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martedì 17 luglio 2018

Le dinamiche della nuova politica folosa

Ecco, diciamo che l'avvio della Giunta demossiana non è stata proprio in discesa... Ne riparleremo, ma ora ci interessa più discettare delle positive dinamiche innescate dalla situazione contingente. Sì, perché c'è sempre del positivo nelle cose che capitano.


Proprio vero... nell'epoca contemporanea, le bugie hanno poca gamba e la cazzate si pagano. Subito ed in modo non indolore.
Il melting pot caratterizzante la Giunta demossiana ha scontentato i più, mentre altri sono in vibrante attesa di verificare i fatti.
Sta di fatto che una Assessora è saltata immantinente (a proposito, qualcuno un giorno ci darà mai una spiegazione ufficiale dell'evento?) e che la prima uscita in Consiglio Comunale è stata caratterizzata da quell'accumulo di voti sul consigliere Benini che nasconde ben più di qualche giochessa del momento.
A mio avviso, dopo una prima fase di sconcerto, dobbiamo tuttavia rilevare qualche positivo feedback.
1. L'OPPOSIZIONE FA L'OPPOSIZIONE
Lo so, non c'eravamo abituati a Siena. Ma finalmente pare che l'opposizione faccia il proprio mestiere, ovvero mettere in evidenza le magagne della maggioranza, tentando di metterla in difficoltà. Bravo PD (coraggio).
2. LA GENTE PARLA DI POLITICA
Sui social come nei barre reali, vedo un continuo commentare su fatti inerenti la politica locale. Finalmente! Gente attenta, gente che critica, gente che consiglia, gente che rinfaccia. Va bene, va bene. Meglio così che il mortorio che c'era fino a qualche mese fa.
3. I PARTITI SI DIMOSTRANO PER CIO' CHE SONO
L'impressione è che l'Avvocato sia finito in ciò in cui non doveva finire, ovvero una lotta dei partiti nell'accaparrarsi quante più posizioni di potere possano. Non so se si sia capito, ma non è questo il grande gioco cui Siena vuole ancora sottoporsi. Se finora lo hanno fatto quell'altri, non ce ne frega davvero niente. Questa storia va finita. Punto e basta.
4. ESISTONO ANCORA GLI AFFARISTI
Incredibile ma vero, l'attività degli affaristi (che siano persone o gruppi poco importa) seguita imperterrita, noncurante della caduta del muro della Banca. Moooolta attenzione, dato che, senza MPSI dietro, ogni minimo fallo si rischia di pagare salatamente...
5. ERRARE E' UMANO...
Ma perseverare è diabolico. E soprattutto non paga. Prendiamo come esempio fresco la caduta dell'Assessora Pierre Cardin: inutile proseguire, come se niente fosse successo, sulla strada che ha provocato il disastro, per cui basta andare a parlare con uno della Lega che non c'ha capito un cazzo da mo', basta percorrere ancora questa strada; che chi ha sbagliato si metta alle prode e si ricerchi una nobile persona all'interno di quella società civile di cui sentiamo tanto il bisogno.
Insomma, io non giudico negativa questa fase, proprio perché è destinata a finire. Nel bene o nel male.

16 commenti:

  1. L'avvocato sta inciampando su troppe pietre sconnesse. Assessori di dubbia competenza e verginità, espressione di logiche di potere. La trasparenza delle scelte ? Non pervenuta. I blogger ? Prigionieri delle loro scommesse

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    1. Sui dubbi sulla Giunta demossiana concordo (vedi articolo sopra). Parentesi sui bloggerssss: perché "prigionieri delle loro scommesse"?

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  2. è buffo, quello che fino a ieri era giochino di interessi, groviglio, inciucio, consorteria, oggi scopriamo che praticamente è "opportunità"!

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    1. Buongiorno. Vedo virgolettato "opportunità". Mi sono andato velocemente a rileggere il mio articolo, ma non trovo la parola. Se non mi è sfuggita, posso chiedere dove è stata citata? In più, non mi trovo concorde con ciò che scrive: interessi, groviglio, inciucio, consorteria tali sono e tali rimangono.

