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martedì 16 febbraio 2016

Domande, domande, domande

C'è qualcosa che non mi quadra, c'è qualcosa che non mi è chiaro...
Non sono in grado al momento di capire bene cosa sia successo (sebbene un diavoletto mi sussurri qualcosina in testa...), nè riesco a intendere il futuro, per cui vi rivolgerò solo domande.
DOMANDA N. 1: CHI HA MESSO I SOLDI? È incredibile, nella mia visione delle cose, come non venga in mente a molti tifosi della Robur (i giornalisti... vabbè, li lascio fare...) questa basilare domanda. Al contrario, mi sento continuamente ripetere: "Che ce ne frega dove sono arrivati i 2 milioni di euro, l'importante è godersi il campo": sì, ok, sono d'accordo, ma il quesito almeno poniamocelo, chè ne va del nostro futuro.
DOMANDA N. 2: COSA STA FACENDO PONTE? Al termine della lettera in cui segnalava un accordo preliminare con la Durio, Ponte è stato letteralmente "scaraventato" fuori dalla società, dal sindaco in primis (siamo sicuri che non si è andati incontro all'ennesima figuretta?), dalla nuova DG poi, dalla stampa anche. Il presidente ha reagito in maniera stizzita, financo rabbiosa, in quella che potrà diventare l'intervista del secolo, quella cioè in cui Ponte ci fa capire che fino a giugno lui sarà ancora qui fra di noi con poteri decisionali, in una sorta di coabitazione con la Amato. E dopo, chissà...
DOMANDA N. 3: COSA FARÀ PONTE? Per come abbiamo imparato a conoscere il presidente, per il suo carattere, per il suo attaccamento alla società, per certe sue frasi lanciate nell'intervista di cui sopra, non pensiamo proprio che molli e che, da qui a giugno, possa tramare qualcosa per restare ancorato alla Robur Siena. Ci sono ancora troppe questioni che il presidente ha "ponzato" in questi due anni, che non penso possa passare senza colpo ferire a chi verrà dopo di lui.
DOMANDA N. 4: QUALE È IL RUOLO DELLA AMATO? Avvocato da me mai troppo "amato", per gli strascichi derivanti dal fallimento dell'AC Siena (ma questo poco importa, valuterò ugualmente con grande serenità il suo operato in maniera distaccata), ambasciatrice nella transazione Ponte-Durio, non abbiamo ancora ben capito perché si sia o sia stata rimessa in gioco in questo momento. Possiamo cioè credere che in una compravendita di 2 milioni di euro (per ora) ci sia solo posto per i sentimentalismi e le scelte di cuore, o per le circostanze fortuite?
DOMANDA N. 5: COSA STA FACENDO LA DURIO? Poniamo per un momento l'ipotesi secondo la quale i 2 milioni di euro siano stati versati in qualche modo dall'imprenditrice ligure e chiediamo: ma voi, avendo investito così tanto denaro, lascereste in società un volpone come Ponte, fosse anche solo per sei mesi? Ma soprattutto, lancereste in questa sfida una Amato evidentemente conosciuta non da molto e con scarsa (se non inesistente) esperienza per gestire come Direttrice Generale una squadra di Lega Pro? Non aveva cioè la Durio, nell'organigramma delle proprie imprese, qualche persona di propria fiducia da imporre all'attenzione? Oppure davvero i soldi immessi non sono della Durio, per cui la Amato servirebbe soltanto come (ci sia permesso il termine un po' brutale) "badante" di Ponte nella gestione delle risorse? Ma allora, perché la Amato sta già parlando come se fosse la reale referente della tifoseria fin da ora?
DOMANDA N. 6: COSA STANNO FACENDO E FARANNO I SOCI DI MINORANZA? L'Ing. Mele, dopo aver rimesso il proprio mandato dal CdA, pare ci abbia ripensato: come si interpreta questo suo gesto? I socini senesi, ad oggi, paiono coloro che più di tutti sono stati tagliati fuori dalla potente ricapitalizzazione testè fatta: ci saranno restati bene? Infine, i soci romani, che avrebbero probabilmente avuto anche velleità di scalare i vertici della società, scaricato da Ponte il loro candidato Bergamini, paiono essere all'angolo: avranno la forza di reagire o abbandoneranno definitivamente il gioco?

Insomma, come vedete, molte domande. Che non penso neppure siano così peregrine, ma dettate da una logica di base, non difficili.
Ah, "Forza Siena"... tante volte mi si ridica che non mi godo niente...

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