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giovedì 5 gennaio 2017

Il pagellone di fine anno

E come ogni buona tradizione che si rispetti, anche quest'anno Wiatutti tira una riga per il giudizio dei gioattori che hanno almeno giocato un minutino in campionato.
Iniziamo pure...
MOSCHIN - Non inizia benissimo (ho sempre in testa le cappellate ad Arezzo), palesando problemi soprattutto nelle uscite. Poi piano piano si mette a correggere i propri errori, che marginalizza quasi totalmente. Ha ancora grossi margini di crescita. 6,5
IVANOV - Non brilla nei pochi minuti in cui viene impiegato. Però sarebbe ingeneroso dare anche una parvenza di voto. S.V.
STANKEVICIUS - L'avvio è promettente, in palese dimostrazione di una certa qualità superiore per la categoria. Man mano che il tempo scorre, pare però come bloccarsi e girare al rallenty, fino a quasi non riuscire più ad alzare una gamba. 5,5
GHINASSI - Nella difesa a 3 viene scherzato di continuo. Grande e lungo com'è, il fatto di trovarsi spesso di fronte ad avversari rapidi lo mette evidentemente in grave imbarazzo. Molto meglio nella difesa a 4. 5,5
D'AMBROSIO - Divide il suo campionato alternandosi fra esterno destro e difensore centrale. I risultati, anch'essi, sono balbettanti: poche volte è stata raggiunta l'eccellenza in ciò che si è fatto. Sufficienza raggiunta per una certa sorprendente tendenza alla pericolosità in attacco. 6
BORDI - Il ragazzino dimostra al momento di poter reggere la categoria. Forse uno dei più svelti difensori centrali, deve metter su chili e muscoli, per tenere l'impatto di attaccanti massicci, contro i quali va spesso in difficoltà. Da un po' di partite è tuttavia desaparecido. 6
TERIGI - Quando (quando?) gioca, fa la differenza. Anche con una certa cattiveria, aspetto che ci piace assai. Grosso e dinoccolato, se la lotta un po' con tutti. Peccato sia fatto di pappa e che sia sceso in campo davvero col contagocce. 6,5
PANARIELLO - Una delle più grosse soddisfazioni delle partite della Robur è vederlo ingobbirsi e calciare a quante n'ha il pallone sulla luna, anche a casaccio. Tecnicamente improponibile, è uno dei pochi comunque che si danna davvero l'anima in difesa. 5,5
ROMAGNOLI - Qualche sporadica apparizione, per ricordare il fatto che suppergiù è al pari di tanti altri in difesa. Certo, deve rinforzarsi e mettere minuti nelle gambe. 6
RONDANINI - Ha delle gambone con cui potrebbe spaccare il mondo, ma l'impressione è che non abusi del proprio potere atletico. Non so, è come se giocasse sempre con un minimo di sufficienza, che ne inficia le potenzialità. Che ci sarebbero. Da capire bene anche il suo ruolo. 5,5
MASULLO - Non va mai oltre il compitino, quando impiegato. Con il timore che non possa impazzire da un momento all'altro, lasciandoci nei guai. Peccato, perchè avrebbe discreti numeri. 5,5
IAPICHINO - Mi piace molto. Lo considero uno dei pochi giocatori già pronto per il salto di categoria. Deve imparare parecchio in fase difensiva, ma in quella d'attacco si è spesso dimostrato una furia sulla fascia sinistra. Ottima attitudine ai crossi pericolosi. 7
VASSALLO - Debbo rivedere le mie proiezioni su questo giocatore, che non mi faceva impazzire al momento delle sue prime apparizioni. Trovata gamba e continuità, si è dimostrato invece prezioso in un centrocampo di lenti, sia in mezzo che in fascia. Buona tecnica di base. 6,5
GUERRI - Qui invece non mi sono (ahimè) ricreduto. Non disconosciamo una propensione al sacrificio ed all'impegno massimo, ma i limiti sono evidenti, fin troppo. La corsa è quella che è, la rapidità idem, la tecnica uguale. Per fare il centrocampista centrale occorre molto di più. 5,5
DONINELLI - Forse il mistero più profondo dell'annata (in negativo, naturalmente). Da Doninelli ci si aspettava il cambio di passo, la geometria, il tiro in porta. Niente di tutto ciò si è palesato, tranne che in rarissime occasioni. Pare trotterellare in mezzo e giocare con troppa sufficienza. Qualcuno gli può dare una grossa svegliata? 5
CASTIGLIA - Ricordiamo che doveva essere il gioiello di centrocampo, l'acquisto che doveva permettere il salto di qualità. Il problema è che quando si gioca sovrappeso, si fa sempre fatica. Ergo: che sia messo a stecchetto e poi vediamo... 5
GENTILE - Cattivo e tecnico quanto basta, dimostra in più di una occasione di poter fare la differenza in mezzo. Ma è fragilissimo dal punto di vista fisico. Da tenere comunque, in attesa di un totale recupero. 6,5
FIRENZE (MERDA) - Rappresenta probabilmente l'unica trovata d'ingegno di Buzzo Colella, spostato sulla linea dei centrocampisti. A doti innate di corsa, unisce tecnica sopraffina per la categoria ed anche una bella propensione alla fatica. Speriamo davvero che anche il neo allenatore lo sfrutti al meglio. 6,5
GRILLO - Ancora molto acerbo, lascia intravedere qualche sparuto lampo di genialità, in mezzo a tanta roba ordinaria. Da rinforzare anche fisicamente. 5,5
SARIC - Preso da Wiatutti come giocatore dal 10 fisso per la postura ballonzolante, quando impiegato fa sempre molto bene, anche in fase di tiro. Non capiamo perché non possa essere impiegato più costantemente titolare in mezzo al campo, dove garantirebbe sostanza e forza. 10
VENTRE - Forse è meglio quello di Colella. S.V.
MENDICINO - Tanti complimenti all'impegno ed alla ritrovata forma fisica, segno che l'atleta si sforza di presentarsi al meglio. Il ruolo che svolge, di mera spalla a Marotta, non è sempre facile e soprattutto appariscente. Lascia a desiderare in particolare sotto porta, ma si sapeva. 6
BUNINO - Ha una media gol per minuti giocati impressionante. I movimenti sono quelli dell'attaccante vero, la tecnica c'è. Manca forse continuità, ma giocando a spizzichi e bocconi è comprensibile. Io lo schiererei molto di più. 6,5
MAROTTA - Sicuramente il giocatore più rappresentativo di questa squadra, sia per le realizzazioni, sia per il look, sia per il carattere. L'unica cosa che gli rimproveriamo è una tendenza a piacersi troppo, ma lo comprendiamo. 7

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