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    2. non intendevo virgolettare nel senso di riportare il testuale, quanto evidenziare. E mi pare che nel suo articolo tale impostazione ci sia tutta. Non si attacchi ai cavilli, vada alla sostanza e stia sereno. Peace&Love.

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    3. Serenissimo (e perché non dovrei?). Sa... quando si virgoletta, si cita, per cui ipotizzavo che si riferisse a qualcosa sul testo. Domando, perché non capisco: nel mio articolo quale impostazione ci vede?

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    4. ci si legge che quello che ieri era il marciume, ora diventa possibilità di riscatto. Questa città punta il ditino accusatore verso una classe politica rea di averla predata. Dopo che per decenni quel ditino faceva parte della manina tesa con cui prendeva da babbo monte e dalla Città. Il MPS era evidentemente ben governato dal PD quando doveva dare i quattrini a pioggia. La politica è rappresentanza quindi, forse, tutti questi omini che discettano di politica al barre (prima magari non ne parlavano,ma la frequentavano, in contrada, al barre, per la via, nelle agenzie della banca...), farebbero bene, prima di uscir di casa, a mettersi davanti allo specchio e fare la conta di quanti figlioli, nipoti e altri parenti babbo Monte (e il PD) gli ha sistemato. Che magari, una volta finito, non gli restano più ditini da puntare. Ma è il passato, c'è aria nuova! E ci aspettiamo grandi cose, le più grandi!! Perché è stato detto e ridetto che si sapeva cosa fare e come fare. Siam qui, fateci vedere. Stupiteci! Magari cominciando con un mea culpa dell'omino del barre, perché qui, il più pulito c'ha la rogna. Proprio all'inizio del pezzo, mi chiedo... chi c'era all'opposizione prima? Evidentemente e convenientemente silente. Siena per decenni è stato un grande trogolo, dove ci hanno mangiato tutti. Ma tutti-tutti. Pensare che spostando la croce da una parte all'altra, il mondo giri al contrario mi pare una scommessa azzardata. Ma voglio essere fiducioso, son certo che questo "nuovo" saprà ridare a questa città lo splendore di un tempo. Sempre che, lo splendore di un tempo, per i senesi, non fosse il bengodi del benchiedi. Che altrimenti saremmo in difficoltà.

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    5. Anzitutto grazie della risposta articolata ed esaustiva. Vado per gradi. Mi spiace che si legga ciò che non ho scritto... dato che non accenno in alcun modo a "possibilità di riscatto". Riscatto di che? Io scrivo che, a fronte di una attività (che mi pare di definire non positiva, o no?), si innescano REAZIONI, delle quali sono contento. Perché, nel bene o nel male, si parla di politica locale, cioè di cose nostre. Quindi, benissimo le critiche, benissimo l'attenzione alta. Il discorso poi che fa sui vantaggi del sistema passato (di cui Siena ha ben goduto, evidentemente) non li vedrà MAI scritti qui sopra da parte mia, perché a me quel sistema (PD o non PD) faceva C-A-C-A-R-E, tanto che personalmente mi sono levato dai coglioni dalla città per 10 anni. Per cui, da questo punto di vista, niente da rispondere, non sono davvero giusto interlocutore. Questione opposizione: l'ho scritto chiaro e tondo (ma anche questa cosa la si sa): a Siena a mio avviso MAI è stata fatta una reale opposizione al sistema, se non da pochi e sparuti folli. Mi pare invece che ora il PD stia facendo bene, una reale opposizione: sarà nato per questo lavoro? Infine, ribadisco ciò che ho scritto in altro articolo: stavolta, per il bene di tutti, l'avvicendamento andava fatto. Io ho votato per 1, lei per 1, tutti si è votato per 1. Io ho la mia vita ed esprimo liberamente le mie opinioni, lei uguale (e di questo la ringrazio molto). MA al momento il sindaco non siamo né io né lei, gli assessori non siamo né io né lei. Lei, come me, osserviamo e diciamo la nostra. Ma qualche anno al di là della staccionata non guasta; anzi, se si fosse vispi, ci si riorganizza. Come dissi in pubblico, lasciamo sbagliare questi ora. Se fanno cacare, sapremmo come fare. Quando avranno fatto sparire tutto, diventeremo normali, come tutti gli altri. Va bene così?

