Il canale youtube di wiatutti!

giovedì 11 settembre 2025

"Sono in imbarazzo"

Il 10 maggio 2021 dentro al CTS il clima è allegro. Si discute della Juventus che perde, di mascherine e di abbigliamento. Poi tocca a Locatelli...


... che mette come priorità la discussione di un parere richiesto dal tisico nell'andare ad abbassare i vaccini per la fascia d'età 50-59 anni. Decisione complessa, dato che, come più volte affermato da Abrignani, già si sapeva che AstraZeneca potesse provocare più trombosi nelle persone under 60 anni. Arriva a parlare Palù, capo AIFA. Il quale dice anzitutto che nei confronti di tale vaccino si è dimostrata "una certa disaffezione", dato che "la gente non è stupida". Poi c'è un problemino tecnico, diciamo così, ovvero che questo tipo di vaccini adenovirus, nati per la terapia dei tumori, "proprio perché immunogenici e portavano il rigetto dei tumori, hanno dei limiti". Poi, in Danimarca e Norvegia questo tipo di vaccini proprio non li somministrano (non avevano fatto benissimo, diciamo). C'è da gestire quindi il lavoro delle Regioni, che pintavano per gli open-day ed infine, tadaaaa... "sappiamo che basta una morte per aizzare i tribunali rapidamente".

Oh, d'altronde la gente non è stupida, dai. Magari, se ci fosse anche solo un morto da vaccino certificato, forse la gente capirebbe, anche perché i tribunali sarebbero aizzati immediatamente. Neo Scienza a nastro.

Ma siccome in questo blog crediamo fermamente alle evidenze scientifiche, ecco che lo stesso Palù ce le fornisce chiaramente, facendo il domandone: "Cosa sappiamo di vaccini basati su adenovirus?". Beh, ascoltiamo dai. Allora, "intanto sappiamo che in natura gli adenovirus sono trombocitopenici di loro". Ok, bene dai. Oh, sono trombocitopenici di default, per cui... Trombocitopenico è buono, no? Aggiunge Palù: "Ci sono casi descritti in letteratura", tipo quella dei pir reviù, immagino. Ora, noi non siamo medici, lo abbiamo ripetuto mille volte. Per cui andiamo a vedere cosa voglia dire "trombocitopenico". Ecco: "Aggettivo che descrive una condizione caratterizzata da trombocitopenia, ovvero una bassa quantità di piastrine (trombociti) nel sangue. Poiché le piastrine sono essenziali per la coagulazione, una condizione trombocitopenica aumenta il rischio di emorragie e lividi, che possono essere anche gravi". Azz... Quindi trombocitopenia non è buonissimo, mi pare. E Palù, capo AIFA, afferma tranquillamente che i vaccini adenovirus sono così di default, il 10 maggio 2021?

Vabbè dai, si sarà sbagliato. Continuiamo ad ascoltare. "Sappiamo inoltre che la fibra dell'adenovirus... ha un'attività di indurre le citochine, che a loro volta inducono fattori della coagulazione". Ovvia, meno male! Oh, queste citochine faranno bene, soprattutto se inducono fattori della coagulazione. E allora andiamo a vedere, in sintesi. "La stimolazione del sistema immunitario da vaccino (ripetuto) può scatenare le citochine (tempesta di citochine), che provocano infiammazione e poi formazione di un coagulo di sangue con successiva trombosi". Ahi, ahi, ahi...

Ecco, ma dove le avevo lette queste cose? Al tempo, lessi un articolo pir reviù apparso su Science Advances, 1.12.2021. Nel quale si affermava esattamente ciò che Palù già sapeva il 10.05.2021, ovvero che "il vettore adenovirale dei vaccini attrae un fattore implicato nella coagulazione presente nel nostro sangue e può innescare la formazione d'un coagulo e la successiva trombosi". In gergo, questa si chiama trombocitopenia trombocita immunitaria. E di cosa è morta Camilla Canepa? Oh, bada che combinazione: di trombosi causata da penuria di piastrine. Quindi, il 10 maggio 2021 già si sapeva che ci fosse il rischio che questa morte accadesse? Ebbene sì, lo sapevano tutti dentro al CTS. Forse è per questo che, quando muore Camilla, Abrignani si caca addosso dicendo che ci potevano restare sotto i su’ figlioli?

E poi via alla sarabanda dei numeri, che Palù ha avuto dal governo tedesco, che tuttavia ha chiesto di non lasciarli dato che "sono mantenuti nel riserbo" (la gente non doveva sapere, ovviamente). Ordunque, il tasso di trombosi venosa a cervello e intestino non è, come detto in Itaglia, 1 su 110.000 vaccinati, ma 1 su 35.000 vaccinati (e non mi pare la stessa cosa). In più, in Germania, da quando hanno smesso di dosare la merda del vaccino agli esseri umani, "hanno ridotto drammaticamente i casi di trombosi". Insomma, in Germania, saputo ciò che stava succedendo in Inghilterra, AstraZeneca era tassativamente dato agli over 60, che pur soffrivano di trombosi, ma meno. E, chiosa Palù, "i tedeschi sono metodici", non come gli inglesi, che facevano finta di non vedere i casi di trombosi soprattutto nei giovani.

