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martedì 8 aprile 2025

Via Magrini

E quindi... è successo quello che doveva succedere, come cantava Battisti. Lamberto Magrini, esonerato, non sarà più l'allenatore del Siena nelle ultime giornate che restano per chiudere questo campionato.


Insomma, un pochino c'era da aspettarselo, soprattutto dopo l'intervista dopo il match di domenica. Intervista schietta, come sempre capita, ma pesantuccia. Pesantuccia in fondo, quando Magrini, colto da una bella incazzatura, si è lasciato andare ad una accusa ben precisa contro i gioattori, rei - a suo avviso - di non mettercela tutta.

Ecco, probabilmente questa intervista, al di là della ennesima sconfitta degli ultimi tempi e dell'ennesima partita senza idee e gioco, ha convinto la società ad esonerare il Mister e traghettare verso il finale con Voria in panchina. A nostro avviso è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche se la versione della società si ancora alla mancanza di risultati sportivi.

Da ora in poi inizia una mia supposizione, che è personalissima e non suffragata da fatti. Per cui prendetela cum grano salis, per ciò che è.

Allora, io sono abbastanza convinto che Magrini fosse scontento di essere l'allenatore del Siena fin dall'estate, quando la trattativa della cessione della società andò lunga e di fatto bloccò a metà il mercato dei gioattori. Ed alla fine del mercato questa squadra restò incompleta e forse mal costruita ed assemblata. Eppure il Mister dichiarò pubblicamente che quella rosa avrebbe potuto competere per la testa del campionato, forse prendendo un abbaglio clamoroso o forse nascondendo la propria delusione ribaltando la narrazione della realtà. In ogni caso la tifoseria seguì la sua indicazione e da quel momento nacque l’equivoco sulla reale forza della squadra.

Il campionato inizia, il Siena fa punti col suo gioco sparagnino, quindi arriviamo al match casalingo col Livorno, che perdiamo lottando. Magrini va in sala stampa, dopo un match vissuto "intensamente" in panchina, e rilascia una intervista che ci sorprende tutti, in pratica dicendo che gli arbitri favorivano il Livorno smaccatamente. Colpa del carattere sanguigno, ci diciamo tutti. Macché, il giorno dopo il Mister replica e, a mentre fredda, in pratica ridice le stesse identiche cose. La società interviene, oltre la squalifica della Lega calcistica. Ecco, io in quel momento ho avuto la sensazione che Magrini non ci credesse già più e che si fosse lasciato andare con quelle persone interviste poco credibili per essere esonerato.

Esonero che non arriva. Arriva invece il calciomercato invernale, poverissimo di novità, dato che gli svedesi decidono di non investire in un campionato ormai compromesso. Magrini se la prende, fa buon viso a cattivo gioco ma non manca occasione per ribadire in pubbliche interviste la sua delusione per una rosa, soprattutto nelle quote, incompleta e deficitaria.

Quindi il patatrac. A nostro avviso inevitabile.

9 commenti:

  1. Analisi condivisibile.... Aggiungo inutile esonero a 4 giornate dalla fine, un po' umiliante per una persona seria e corretta..

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    1. Io qui dissento, Minotauro. Per me, in quest'annata, non si e' comportato come un professionista serio. Anzi. spesso ha fatto come la moglie che taglia il billo al marito, come a livorno quando ha schierato una formazione a ''sorpresa'' o come spesso ha fatto ,dichiarando i cambi che verranno fatti nelle conferenze pre partita. Sulla preparazione atletica toppata clamorosamente invece, non ci so scusanti.

      p.s.: guerri, farina, giacomini e gioattori , colpevoli come lui, ovviamente. il pesce puzza dal capo

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  2. Sì, era nell’aria da un po’. Magrini sembrava aver perso il polso della situazione già da tempo, e l’intervista post-partita è stata solo l’ultima crepa in un vaso che ormai traboccava da settimane. Ma, al di là dell’uscita infelice sui giocatori (che in parte si è tirata addosso da solo), resta la sensazione di un progetto partito male, gestito peggio, e affidato a chi forse non ci credeva davvero fin dall’inizio.
    È probabile che Magrini, uomo d’esperienza e non certo uno sprovveduto, si sia trovato incastrato in una situazione che non avrebbe voluto: una rosa incompleta, una società assente o in ritardo, e aspettative gonfiate più per necessità comunicativa che per reale convinzione. Ha provato a metterci la faccia, a tenere duro, ma tra dichiarazioni sopra le righe, risultati deludenti e un gruppo forse mai davvero dalla sua parte, la fine era segnata.
    Ora tocca a Voria — e più che altro, alla squadra tocca salvare almeno la dignità in queste ultime giornate. Poi si riparta da capo, ma con una premessa chiara: il Siena, oggi, al massimo può ambire a tornare in Serie C. La B, e figuriamoci la A, sono un miraggio. Scordatevele. Prima si fa pace con questa realtà, prima si potrà costruire qualcosa di serio