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  3. ma con tutto quello che hanno combinato loro, i piddini ancora parlano?mah

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    1. La scusa non regge più. Bisognerebbe smettere di fare i bimbi lamentosi votati unicamente all’ ”e allora il PD?” Si è chiesto il voto dicendo di saper fare meglio e di avere la soluzione a tutti i guasti fatti. Siam qui trepidanti che aspettiamo di vedere questi mirabolanti esempi di buon governo; ma certo la partenza stenta. E finora è solo un frignare sterile ed un cicalio querulo. Non siete il meglio su piazza? O era solo pubblicità ingannevole? Vedi, che il prima era peggio lo dici tu, che oggi hai vinto e sei chiamato a fare non meglio, ma lo straordinario di cui ti sei dichiarato capace. Senza ulteriori attese, perché ce li avete fatti a treccine dicendo che la soluzione è semplice. Su, forza, fateci vedere come si fa, non come si chiacchiera.

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    2. Bisognerebbe smettere di fare i bimbi lamentosi, votati unicamente all’ ”e allora il PD?” Si è chiesto il voto dicendo di saper fare meglio e di avere la soluzione a tutti i guasti fatti. Siam qui trepidanti che aspettiamo di vedere questi mirabolanti esempi di buon governo; ma certo la partenza stenta. E finora è solo un frignare sterile ed un cicalio querulo. Non siete il meglio su piazza? O era solo pubblicità ingannevole? Vedi, che il prima era peggio lo dici tu, che oggi hai vinto e sei chiamato a fare non meglio, ma lo straordinario di cui ti sei dichiarato capace. Senza ulteriori attese, perché, perdona, ce li avete fatti di flanella dicendo che la soluzione è semplice. Su, forza, fateci vedere come si fa, non come si chiacchiera. Dai! che viene il bello.

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    3. ARTICOLO DI WIATUTTI 6.07.2018, A FIRMA QUIXOTE. DELLA SERIE: SIAMO TALMENTE AVANTI CHE SI ANTICIPANO LE MOSSE...

      Quella Siena che ti diceva: “Fallo te allora il Sindaco".
      Quella Siena che ti diceva: “Sì sì, ma l'alternativa è peggio".
      Quella Siena che ti diceva: “Io tanto non voto più".
      Quella Siena che ti diceva: “Siamo in crisi, non è colpa del PD”.
      Quella Siena che ogni volta che le dicevi che c’erano tante cose che non andavano, che la città era allo sbando, che le nostre eccellenze venivano distrutte ed umiliate, ti guardava come se tu fossi un povero demente complottista, se non fascista.
      Quella Siena che si è vista portare via tutto senza dire pio.
      Ecco, quella Siena ora si presenta a pretendere, a puntare il dito, a mettere sotto processo a prescindere.
      Lo scrivevo e lo ripeto... il vecchio sistema si agiterà, boicotterà e farà di tutto per trovare gli spilli nei pagliai, perché sa benissimo che ci sono tanti beoti ai quali basterà uno spillo (a fronte di tante enormi travi del passato) per dire: "Visto? So' come quell’altri". Si sappia che il mantra è: "Il nuovo non può sbagliare". Agli errori e ai danni del passato ci si era fatta l’abitudine, era un pò come entrare in casa e trovarci il fratello strullo o delinquente, ti ci abitui... ma al nuovo no, al nuovo nulla è permesso e si tiene il fucile puntato.
      Io non so se il nuovo farà bene o male, so solo che io manterrò le giuste distanze senza fanatismo alcuno e certamente senza essere ciecamente di parte. Il nuovo sbaglierà (non è Dio) e mi auguro lo faccia in buona fede ma, soprattutto, mi auguro che il nuovo faccia il bene di questa Nobile Città. Se non lo farà - e ce lo dirà lo scorrere del tempo e non certo opinioni prevenute, precostituite e a priori - io e molti come me gliene chiederà ragione. A chi sta col fucile puntato ora, chiedo: dove era quel fucile prima?
      Per me Siena è come la mamma (sì, come la mamma!) e l’ho vista violentata pubblicamente nel silenzio e consenso quasi assoluto. Io non ero tra quei silenziosi ed a quei silenziosi posso solo dire onta e vergogna! Il mio "fucile" (figura retorica, sia chiaro) non ha mai avuto né polvere né ragnatele, non l’ho mai imbracciato a comodo, ce l’ho sempre avuto lucido e funzionante ad armacollo (come si diceva una volta), lì pronto a far sentire la sua voce senza timori e sempre nel rispetto altrui, che ha "sparato" spesso facendo raramente cilecca.
      Fatevi un esame di coscienza e imparate a pensare sempre, ma sempre, eh! Il "fucile del pensiero libero" tenetelo sempre carico e vicino a voi. E, invece di lamentarvi o tacere a comodo, imparate a portare qualche carriola di mattoni.

