Non ho sonno, ergo non dormo.
Lo stato d'animo da ieri è un po' simile a quello che si ha dopo una partita pareggiata: non capisci se sei più amareggiato per aver perso un punto o più contento di averne guadagnato un altro.
Ecco, esco così dalla serata, che mi pare di aver capito si chiamasse “dell'orgoglio bianconero”.
Ma, a fronte di questa turbolenta inquietudine, ho una certezza: sono stato Vivo in mezzo a Vivi. Il che, visti i tempi, non è poco...E metto fra i Vivi anche coloro i quali non hanno voluto o potuto partecipare, ma ci sono stati vicini col pensiero e con il cuore.
La cronaca della serata poco mi interessa, mi interessano i contenuti, le immagini, le sensazioni.
Punto primo: nel preciso arco di un anno solare, le manifestazioni forti di dissenso diretto verso il Potere (P maiuscola) della città di cristallo sono venute solo ed esclusivamente dal Popolo dei Vivi, ovvero i tifosi della Robur.
Mi arrogo il diritto e l'onore di rivendicare la mia presenza in entrambi i casi, Vivo fra i Vivi a comunicare avversità alle scelte che il Babbo sta prendendo nei confronti del Siena calcio.
Punto secondo: purtroppo le uniche manifestazioni di dissenso contro il Potere sono venute solo dal Popolo dei Vivi.
La città di cristallo, polverosa e depressa, non ha voluto nemmeno questa volta affiancarsi alla spinta popolare dello sport popolare per eccellenza.
Paura di esserci? Impossibilità di manifestare? Snobismo intellettuale? Elettroencefalogramma piatto?
Punto terzo: la Robur non è percepita dalla città come un bene comune.
In altri contesti, in altre realtà, una squadra di calcio a rischio fallimento avrebbe trascinato in strada fiumi di persone, avrebbe creato attrattiva per il dissenso.
Siena è una città in questo momento in coma profondo, il clima è di rassegnazione, di sgomento, lo si percepisce dall'aria che si respira non appena si arriva da fuori.
Le manifestazioni pro Robur sono state due occasioni mancate per sostenere i tifosi in piazza. Al Popolo dei Vivi manca numero per fare massa critica, vista la situazione mi sarei aspettato una folla immensa, il sostegno delle Contrade, Senesi che sostengono Senesi. Invece siamo sempre lì, sempre gli stessi; non pochi, ma sempre gli stessi.
Punto quarto: la manifestazione a me è piaciuta nello spirito.
Ringrazio chi ha organizzato, ringrazio chi ha gestito. La “decisione” dei cori, la durezza degli striscioni, beh, è ciò che io mi aspettavo. Basta buonismi, basta inciucetti, che le cose da ora in poi vengano fatte alla luce del sole e discusse con tutti. Con trasparenza e cattiveria, quella che si necessita nei momenti tragici. Ci aspetteranno adesso venti giorni di passione, nei quali il timore più grande è che, per mere questioni di strategie di potere, la patata bollente passerà nelle mani di Mezzaroma, Profumo e Valentini; e poi via a ripetere. E noi rischiamo di rimanere stritolati, insieme alla Robur. Il messaggio spero sia passato chiaro, agli attori in questione: la tifoseria è vigile, ma incazzata. La decisione con cui è stata affrontata la serata può ripetersi. Fosse per chi scrive, deve ripetersi, molto velocemente, con forme di protesta ancora più nette, finchè non si sia ottenuto ciò che vogliamo.
Punto quinto: nella discesa nelle strade, succede sempre qualcosa di bello. Il Popolo dei Vivi si è fisicamente riappropriato di un bene che gli appartiene, le stanze del Comune.
L'inutilissimo commissario Laudanna, con gesto d'imperio e di disprezzo, aveva chiuso le porte del municipio, che è nostro e non suo, alla gente. Vedere il fiume di persone che ha letteralmente scortato i rappresentanti della tifoseria a parlare col neo Sindaco, per me è stato emozionante, non lo nego.
