Strana democrazia è la nostra. L’art. 84 comma 2 della Carta Costituzionale prevede che “L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica”. La norma è chiara e allora perché Mattarella II entra indebitamente nella sfera politica indirizzando arbitrariamente la linea del governo? L’opposizione alla Meloni non dovrebbe essere esercitata dall’azzimato maestrino Giuseppe Conte e dall’eterea sacerdotessa del politicamente corretto Elly Schlein?
L’ultimo attacco dell’ex Ministro della Difesa risale al 15 corrente mese in occasione dell’Assemblea Generale di Confindustria, quando in nuce ha rivelato i suoi veri intenti, che traggono linfa vitale dal più ottuso pensiero progressista, testimoniando così la sua parzialità unitamente alla sua italofobia. Egli si è cucito addosso l’indebita veste di tribuno del fronte antigovernativo, arringando gli italiani sul problema più sentito, che è quello dell’invasione clandestina del nostro Paese. E’ intervenuto forse a tutela dei milioni di cittadini espropriati dei loro diritti nelle enclave dove comandano bande di immigrati clandestini, che esercitano la sovranità ceduta loro da uno Stato imbelle e ipocrita? A Lampedusa in questi giorni assistiamo ad uno spettacolo indecente, degno di figurare nella classifica degli orrori, che mette a dura prova lo stesso ordine democratico, e il nostro Mattarella che fa? Si rivolge forse alle forze politiche perché venga messo un argine agli sbarchi, se la prende con Francia e Germania che hanno chiuso le frontiere, o con la matrigna Europa che promette aiuti e poi ci prende per i fondelli? Macché, il solone presidenziale, invece di rimarcare che uno Stato democratico non può rinunciare al controllo delle frontiere e che il governo ha l’obbligo indefettibile di garantire la tutela di tutti i cittadini, accusa il centrodestra, naturalmente con prosa involuta, di sfruttare cinicamente le preoccupazioni della popolazione: “Se vi è qualcosa che una democrazia non può permettersi è di ispirare i propri comportamenti, quelli delle autorità, quelli dei cittadini, a sentimenti puramente congiunturali. Con il prevalere di inerzia ovvero di impulsi di ansia, di paura”.
Il messaggio, decrittato, è che il governo non deve farsi impressionare dalle migliaia di clandestini che ogni giorno sbarcano a Lampedusa, perché per Mattarella non siamo in presenza di un’emergenza tragica per tanti italiani, ma solo di un cruccio congiunturale, e quindi transeunte. Ma, peggio ancora, l’uomo che risiede negli splendidi appartamenti del Quirinale, si lascia andare e mette in guardia il governo dal compiere due errori. Il primo si sostanzia in “una reazione fatta di ripetizione ossessiva di argomenti secondo i quali, a fronte delle sfide che la vita ci presenta quotidianamente, basta denunziarle senza adeguata e coraggiosa ricerca di soluzioni". Perché non bacchetta Francia e Germania che hanno chiuse le frontiere e pure la matrigna Europa, che promette aiuto e poi ci prende per i fondelli? Macché, il solone presidenziale, invece di rimarcare che uno Stato democratico non può rinunciare al controllo delle frontiere e che il governo non può non tutelare i cittadini oppressi che fa? Accusa la Meloni di inadeguatezza perché di fronte ad una “sfida” (così Mattarella derubrica la sostituzione etnica) il Primo Ministro non sa come risolverla.
L’altro è, "- ancor peggio - cedere alle paure, quando non alla tentazione di cavalcarle, incentivando - anche contro i fatti - l’esasperazione delle percezioni suscitate”. Ora si rivela chiaro l’intento dell’uomo del Quirinale: infilzare il centrodestra sul problema sbarchi. Mattarella “impone” - su quali basi giuridiche non è dato sapere – al governo di smettere di lagnarsi e di darsi da fare per trovare la sistemazione di tutti gli immigrati irregolari, compresi i settemila che in due giorni sono arrivati a Lampedusa, rendendo la vita dei suoi abitanti un inferno. E poi, chiosa la sibilla del Colle, non c’è nessun allarme invasione, né pericolo di sostituzione etnica, ma solo una congiuntura diversamente benigna per gli italiani. Ecchè sarà mai, per i cittadini, cercare di sopravvivere in un ambiente ostile accanto a persone non identificabili né integrabili che godono pure dell’immunità giudiziale? Certo re Sergio, capisco che abitare nello sfarzo del Palazzo del Quirinale - una volta sede di Papi e Re - dove non risultano accoglienze di immigrati irregolari - rende davvero facile predicare sermoni ipocriti per quei “bifolchi” di italiani che campano nello schifo delle periferie.