      Quixote

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  4. Concordo su molto. Ci sarà, chi davanti all'errore reagirà come hai descritto. Sbagliare, sbaglieranno. Solo chi non fa, non falla. Ma, come fu per il passato, all'errore sarà lecita la gogna. Non giusta. Preferirei una reazione più etica. Ma chi ora comanda, questo ha fatto, mettere alla gogna il "vecchio". Non siamo quello che pensiamo di essere. Non siamo quella grande civiltà che leggiamo nei libri di storia. Siamo un popolo ruffiano, che non ha mai finito una guerra con chi l'aveva cominciata. Siamo pance che vogliono essere nutrite. Tu davvero credi che la massa di voti che ha fatto transumanza da una sponda all'altra aveva dietro un pensiero civico? No, aveva nel mirino la proprio egoistica convenienza. E nemmeno ci sarebbe nulla di male, Hobbes diceva che alla fine le società sono un'accordo di egoismi per la reciproca sopravvivenza. La soddisfazione invece, tocca ora all'uno ora all'altro. Difficilmente a tutti, perché vorrebbe dire accontentarsi, mentre si corre per la scalata sociale. A me il "nuovo" piaceva, finché pareva civico. Ora mi salgono i dubbi. Perché insomma, i nomi a sienina si conoscono, ed i curricula anche, se si vuole. Ma devono andare alla prova dei fatti, certamente. Solo non possono aspettarsi giudizi clementi. E tutto sommato nemmeno il beneficio del tempo, perché han sempre detto di sapere cosa andava fatto e come andava fatto. Fatelo, allora. E il giudizio - temo - non si fermerà al "Visto? So' come quell’altri". Perché in questi anni si sono educate le reazioni di pancia, e quelle saranno. Diritto di lavorare e fare quel che si ritiene, ma nessuno sconto nel giudizio. L'unica vera amarezza è che il popolo non è cambiato. Ha sofferto la crisi di un sistema che tutelava e garantiva benessere, ma ha saputo sempre e solo attaccarsi alla puppa, e puppare. Questo sa fare, questo chiederà di fare ancora. Chi glielo spiega che la festa è finita? E che se il piatto piange la colpa è pure - e tanta - sua? Il popolo è stato blandito con promesse, senza alcuna imputazione di responsabilità. Non sarà facile, basta andare per i barre per rendersene conto. Parlano di politica, vero. Ma come ne parlano?