Punto sesto: la partecipazione è stata veramente eterogenea.
Ultras, tifosi semplici, cani sciolti, club, ma anche uomini e donne della strada, gente del popolo, senza pellicce o gioielli da mettere in mostra.
Con una chicca, un ragazzo di Sarno, che si fa chiamare Robyrobur, che si è sciroppato ore ed ore di treno per venire a manifestare e quindi tornare a casa, mosso soltanto dalla passione per la nostra maglia.
Ecco, io la faccia e la voglia di Robyrobur la vorrei stampare su tutti i muri di Siena, per far capire che ancora, in questa città e per questa città, ci sono i Vivi.
Attenzione, vi faremo girare i coglioni. Con Robyrobur.
Non so se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto, ma perlomeno un segnale forte di dissenso c'è stato. Non eravamo moltissimi ma nemmeno pochi, e chiasso s'è fatto parecchio, spero anche mediatico (confido nei giornalisti/tifosi locali).
RispondiEliminaAnche a me ha emozionato la "riconquista" del Palazzo Comunale, quando con altri tifosi abbiamo conversato tranquillamente aspettando i nostri rappresentanti, proprio come a casa nostra. Quello che chi governerà Siena non deve dimenticarsi è proprio questo, Siena, intesa come spazi pubblici, teatri, risorse etc. etc. è DI TUTTI!!! E come tale va gestita.
Ho conosciuto personalmente il ragazzo di Sarno, un grande! il fatto che un bordellotto di 20 anni si sciroppi 12 ore di treno per manifestare pro Robur mentre qualcuno non si è nemmeno preso la briga di fare 200 metri a piedi dovrebbe far rifletterre sull'anestetizzazione che sta attraversando la nostra città.
Come sempre Grande Almuta
RispondiEliminaConcordo in pieno, (a metà con il mister..), sul punto 4, in particolar modo con la parte finale, non molliamo, non molliamo mai....
Questo errore lo abbiamo fatto anno scorso ed i resultati si vedono ora.....
NON MOLLIAMO!!!!!!
Altro passo. Se continui diventi L'Eretico dello sport. E noi ti seguiremo.
RispondiEliminaB con grande seguito in Eccellenza
Eliminasinceramente speravo d'essere almeno 1000, ma mi accontento dei 500... anche se sono stato piu' orgoglioso dei 50 dell'estate scorsa. se solo gli altri 450 si fossero svegliati prima, forse qualcosa poteva cambiare. Merito e onore a chi s'e' mosso per tempo, ora che il pensiero e' ''quasi'' unanime non perdiamo di vista l'obbiettivo....
RispondiEliminaGrande Robyrobur, uno di noi!
RispondiEliminaPerfetto . Da dire che tra i vivi persiste la presenza di qualche zombi. Si potrebbe far venire robyrobur a Siena e mandare a Sarno qualche folosone di qua. Wsg
RispondiEliminacarissimo Wsg, io approvo la tua idea. il problema è uno: a Sarno non sono così idioti come tanti folosoni credono, pertanto non accetteranno mai uno scambio fra una persona che vive di,passione con qualche testa a nodi che vive di opportunismo e di "perbeniste compagnie"; che se ne farebbero poi, a Sarno, di gente lampadata, con le camicine attillate e il foulard colorato, che pensa di sapere tutto su di un cavallo da Palio e che millanta amicizie sincere con fantini più o meno giovani e che a fatica hanno finito le elementari? a Sarno di questa gente non se ne farebbero niente, non sono idioti...mentre noi li facciamo decidere, scegliere, parlare e......COMANDARE! un caro saluto da Bozzon
EliminaGrande !!!
RispondiEliminaAlmutanabbi Presidente AC Siena !!!!
Troio e Nello
Accetto!
EliminaVi prometto una grande Eccellenza, stravinceremo il campionato "costi quel che costi".
Vi dirò che abbiamo fatto 20 milioni di euro di debito, ma non vi farò mai vedere un documento che comprova il tutto.
Allenatore-giocatore: Carobbio