In questi giorni, in seguito ad un'affermazione - che potremmo definire "ardita" - del nostro (vostro) Primo Cittadino, tutti i bloggers hanno giustamente detto la loro, stigmatizzando le parole di Capsula.
Wiatutti arriva ultimo a commentare, ma non vuol essere da meno.
Il fatto è ormai risaputo e quindi non necessita di ulteriori approfondimenti: Valentini si è rifiutato di rispondere ad una interrogazione di alcuni consiglieri di minoranza in quanto essa si basava su alcune notizie riportate dal blog "Lo Stanzino Digitale", con tanto di documento ufficiale protocollato dal Comune di Siena (che vedete in foto).
In esso, il Sindaco riporta le motivazioni per cui decide di non replicare, citando strumentalmente alcune rilevanti fonti (Enciclopedia Treccani, Corte di Cassazione).
Ecco... diciamo che l'utilizzo delle fonti è stato appunto forse un tantinello troppo strumentale, se in data 14 aprile non tarda ad arrivare una risposta scritta proprio su "Lo Stanzino Digitale" (dopo un video già risolutivo di Carlo Regina, gestore del blog "incriminato") che fa ringollare al poro Capsula, per filo e per segno, le obiezioni sollevate da lui medesimo. Ci corre l'obbligo di riassumere i punti salienti dell'articolo: "La situazione è grave ma non seria", a firma D'Ivano Letto (eh eh), che - ci permettiamo di dirlo - è scritto molto "alla Wiatutti", per cui ci garba abbestia.
1) Capsula cita la Enciclopedia Treccani come somma fonte del proprio ragionamento: peccato che egli verifichi la versione Treccani on-line, pertanto proprio ciò che, secondo la sua interpretazione, sarebbe fuori dal contesto dei media!
2) Mediante la Treccani on-line, Capsula scambia la citazione di "blog anonimo" con ciò che designa semplicemente "blog"!
3) Continuando nella lettura della Treccani on-line, si verifica come essa stessa connoti i blog come media, analogamente alle testate giornalistiche!
4) L'articolo della Suprema Corte tirato in ballo da Capsula dice che, al pari della stampa, i blog operano nel senso di comunicare pensieri o informazioni! E che gli scrittori dei blog rispondono in prima persona se quanto da essi comunicato leda diritti di terzi!
Insomma... la situazione è un po' la stessa di quando, per il compito di italiano, la maestra ci dava un brutto voto dicendoci che si era andati fuori tema, tanto da aver scritto il contrario di ciò che intendevamo comunicare.
La tendenza compulsiva all'affabulazione del nostro (vostro) Primo Cittadino non solo ancora una volta lo espone ad un bel figurone (ma ormai, uno più uno meno...), ma soprattutto tutta questa pantomima non nasconde il fatto che, parlando della questione Santa Maria della Scala, resta vergognoso che si sia continuato per anni a non fare niente di niente, a non attivare un eccezionale museo già di per sé pronto per accogliere mostre di livello internazionale. Tanto che è dovuto venire, per ultimo, anche Sgarbi a prenderci per il culo, in occasione della mostra di Domenico di Bartolo organizzata dalla Pro Loco di Asciano (sticaz!), rispetto alla quale Siena - secondo una battuta del noto critico d'arte - rappresenta evidentemente solo una frazione (SMS compreso).
Inutile, pertanto, accampare scuse puerili e poco strutturate, inutile far finta di non conoscere chi si cela dietro ai blog senesi, inutile continuare a divulgare l'ipotesi che conti solo ciò che è riportato dai media ufficiali, inutile ridurre i bloggers a gente non credibile che non sa informare correttamente.
La gente libera ha ormai capito tutto, direi che è arrivata l'ora di farla finita.
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