"Una cosa che mi ha turbato, forse perché ho figli di 21 e 22 anni".
Ogni scarrafone è bell'a mamma soja, cantava il grande Pino Daniele. E così lo sono anche i figli di Sergio Abrignani, l'Esperto del CTS di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo. Abrignani era rimasto particolarmente impressionato dalla trombosi che aveva colpito Camilla Canepa e che in breve l'avrebbe condotta alla morte, dopo essere stato silente, come tutto il CTS, al momento in cui l'infernale governo itagliano aveva dato il via agli Astra-day, nei quali migliaia di ragazzini si erano accalcati agli hub vaccinali per avere la possibilità di tornare ad una vita semi-normale, previa concessione post buco del sistema totalitario che stava nascendo. E però, quando la Canepa (18 anni) sta per morire, allora ad Abrignani vengono in mente i suoi figli.
E allora il grande Esperto il 7 giugno 2021 chiede agli altri Esperti se fosse vera una notizia che aveva letto (probabilmente su Novella2000), cioè che in Inghilterra AstraZeneca fosse vietato agli over 30... o forse agli over 40... insomma, qualcosa in Inghilterra hanno fatto (oh, lo sapevo io al tempo cosa stava succedendo in Inghilterra, possibile che un Esperto... vabbè). Da qui la proposta: "Ora, che il CTS esca magari per motivi di sicurezza con una proposta alla luce di queste interrogazioni di oggi che abbiamo sul prime busters ma allarmiamolo e diciamo siccome uno dei motivi per cui si suggerisce il busters eterologo è il motivo di sicurezza, allarghiamolo dicendo che, come ha deciso la Gran Bretagna, non si usa al di sotto dei 30 anni AstraZeneca". Che poi erano 40 anni... Ma Abrignani è un fiume in piena: "Invece noi siamo ancora qui che, raccomandato al di sopra dei 60 e al di sotto dei 60, ognuno lo può usare quando c'è l'Astra-day, ce n'è a Genova, Roma, Milano, ovunque. Un ragazzo di 18 anni, una ragazza di 18 anni va lì, se la fa e può farlo; non le dicono di no. Cioè, non le dicono di no. Quello che dovremmo fare forse, al di là della logistica dei vaccini, perché a me oggi ha impressionato alle 12 leggere 'sta ragazza di 18 anni, operata d'urgenza in condizioni molto gravi al San Martino di Genova perché ha fatto AstraZeneca e c'ha questa trombosi dei seni venosi cerebrali. Quindi perché non agganciamo al prime busters un forte suggerimento - perché noi siamo advisors e possiamo dare un forte suggerimento - allineato a quanto ha fatto la Gran Bretagna alla luce dei requisiti dei motivi di sicurezza, che sconsigliamo i vaccini a vettori a base adenovirali in soggetti al di sotto dei 40 anni. 'Sconsigliamo', non che 'Non raccomandiamo'. 'Sconsigliamo'. Tutto qua".
Locatelli, vero Gran Maestro delle sedute del CTS, come sempre prova a trarre una conclusione, ringraziando Abrignani di avere parlato della Canepa. E si auto-provoca [sic] così: "Detto che dovevamo in qualche modo garantire l'erogazione di una campagna vaccinale in determinati tempi, noi non siamo più tornati sulla questione del vaccinare o del non vaccinare con un vaccino a vettore adenovirale sopra o sotto una determinata soglia d'età, in particolare sotto i 40 anni, abbiamo un po' eluso". Oh, ci sta, dai. Cioè, si erano dimenticati di stoppare il vaccino ai giovani (anzi, avevano fatto gli Astra-day per bucarne il più possibile) quando già si sapeva che le trombosi potevano essere un effetto gravissimo, perché bisognava andare come treni per vaccinare tutti. Abbiamo un po' eluso, già... Locatelli però stavolta prende in pugno la situazione ed ammette: "Ci siamo scambiati un paio di messaggi col ministro al quale ho scritto letteralmente che trovavo inconcepibile aver proposto ad una ragazza il vaccino AstraZeneca quando la stessa aveva 22, 23 anni, quanti li aveva. Però di fatto gli AstraZeneca day ci sono e noi non abbiamo mai preso una posizione e forse è arrivato il momento di prenderla". Beh, dopo qualche ragazzo morto e danneggiato, direi che potrebbe essere arrivato il momento, sì.