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  3. Analisi lucida che condivido.
    Le colpe probabilmente sono da distribuire a tutte le parti in causa, poi secondo me le "quote di colpa" non sono uguali.
    Giacomini-Guerri-Farina per intendersi sono i primi responsabili per questa stagione, sportivamente parlando, fallimentare. Il primo per la gestione societaria folle, i secondi (probabilmente più Guerri) per come ha impostato la squadra a livello di quote. Poi certamente Magrini ha sbagliato, quasi più sul lato comunicativo che altro.
    Io non mi sento di "incolpare" la nuova società per non aver investito a gennaio, probabilmente erano consci che gli obiettivi di promozione non erano raggiungibili e ipotizzo abbiano trovato qualche buchetto lasciamo da mister Bazr a cui dover fare fronte. La reale temperatura gliela misureremo da ora in poi, ma più sul piano organizzativo che di campagnia acquisti.
    Ho letto a tal proposito che sono stati fatti passi avanti sulle strutture. Benissimo! Per me questo, insieme al settore giovanile, è l'aspetto più importante. Sono curioso di vedere nel concreto di cosa si tratta.
    Non condivido chi invece "sprona" la società a investire e concentrare tutto il proprio capitale sul vincere il prossimo anno. Ogni tanto una visione più lungimirante e non solo incentrata sul rettangolo di gioco non guasterebbe, non tanto per noi quanto per le future generazioni di tifosi senesi.

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  4. 1 punto in 6 partite con terranova, fulgens e trestina. Altro che esonero, sabato dovrebbe venire a chiedere scusa a tutti.

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  5. Scusate, resterà il buon ricordo della promozione da imbattuti ma se era persona così professionalmente integerrima avrebbe mandato in culo la proprietà appena ha visto che le promesse del mercato non erano state rispettate.
    Se quindi ha avallato allora è stato a suo modo complice.
    Capisco che a settembre se si dimetteva non trovava più una panchina ma moralmente sarebbe stato inattaccabile.
    Un Silvio Baldini, vedi ciò che fece a Palermo, salutava tutti.
    Capisco che con l'esonero avrebbe mantenuto lo stipendio; è questo il nocciolo della questione, o no?

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  6. Tecnicamente penso la squadra sia nella posizione che si merita.
    Magrini però si comportò male dopo il Livorno e io lo avrei sgomberato all'istante dopo le dichiarazioni deliranti, che certamente non attirarono "simpatie" per la Robur... quindi licenziamento tardivo.
    Per il resto non ho visto a gennaio alcun tentativo di rinforzare la squadra. A giugno/luglio questa proprietà è chiamata a creare un organico da promozione. Lato impianti cosa stanno facendo? Che io ne sappia NIENTE, a parte chiacchere di facciata. E riunioncine ridicole che già me li fanno stare insuhoglioni.

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  7. Concordo con TDF sul fatto che Magrini non si sia dimesso per ragioni economiche e che alla fine, come la maggior parte degli allenatori, ha fatto quello che solitamente porta all'esonero. Ma ha fatto i conti senza l'oste, perché questa proprietà esula dal mondo malato in cui versa il nostro calcio e quindi, giustamente a parer mio, lo hanno inchiodato alle proprie responsabilità e obblighi contrattuali. Gli svedesi sono stati chiarissimi come forse mai lo era stato chicchessia su programmi e intenzioni. Ma vedo che non piacciono, mi sembra che alla maggior parte piaccia esser presi pel culo e far finta di non vedere la realtà che circonda la città di Siena. Non mi sembra che ci sia tanto da scialare, imprenditoria locale non pervenuta, amministrazione comunale che traccheggia anche sul minimo dovuto, nessuno del posto in grado di mettere faccia e quadrini. E molti che fanno? Si lamentano degli svedesi. A volte mi fate davvero stiantà da ride.

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  8. Concordo con sangue bianconero.. Soprattutto sugli svedesi... Non abbiamo da scialare...

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