 - Barack e Michelle Obama atterrano all'aeroporto di Grosseto. L'ex Presidente e l'ex First Lady, come il velivolo ha toccato terra, hanno applaudito la manovra del pilota, in ossequio agli usi e costumi locali.
Ore 14.43 - Gli spostamenti sono segretissimi, ma voci non confermate parlerebbero di una sosta del Presidente dall'Egiziano a Marina di Grosseto, dove avrebbe mangiato tre bomboloni e discusso della situazione in Medio Oriente. Nel frattempo l'ex First Lady si è rilassata al Bagno Gabbiano Azzurro, sorseggiando un analcolico al gusto di pera.
Ore 14.57 - Light lunch al Porca Vacca di Grosseto, dove si è discusso della fame nel mondo.
Ore 15.20 - Sosta ai ruderi di Roselle, dove Michelle ha potuto ammirare quelli che credeva essere i resti del Partenone.
Ore 15.46 - Finite le quattro corsie dopo Civitella, sembra che Barack abbia commentato: "E' peggio di Ground Zero".
Ore 15.58 - Poco prima di Petriolo, gli effetti del light lunch nella Chevrolet dai vetri oscurati iniziano a farsi sentire, tanto che Michelle avrebbe abbassato un finestrino, non curante delle norme di sicurezza. Salvo richiuderlo subito, dopo che suo marito, in un inglese perfetto, le avrebbe detto: "Chiudi, chiudi! Che fuori è pure peggio".
Ore 16.10 - Abbandonata la SS 223, la coppia è rimasta ammaliata dal paesaggio circostante ed ha mostrato grande interesse per l'itinerario, seguendolo pedissequamente sulla mappa. Una solerte interprete ha provveduto ad illustrare i luoghi traducendo i nomi delle località in Lublow job (Lupompesi), There I go out I'm going (Vescovado), I shout my self (Murlo), Good with wind (Buonconvento) ed infine, arrivati a destinazione, Village little gay (Borgo Finocchieto).
Ore 16.30 - La carovana giunge a destinazione.
Ore 17.45 - La scorta finisce di scendere dalle macchine.
Ore 18.00 - Obama e signora scendono dalla macchina.
Ore 18.02 - Obama, dopo essersi stirato, aver sbadigliato ed essersi guardato intorno, in un momento di distrazione pesta una merda.
Ore 18.03 - La notizia rimbalza sui siti delle principali testate nazionali e internazionali. L'Espresso titola: "Obama: Da 'Yes We Can' a 'No! Dio Can'". L' Osservatore Romano: "Holy Shit".
Ore 18.04 - Foto della merda inviata a Langley, in Virginia, per farla analizzare.
Ore 18.05 - Un messaggio what's up proveniente da Langley asserisce che Gil Grissom in persona ha stabilito che la merda è di Sparta, il cane corso smarritosi circa un mese fa a Ponte a Bozzone e che è oggi più ricercato di Matteo Messina Denaro.
Ore 18.06 - Una pandina della Municipale di Siena arriva sgommando a sirene spiegate sul luogo dell'ammerdaggio. Intanto Obama compila il CID con l'aiuto della moglie, che gli legge il numero della patente.
Ore 18.07 - Atterra Pegaso. La merda pestata da Obama è raccolta in una teca di platino iridio a temperatura e pressione costante e affidata ai paramedici del Pegaso, che decollano prontamente.
Ore 18.09 - Barack Obama fa lo spelling del proprio nome ad una vigilessa intransigente. Intanto l'ambasciatore esce dalla sua dimora in accappatoio bianco e rivolto all'ex presidente dice: "Barack, what fuck you doing? The costoleccio is almost cold".
Ore 18.15 - Pegaso atterra in Piazza del Campo e la teca viene consegnata nelle mani del Primo Cittadino.
Ore 18.18 - Post di un raggiante Sindaco sul proprio profilo Facebook con foto di Bruno, con la teca tra le mani, che commenta: "Dal letame può nascere un fiore, ma non ci accontentiamo della merda, noi vogliamo la cioccolata. Barack ti aspettiamo".
Ore 18.29 - La coppia presidenziale si ritira negli alloggi, per una doccia prima di sera. Non ci è dato sapere se Michelle gliel'abbia data.


Da Borgo Finocchieto per Wiatutti: Tony Capoycazzo.