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    1. Io non ho mai pensato che, per la grande maggioranza di coloro che hanno scelto di sostituire la x per una volta sulla scheda elettorale, sia esistita una volontà etica. Ma nemmeno ci ho riflettuto, cioè non mi sono proprio posto la domanda, perchè per me è oziosa... Io l'ho fatto per x motivi (ripeto: ho la fortuna di NON avere contatti vitali con tutto ciò che riguarda lil borgo polveroso, a parte amicizie, rapporti sentimentali, ecc ecc, per cui ragiono liberamente secondo coscienza) e sicuramente molti avranno fatto uguale e/o differente. Se ci fa caso, come spesso capita, a Siena non c'è stata ancora una ANALISI sui perché delle ultime elezioni, perché probabilmente c'è ancora da rielaborare il lutto. Se ci segue, forse lo faremo noi. Su giudizi clementi, gogna ed altro, io CONCORDO e rilancio: siccome a Siena non è esistita una reale politica di opposizione, ottimo che ciò inizi. E io sono uno di quelli che non si scandalizza se ciò succede, anzi... Ultima mia considerazione sul popolo: io non ho la sua visione "apocalittica" del popolo. Io sono molto convinto, da marxiano, che il problema non sia il popolo, ma chi lo gestisce (o fa finta di farlo). Anzi, noto una crescita - con calma - della consapevolezza del popolo, perlomeno nei tentativi di cambiare uno stato dei fatti non soddisfacenti. Che saranno anche sconsiderati, inopportuni, fallaci e di pancia, ma - vivaiddio - esistono, o iniziano ad esistere. Ripeto: se chi ha giocato titolare per 100 partite 2 le fa in panchina, "rischia" di far bene a molti: a se stesso perché rifiata, ad altri perché si organizzano. Non è un dramma l'avvicendamento, anzi. Questa è la base da cui il vecchio deve ripartire. Sta succedendo dappertutto (per cui un motivo ci sarà...), ma dove è già successo, fra un problema ed un altro, la gente non sta morendo di fame, come all'inizio paventato. Per cui, al di là delle GIUSTE perplessità dell'avvio di politica in Giunta, questa gente amministrerà per anni, potenzialmente, facciamocene una ragione. Tutti ad antenne dritte su ciò che faranno, più di prima possibilmente. Tutti a verificare, chiedere e, possibilmente, riproporre. Questo è ciò che normalmente succede nello spazio fuori dal borgo. Ma se qui non si inizia un avvicendamento, come si può innescare questa fase?
      Chiudo e rilancio. Dato che lei ha da argomentare (anche cose che io non condivido, ma questo è il bello), può esprimersi liberamente su questo spazio. Oltre che sui commenti, se vuole può inviare un articolo, che sarà pubblicato. In tale maniera, l'informazione diventa diversificata e forse ci si guadagna un po' tutti.