Ne è (quasi) convinto anche Donato Greco, epidemiologo ed ex dirigente ministeriale: "Dobbiamo a questo punto interrompere drasticamente questi movimenti spontanei di Astra day che pure hanno questo impatto mediatico così straordinario. Sembra quasi che la primavera e l'estate sia arrivata con gli Astra day, quindi immaginate che noi siamo riservati - ma poi mica tanto - un parere di questo tipo domani mattina sarebbe sul Corriere della Sera o su Repubblica. Quindi immaginatevi che impatto una cosa del genere potrebbe avere in quattro e quattr'otto, quindi diciamo direi di essere molto molto cauti". Cioè, una posizione prendiamola, ma anche no, cioè sì, o forse ni... Basta essere cauti per non creare casino mediatico.
Ma ecco ancora Abrignani, ormai in loop ansiogeno per i su' figlioli, che ribadisce con fermezza "che le prime dosi di non darle agli under 40 allineandoci alla Gran Bretagna", ben sapendo però che così facendo il CTS possa "creare confusione". Ed allora ecco il colpo di genio: "Affidiamoci ad una agenzia di comunicazione", così che "formalmente il CTS, su una cosa così importante, aiutato dagli esperti nella comunicazione, piglia una posizione". Ancora: "Vi assicuro che io oggi lo sento come una cosa giusta dire agli under 30 almeno non dare questo vaccino, almeno la prima dose". Finalmente, almeno ad un burocrate, che magari rientrando in casa la sera e guardando negli occhi i propri figli, si accende una lampadina di buon senso: "A me ha colpito ieri 'sta ragazza di 18 anni... ho una figlia di 21 anni che voleva andarsi a iscrivere all'Astra day". Già caro Abrignani, la tu' figliola l'ha scampata bella, pare di intendere dalle tue parole. Peccato che questa presa di coscienza arrivi solo dopo una morta. "Poteva essere mia figlia". Eh, proprio così...
Alla fine di questa seduta, il CTS concorda nel convocare Speranza e Figliuolo. Ed il tisico, come già abbiamo letto, dirà che siamo in un "clima fantastico" che non deve essere toccato, senza mai nominare la Canepa, neppure una volta per sbaglio. Nel frattempo, Giovanni Rezza, uomo del Ministero della Salute dentro il CTS, ammonisce: "Se si incomincia addirittura a spingere per togliere di mezzo e subito due vaccini che in questo momento, fate attenzione, servono perché non abbiamo Pfizer per tutti"; e poi ancora il solito rimando (alla priorità) al risuono mediatico: "I giornali subito darebbero un'enfasi incredibile come se fossimo di fronte ad una emergenza".
Importante era il basso profilo, nonostante i figlioli di Abrignani.
https://safetydrugs.it/talidomide-nascita-farmacovigilanza/
RispondiEliminaGrazie, corro subito al più vicino Astra-Day e mi faccio poi se succede qualcosa vi mando una fotina nella bakekina,mi raccomando il like. Sai mica se è open di questi time?
EliminaTrasformare la medicina in happy-hour e marketing per nascondere un genocidio
Come saprete l'omicidio non va in prescrizione, magari tardi ma qualcuno prima o poi verrà a chieder conto. Cold case per chi bar bar
Capisco che certi toni drammatici e pieni di indignazione facciano presa, soprattutto quando si tirano in ballo casi tragici, errori, esitazioni e decisioni prese sotto pressione in un contesto emergenziale come quello del 2021. Ma trasformare tutto questo in una narrazione da teatrino del complotto, dove si insinua che ogni esperto, medico e scienziato agisca senza scrupoli o coscienza, è non solo ingiusto — è anche pericoloso. È un fatto che i vaccini, come qualunque farmaco, siano stati monitorati e corretti nel tempo. Sì, ci sono state revisioni. Sì, le soglie d’età per l’uso di AstraZeneca sono state riviste. È così che funziona la scienza vera: riconosce i limiti, osserva i dati, corregge rotta. Non si fissa su una verità assoluta, ma lavora per migliorarla. E no, non lo fa leggendo “Novella 2000”, ma analizzando dati clinici, incidenza statistica, e bilanciando rischi e benefici in tempo reale, durante una pandemia globale. Nel frattempo — mentre tu continui a scrivere post strappalacrime per indignare il pubblico e screditare sistematicamente ogni tentativo scientifico — quegli stessi “esperti colpevoli”, in quegli stessi laboratori “pilotati dalle multinazionali”, stanno perfezionando vaccini personalizzati contro il cancro, terapie mirate che potrebbero salvare milioni di vite nei prossimi anni. Perché la scienza — quella vera, con o senza la “H” — non si ferma per compiacere la sfiducia o cavalcare l’emotività. Va avanti, anche tra gli insulti e le dietrologie. E continuerà a farlo, per proteggere anche quelli che oggi la calunniano con la retorica del sospetto permanente. Se davvero ti turba ciò che è successo, come dici, allora dovresti essere il primo a sostenere un metodo che impara dagli errori e salva vite. Altrimenti è solo indignazione a puntate. E quella, a differenza dei vaccini, non ha mai curato nessuno.
