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mercoledì 18 luglio 2018

La farsa dei ripescaggi

Come avrete notato, siamo stati per giorni in silenzio assoluto. E poi lo abbiamo scritto, che per Wiatutti il ripescaggio è cosa strana ed anomala.


No, questo non sarà un articolo che parlerà di speranza, di programmi futuri, di salti in avanti nel tempo. Ma sarà un articolo di riflessione (speriamo...). Anche perché in questi giorni tanti (troppi) hanno messo il famoso carro davanti ai famosi buoi, non consci di portare male ai colori bianconeri, nonostante passate prove e conferme a nastro. Sia chiaro, ogni riferimento ad ex sindaci finti tifosi è fortemente voluto.
Ordunque, è cosa risaputa che siano saltate per aria da qualche giorno due squadrette di Serie B: Cesena e Bari, fallite sotto il peso di pesanti debiti, caricati in anni di gestioni "fantasiose". Ed un'altra compagine, l'Avellino, è lì lì trampolante.
In Serie A posizioni pesantissime per Chievo (w) e Parma, ree di aver operato sul mercato attraverso una serie di plusvalenze fittizie: come fanno da anni, fra l'altro.
Altre squadre di B ed una miriade di C che falliranno ora, o altrimenti fra un anno.
Insomma, un puttanaio.
E, ad oggi, NESSUNA sicurezza per una regola certa che possa definire in modo definitivo un criterio per cui la squadra x sappia, a più di metà di luglio, in quale categoria giochi l'anno prossimo.
In più, la mattina qualcuno si alza (prima il Brescia, poi il Novara, domani chissà) e si inventa una nuova regola, che bypassa quelle esistenti già decise da tempo. Ed il bello è che poi questa roba viene anche ascoltata! Ed il bello è che poi questa roba diventa essa stessa legge, in deroga a tutto ciò che era stabilito un'ora prima!
Lo stato comatoso della nostra realtà - sociale e giuridica - si riverbera in maniera tristissima sul substrato calcistico di provincia, che fa da contraltare alla ribalta patinata del dio Ronaldo, seguito minuto per minuto da una pletora di minus habens che in lui si identificano.
A noi, pertanto, non resta che pregare, odiando tutti al contempo. 
E tuttavia, il fatto che mai fino ad ora qualcuno delle varie Leghe o FIGC et alia abbia tirato fuori uno straccio di classifica ufficiale che ci dicesse che le squadre x, y, z fossero al primo, secondo e terzo posto nei ripescaggi, doveva far riflettere. Ogni decisione rimandata all'ultimo secondo, senza un accenno a qualcosa di ufficiale e sicuro: l'optimum per far prevalere chi conta e unge di più.
Vada come vada, a Siena molta gente resterà felice, fra chi gioirà qualora fossimo ripescati e fra chi esulterà se sarà il contrario. Già, avete letto bene...

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