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  5. proprio il fatto che in Italia, in generale, non c'è mai un'analisi posteriore ad un cambiamento è perché, di fatto, non c'è mai una motivazione profonda, condivisa, etica, civica, al cambiamento. Si cambia perché quello di prima non mi ha dato. Si vota cosa conviene. Che è giusto! Ma un buon contratto sociale (ed il voto ne è la firma) vorrebbe che questa convenienza abbracciasse anche terreni comuni di condivisione sociale. Che avesse un confronto con le ragioni dell'altro e con quelle delle istituzioni che si è scelto di avere per governare la convivenza sociale. Da qualche tempo - non è successo ieri - la visuale si è molto ristretta, fino a finire per osservare unicamente il proprio ombelico. Ovvio, non è un giudizio universale, ci sono moltissime eccezioni; forse tante da non potersi ancora parlare nemmeno di eccezioni, ma la strada è quella e la stiamo percorrendo di gran fretta. Quanto accade a Siena, in questo, è quasi prodromico, perché la sua è una Storia di particolarismi. E certe dinamiche, forse, qui si notano meglio che altrove. L'avvicendamento non è mai un dramma, ma dipende anche dal perché avviene. Io, per ora, non vedo grandi cambiamenti di visione civica nelle persone. Vedo rabbia, malcontento, un senso di esser stati rapinati da quei cattivoni che han governato prima. E storture (ad esser gentili...) ci son state. Accanto a grandi interessi economici, nascono sempre grovigli armoniosi. Ma, per la mia pur piccola esperienza, litaliano è quello che accusa la consorteria ed il favore dopo che, avendoci provato, ha preso un palo. Non lo fa per senso di giustizia, lo fa per ripicca. Se tutti quelli che hanno cercato una raccomandazione alzassero al mano, non si vedrebbe più un angolo di cielo. Cambierà? Chissà... Le mie convinzioni politiche sono onde, non scogli. Se anche non cambiassero radicalmente, certo evolverebbero. Non ho mai avuto un giudizio assolutamente negativo a prescindere su posizioni politiche differenti da quello che era il mio orientamento del momento. Certo, ho principi e valori che mi guideranno sempre ad una scelta anziché un'altra. E questa volta non ho dovuto lottare particolarmente con la coscienza. Mi auguro, per tutti, che questa amministrazione sia davvero una ventata di novità (ma certe personalità hanno una storia ben nota e non particolarmente d'esempio), che risvegli un territorio che vive ancora troppo con la testa girata a guardare il glorioso passato, senza poter vedere il burrone verso cui si incammina. Mi dice su cosa, sienina nostra, vorrà basare il proprio futuro? L'economia ha sempre guidato le evoluzioni sociali. Sempre. Qui, che abbiamo? Pensiamo di calvalcare il millenio della modernità, delle informazioni che vanno alla velocità della luce con cacio e vino? Queste dovrebbero essere chicche. Certo c'è il turismo, ma che è cambiato anche questo. Non so che età abbia lei, io ricordo che quando si organizzava una vacanza in famiglia, si partiva e si restava in un territorio per una settimana. Oggi è tutto cambiato, la gente si muove, gira, vuol vedere. È veloce. Ed anche l'economia ha bisogno di velocità. Un aeroporto che non c'è...una autostrada quasi perennemente a doppio senso di marcia...una ferrovia che... Ricordo un commento rubato al barre, forse dall'omino di cui sopra, che, al tempo dell'apertura della siena-bettole, con espressione asciutta e contrita esclamò: "che schifo, così verrano tutti qui". Ed anche una memorabile premonizione di un alto dirigente della Sanità che, assai prima che il disastro si compisse appieno, ebbe a dire "questa città diventerà come una San Gimignano, ma meno turrita. Buona per la passeggiata domenicale". Entrambe esagerazioni, certo, ma insomma...

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    1. Sì, lo so... ha ragione. Il suo ragionamento è chiaro, ben centrato ed obiettivamente onesto. Ma è una questione talmente importante quella che discute, che si rischia di sconfinare nella filosofia. Io, da pragmaticone quale sono, volavo un po' più basso. Cioè, non spero (e non penso) che una nuova amministrazione possa lavorare dentro la psiche dei suoi elettori. A me a Siena, di base, piacerebbe che non si rubi (o si rubi meno?) e che soprattutto si spezzino delle catene che, consapevolmente o meno, il ripetersi dei governanti è destinato a riprodurre. Certo, ci vuole tempo e soprattutto aggressività. Io sono stato consapevole, fin dal momento in cui De Mossi comunicò di appoggiarsi ai partiti, che qualcosa (tanto, poco?) si sarebbe perso. E che il mio sogno iconoclastico non sarebbe mai stato realizzato. Ma, nonostante tutto, la priorità stavolta era quella di CAMBIARE VOTO, ma anche solo per statistica, per esempio, per novità. Da quel momento, giudico e giudicherò nei FATTI. Se nel frattempo qualcosa cambiasse nella consapevolezza del voto, come lei si auspica, tanto di guadagnato. Ma la rabbia ed il malcontento, se permette, è umano che in questo momento esistano in questa città... Le evoluzioni sono lente, soprattutto dove è esistito un tessuto stagnante. E dove i segni della stagnazione sono evidenti: no aeroporto, no strade, no ferrovie, ecc ecc. Ma non penso che ciò sia responsabilità di un De Mossi... e per fare un aeroporto ci vogliono quasi 1000 anni...
      Ah, ho 12 anni. Sono un giovincello

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