Perioduccio per il filantropo Massimone Galli... Dopo averlo preso in culo per una comparsata no vax in radio, ora arriva la notizia di un rinvio giudizio. Ma noi lo berciamo: No! Massimone non ha truccato i concorsi!
Delle macchiette che il Sistema ha cavato fuori dal cilindro in epoca pandemica, Massimone è sempre stato il nostro preferito, lo ammettiamo. Soprattutto dopo essere quasi morto in seguito alla dose di vac... no scusate, in seguito agli effetti del long coviddi e soprattutto dopo avere assunto i monoclonali da lui tanto avversati dopo aver beccato il virusse post 70esima dose. Un fulgido esempio di come tutto funzionicchi, citando lui medesimo.
Al tempo Massimone disse di sentirsi un po' annebbiatello, citando il sintomo del "brain fog" come conseguenza del vacc... scusate, del long coviddi. Ed effettivamente non vorremmo che fosse un filino rincoglionito, dato che gliene stanno capitando davvero di brutte.
Settimane fa incappò in un polemicone dei suoi amici venditori di vaccini quando andò a parlare in radio subito dopo il Dott. Massimo Citro (putiniano, no vax, merda, lurido, ecc). Massimone rispose di non avere saputo di dover condividere le chiacchiere con un dottore vero, per cui sostenne di essere stato attirato in una "ignobile trappola". Poromo. Queste le sue parole di scuse, drammatiche: "In tutta la mia carriera professionale non ho mai accettato di confrontarmi pubblicamente con un no-vax... E' stata una trappola. La mia presenza è stata usata per giustificare questa visione orrenda di par condicio". Come vedete, siamo di fronte ai principali dettami della neo Scienza: no al confronto, no al dubbio, no addirittura alla par condicio; un vero totalitarista, insomma.
Ora il poro Galli è stato invischiato in un errore giudiziario. Un annetto fa il tribunale di Milano aveva terminato le sue indagini sul caso di concorsopoli alla Università di Milano, nella quale era stato (per errore) coinvolto anche Massimone. Il quale avrebbe favorito i candidati da lui più stimati e ritenuti più preparati ad un concorso per professori e ricercatori universitari. Fermiamoci un attimo, subito. Dico io, ma se un luminare come Galli indica che Tizio e Caio sono più bravi degli altri, c'è bisogno di fare un pubblico concorso? Oh, ma si vuole cortesemente ritoccare questa legge, che evidentemente non ha fatto i conti con l'avvento della neo Scienza da qualche anno? Ragazzi, dai, si risparmierebbe un monte di tempo e di soldi: vince il concorso chi vende più prodotti Pfizer, stop. Diamo per favore una conferma ufficiale alla realtà dei fatti, dopo che essa è stata sdoganata in questi ultimi anni, cribbio! No, si seguita a voler fare i concorsi... E si sa benissimo fra l'altro che dentro le Università i concorsi non sono per niente pilotati, che vince sempre chi se lo merita, che i professori sono imparziali. Lo so anche io, avendo frequentato per tanti anni quel mondo...
Ma torniamo a noi (scusate, mi ci incazzo su queste ingiustizie). Il putiniano tribunale di Milano, dopo un anno, ha rinviato a giudizio Massimone ed un suo collaboratore per l'accusa di falso e forse anche di turbativa d'asta o abuso d'ufficio. Massimone ha subito replicato in aula rivendicando la correttezza del proprio operato ed anche (ma soprattutto) la sua storia professionale, nella quale spero che abbia anche snocciolato qualche numero di fatturato di Pfizer nel corso degli anni.
Ma noi siamo sicuri che: No! Non ha stato Massimone a truccare i concorsi. Giustizia vincerà. Pfizer vincerà.
Nessun commento:
Posta un commento