Alla fine del suo lungo intervento, riassumendo tutto, Palù afferma, in relazione alla richiesta del tisico di abbassare la soglia di vaccinazione: "sono in imbarazzo". Eh, te lo darei io l'imbarazzo...

6 commenti:

  1. Speriamo si capisca che le virgolette indicano uno scritto non tuo ma di qualche medico come quanto scritto su Science Advances.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, funziona così, quando si fanno le citazioni. Poi lascia stare se c’è gente extracomunitaria che non lo capisce o che fa finta di non capire, ma la lingua italiana è così

      Elimina
  2. Nel sito AIFA ecco cosa dice della loro mission:

    Appartenenza e responsabilità. Le strutture dell’AIFA sono consapevoli di essere parte di un ente governativo nazionale finanziato da risorse pubbliche e deputato al servizio pubblico, volto al perseguimento del fondamentale diritto individuale alla salute e alla tutela della salute pubblica attraverso la disponibilità e l’impiego efficiente dei farmaci.

    VOLTO AL PERSEGUIMENTO DEL FONDAMENTALE DIRITTO INDIVIDUALE ALLA SALUTE.

    Si, direi che hanno rispettato la mission.

    RispondiElimina
  3. Il tuo messaggio è un mix pericoloso di sarcasmo, disinformazione e manipolazione retorica, confezionato con lo scopo evidente di seminare sfiducia nella scienza e nelle istituzioni sanitarie, sfruttando pezzi di verità decontestualizzati per sostenere una narrativa ideologica.
    I rischi di effetti collaterali rari come la trombosi associata ai vaccini adenovirali (come AstraZeneca) sono stati identificati, studiati, comunicati pubblicamente e affrontati in modo trasparente. Nessuno li ha nascosti. Anzi, è proprio grazie al monitoraggio continuo (la farmacovigilanza attiva) che questi rischi sono emersi, e sono state modificate le raccomandazioni: ad esempio, in molti Paesi si è passati a consigliare AstraZeneca solo per over 60. Questo si chiama adattamento basato sull’evidenza, non “complotto”.
    Prendere un linguaggio scientifico (“trombocitopenia”, “citochine”) e banalizzarlo con battutine da bar non ti rende intelligente. Ti rende solo irresponsabile. Chi legge può essere spinto a conclusioni sbagliate senza avere gli strumenti per distinguere un rischio effettivo da uno percepito.
    Usare la morte di una giovane per sostenere tesi ideologiche è cinico. La sua tragica vicenda è stata indagata a fondo: non c’è stato alcun insabbiamento, e anzi ha portato a rivedere le linee guida in tutta Europa. Le morti da vaccino sono state rarissime, mentre i morti da COVID-19 sono stati milioni. Vuoi davvero ignorare il bilancio globale?
    Tutti i dati epidemiologici, anche quelli sui rischi rari, sono pubblici, pubblicati su riviste peer-reviewed, condivisi da EMA, AIFA, CDC, e OMS. Dire che “la gente non doveva sapere” è una menzogna, ed è un insulto all’intelligenza di chi si è informato correttamente.
    Ti rendi conto che, nonostante questi effetti collaterali rari, i vaccini hanno salvato milioni di vite? E lo dicono tutti gli studi indipendenti condotti fino a oggi. Vuoi davvero tornare a un mondo dove i pronto soccorso erano pieni, le terapie intensive al collasso, i medici costretti a scegliere chi salvare? Se vuoi criticare, fallo con serietà. Porta dati veri, confronta rischi e benefici con onestà, rispetta le vittime e chi ha lavorato per proteggerci tutti.
    Ma smettila con le insinuazioni da tastiera. Perché di “gente non stupida”, come dici tu, è pieno il mondo. E non si beve la tua retorica da finto ribelle contro la “Neo Scienza a nastro”.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ognuno è libero di credere a ciò che vuole, anche che indossare una mascherina da solo davanti ad uno schermo possa proteggere da qualcosa…basta chiaramente che non limiti la libertà degli altri, cosa che purtroppo è accaduta proprio nel periodo di cui si parla nell’articolo. Peraltro basando la narrazione su falsità evidenti, prima fra tutte quella che obbligava a punturarsi “per impedire la trasmissione del virus “ come riportato nelle norme i tagliane..Detto questo, concordo che di gente stupida ne è pieno il mondo, certamente nel fare le loro “scelte” non sono influenzate da questo blog, quindi può stare tranquillo. Almeno Palu’ ,in quell’occasione provava imbarazzo…

      Elimina
  4. Siccome non riesco più a trovarmi nel braccio il dottore amico mio mi ha consigliato di farmi nel polpaccio. A quando un TAVOR party? E i morti per terapie errate? e gli omicidi in terapia intensiva? Scappate ora perchè dopo tra un pò da cacciatori diventate prede.

    ROAR

    RispondiElimina