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mercoledì 16 luglio 2014

Fantasie estive

Ovvia, siamo saltati in aria e tutti siamo "felici".
Verrà il tempo delle analisi più o meno emotive o analitiche. Mi prometto di farlo, dopo avere un po' sedimentato le informazioni. Ma oggi vorrei parlare di altro.
Vi ricordate del comunicato deciso e perentorio di Massimo Mezzaroma del 4 luglio, in cui comunicava le proprie dimissioni?




Così recita, ad un certo punto, il comunicato: "... ho maturato la decisione di rassegnare le mie dimissioni da presidente della Società dandone comunicazione agli organi sociali per le conseguenti determinazioni a termini di statuto".
Bene. Da quel momento, come scrive il FOL e come riconferma l'assessor Tafani poche ore dopo in un'intervista televisiva, si apre un nuovo mondo, una nuova "epoca": tutti a voler comprare la Robur! Dietro le dimissioni di Mezzaroma, ci deve essere quindi qualcos'altro. Non, come giustamente scrive il FOL, una volontà di cedere ad altri la gestione del problema - troppo grande per poter essere da altri impugnato. Ma un'ipotesi ben avanzata di trattativa.
Poi, dopo un po' di giorni in cui la cosa non si sblocca, torno a scrivere (assai più modestamente) io, che parlo di "dimissioni" e non di dimissioni. Pare un'inezia, ma forse le virgolette, stavolta, pesano tantissimo.
Per "dimissioni" intendo un atto politico, un atto dimostrativo, che renda conto a chi vuol acquistare che esiste una volontà di fare un passo indietro, di voler lasciare sgombro il cammino per la trattativa di altro interessato.
Tutto vero. Certo è che, prima o poi, qualche atto formale che comprovi la reale dimissione (senza virgolette, ora)del presidente, ci vuole. Perché altrimenti qualsiasi altro ipotetico acquirente serio, alla fine, rischia di farsi più di una domanda.
Si sa tutti che queste son procedure che impiegano del tempo ad essere pubblicamente notificate.
Ma, ad esserne capaci, potremmo intanto andare a curiosare su un database pubblico (basta una password), che è quello dell'iscrizione alla locale Camera di Commercio, alla voce "AC Siena S.P.A.".
E si scoprirebbero tante notizie: dati anagrafici, attività, cifre, amministratori (questi si sanno: Massimo Mezzaroma presidente del CdA, Alberto Parri e Giuseppe Bernardini consiglieri), il socio unico e poi... le pratiche in istruttoria.
Sapete cosa sono le pratiche in istruttoria? Sono tutte quelle pratiche, che, sebbene non ancora a fine, devono essere intanto registrate su tale documento.
Tipo, tanto per fare un esempio, la dimissione (senza virgolette, assolutamente) di un presidente del CdA, o la nomina di altro consigliere in sua vece.
Immaginatevi la sorpresa di un eventuale serio interessato all'acquisto, qualora fosse riportato, nella casellina in questione, "nessuna pratica in istruttoria".
Ciò vorrebbe dire che si è scherzato sulla pelle delle persone e della tifoseria intera. Che, nella realtà, non si voleva cedere la società, o perlomeno, non lo si voleva fare per determinati interessati, ma solo per altri. Che altri personaggi o non sanno, o fanno finta di non sapere. Che esiste un gruppo di persone, soprattutto quelle che in ultima analisi "ci hanno messo la faccia", che sono d'accordo per gettare fumo negli occhi della gente. Tutte ipotesi, chiaramente, da verificare e da considerare. Così come è da verificare il tempo che deve passare per la notifica degli atti nella casellina.
Comunque, io ho sbirciato en passant un po' di giorni fa il documento ed indovinate cosa ho trovato...
Pensate se avessi trovato che, all'11 di luglio, cioè dopo una settimanona dalla notizia delle "dimissioni", la casellina recitava: "NESSUNA PRATICA IN ISTRUTTORIA".
Quindi, niente dimissioni, cari signori. E, di conseguenza, probabilmente, niente atto di incarico di delega al sig. Parri, niente Casella dopo. 
Niente di niente. Tutto falso, tutto inventato.
Pensate veramente se avessi trovato ciò che sto "sognando"...
Si inizierebbe forse a capire che dietro gli ultimi movimenti della defunta Robur, ci sarebbe il fumo e niente più.
E si potrebbero iniziare a porre delle domande a catena: perché i membri dell'amministrazione comunale non hanno eseguito seduta stante questa insignificante ricerca? E se invece lo hanno fatto? Hanno anch'essi sottaciuto? E Casella, che su internet si vede perfettamente legato a Parri fin dal 2007, da dove scappa fuori?
Mah...
Meno male che non mi ricordo ciò che ho visto sul documento...
Qualcuno lo vuol fare?



1 commento:

  1. ...tale Casella ha un ufficio nei locali di via Toselli, più precisamente nella sede della Parri Costruzioni...

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