RispondiEliminaIo non vado ad esprimere una valutazione sul vaccino in quanto tale anche perché in questi articoli messi da Simone non si parla dell'efficacia o meno di un vaccino, delle percentuali di effetti avversi del vaccino stesso o altre valutazioni in ambito medico che sono pane solo per gli scienziati.
RispondiEliminaIn questi articoli che sta mettendo Simone c'è un aspetto umano ed un aspetto puramente commerciale.
Umano per la povera Camilla che sta lottando in un letto di ospedale mentre gli esperti, con il tisico in testa, hanno una sola preoccupazione; non dare troppa rilevanza a quanto accaduto alla povera Camilla per non sputtanare l'ottima campagna vaccinale che stanno conducendo.
Ecco io è questo che trovo aberrante così come trovo aberrante giustificare questi pezzi di merda ma ognuno ha la sua coscienza.
Il commento tra virgolette in fondo all'articolo rende piena verità sullo spessore umano di VERE MERDE che sono queste persone.
Devono portare avanti il loro progetto, meglio sottacere la vicenda di Camilla e non gettare allarmismi che pregiudicherebbero la campagna vaccinale. Meglio correre il rischio di altre giovani vite come Camilla che creare allarmismi.
A tantissime persone è andata bene e non è successo nulla per fortuna ma si sono fidati di merde che hanno fatto correre un bel rischio a migliaia di persone solo perché commercialmente dare rilevanza alla vicenda di Camilla e fermare anche solo temporaneamente quel vaccino non gli conveniva.
Ma d'altronde hanno convinto i giovani a vaccinarsi sotto la minaccia della vita sociale azzerata, soprattutto per tutelare i più vecchi che invece erano le uniche persone su cui indirizzare la vaccinazione perché più fragili.
Guarda TDF, il soggetto di questi articoli è talmente chiaro che solo i dementi e i disonesti non comprendono (o fanno finta di non comprendere). Finora erano pubblici i verbali del CTS. Oggi, richiesti dai carabinieri, stanno emergendo anche i video delle sedute del CTS. Che sono agghiaccianti. Si vede perfettamente come gli Esperti sapessero esattamente i rischi cui i vaccinati andavano incontro, soprattutto i ragazzi giovani. E si nota perfettamente come il CTS, che in teoria doveva tutelare la salute e la sicurezza di tutti noi, in realtà servisse come sponda per la politica e le sue decisioni criminali. Specchio perfetto di ciò che io iniziai ben presto a chiamare neo Scienza, un sistema in cui la scienza è corrotta e supina agli interessi di altri.
EliminaCaro Totuccio, capisco l’emotività, ma trasformare un singolo caso tragico in una condanna generale contro migliaia di professionisti che hanno lavorato per contenere una pandemia è profondamente scorretto. La vicenda di Camilla è stata una tragedia, e proprio per questo ha portato a revisioni nelle linee guida e all’uso più mirato di certi vaccini. È così che funziona la medicina: osserva, corregge, migliora. Non è infallibile, ma non è nemmeno una cospirazione a cielo aperto. Parlare di “merde” e “pezzi di merda” non ti rende più lucido né più umano: è solo un modo per cavalcare la rabbia e ignorare il contesto. Nessuno ha “minacciato” i giovani — c’è stata una comunicazione a volte maldestra, in un contesto di emergenza globale, dove si è cercato un equilibrio tra diritti individuali e protezione collettiva. La scienza non è un dogma, ma neanche un capro espiatorio comodo per ogni paura o errore. Se oggi tu puoi scrivere questo sfogo in libertà è anche grazie a milioni di persone che si sono vaccinate, contribuendo a fermare una pandemia che stava mettendo in ginocchio interi sistemi sanitari. E mentre tu continui a vomitare bile contro chi ha cercato di fare il meglio possibile in una crisi senza precedenti, la medicina — quella vera — sta sviluppando vaccini personalizzati contro il cancro, terapie geniche, e strumenti che salveranno vite vere. Altro che “pezzi di merda”. Chi ha davvero a cuore la vita non cerca colpe facili: cerca soluzioni. Tu cosa stai cercando?
EliminaIl Tolkien de noantri. Io cerco di evitarti, vorresti l'altra soluzione ma prova coi libri a fare due spicci se ti riesce, altro che Totuccio. Come dice Almuta, cru cru cru!
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