La verità è che per lo scudiero quirinalizio del globalismo e del multiculturalismo, l’invasione etnica è diventata un diritto inviolabile, che sopravanza il diritto ad una vita serena e alla sicurezza personale per i cittadini italiani. In altre parole, il Mattarella bis ha abdicato al suo ruolo istituzionale di presidente di tutti gli italiani, per divenire il nume tutelare di gente incontrollabile, che arriva senza alcun filtro di controllo nelle nostre coste, si piazza dove meglio crede, commette reati odiosi e comanda a bacchetta i poveri abitanti di tante nostre città. Il pseudo presidente degli italiani non fa l’arbitro ma il giocatore, ed entra in un campo non suo picchiando duro sulle gambe del governo, dimenticandosi che il popolo sovrano ha
votato Meloni proprio perché risolvesse l’emergenza arrivi. Mattarella si è autoproclamato capo dell’opposizione, violando gravemente la Costituzione di cui si riempie la bocca in ogni occasione, con ciò abdicando alla carica di Capo del nostro Stato, per cui non “rappresenta l’unità nazionale”. L’art. 90 della Costituzione prevede la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica “per alto tradimento o per attentato alla Costituzione”. E’ una realtà distopica? Può essere, ma l’uomo del Colle ha violato ripetutamente un principio fondamentale della Carta, che prevede la divisione dei poteri. Tutelare gli interessi degli immigrati clandestini a scapito dei tanti italiani da loro vessati non è forse una violazione della funzione di rappresentante della nazione italiana? Certo, tutti sappiamo il perché; i referenti di Mattarella non vivono in Italia, ma a Bruxelles e Washington.
Marco Sbarra
Il Presidente Mattarella è il garante della costituzione.
RispondiEliminaPippo del PD
Ma de che?!
EliminaSe il Pd fosse al potere in Italia e a Siena le cose andrebbero molto meglio... Bandiera rossa la trionferà.. Viva Stalin, Mao, Ho ci min, Fidel.. ,
RispondiEliminaUn fedele ammiratore di Montanari
"Nostalgia, nostalgia canaglia
EliminaChe ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
E un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia del Pd"
Marco sbarra... Ero ironico sul comunismo e i suoi emblemi, per essere preciso... Io sono per Almirante e Meloni..
EliminaIo ho inteso il tuo commento come una provocazione fatta da un Piddino e ho risposto in tono scherzoso citando le parole di una canzone di Al Bano e Romina Power.
EliminaChe poi io rispetti le fedi lontane dalla mia vale anche per Almirante.
Che Mattarella non sia il presidente di tutti gli Italiani si era capito anche dalla suo primo settennato.. ora almeno è uscito allo scoperto. Se esistesse una coscienza politica seria tutto il parlamento dovrebbe chiedere le dimissioni immediate.. in nome di quella tanto decantata costituzione disattesa proprio da chi dovrebbe esserne il garante.
RispondiEliminaFranz
Mattarella due volte presidente della repubblica… ogni commento è superfluo…
RispondiEliminaPippo del PD
E no, caro Pippo del Pd, non te la puoi sempre cavare laconicamente con un'epigrafe tombale, per di più misteriosa. Se appartieni alla razza illuminata dei progressisti, intelligente e buona, spiega ad un bifolco di centrodestra per quali prodigi Mattarella II sia stato incollato sul trono del Quirinale.
EliminaMi dirai che tutti i partiti , a parte il Fdi, l'hanno rivotato. No, ti sbagli, i suoi elettori non stanno a Roma, ma negli splendidi saloni dei Rockefeller, dei Soros, della J,P. Morgan, di BlackRock , della Pfizer e, udite udite, di Bergoglio.
Sì, quel cardinale vestito di bianco, che col nome di Francesco fa finta di fare il Papa, e intanto è giunto quasi al termine del suo compito di distruttore della Chiesa. Cattolica. E nel suo tempo libero ha stabiliti rapporti strettissimi con i più grandi e ricchi Ceo mondiali, che naturalmente sono carichi di oro sì, ma "sostenibili".
Caro Pippo, ti ho fornito un po' di materiale sconclusionato, ma Tu riuscirai senz'altro a venirne a capo.
Aspetto i tuoi vaticini e non mi venire a dire che in realtà sei un nazista magari dell'Ucraina.
PER FRANZ
RispondiEliminaBravo Franz, in poche battute hai reso perfettamente l'enorme anomalia costituzionale di un Presidente della Repubblica che fa politica di parte e guida il fronte progressista.
E' un vulnus talmente clamoroso che tutti, in una vera democrazia tutti, sinistra compresa, dovrebbero mandarlo a casa. Nella nostra, che è una democrazia che svilisce la sovranità del Popolo – svenduta miseramente allo Straniero - non solo la sinistra continua a fare il suo sporco gioco di convenienza, ma peggio ancora lo schieramento svillaneggiato e cioè il centro-destra tace vigliaccamente. E' vero, siamo nel tempo della codardia, personale e istituzionale, unita alla prepotenza del pensiero dominante, che non ammette dissidenza alcuna. Ma il governo, messo alla gogna dal capo dello Stato, che fa? Nulla di nulla, non fa una piega, poverino, non alza un ditino e fa finta di niente. Il garante del Colle del politicamente corretto offende i valori degli elettori che hanno votato Meloni, e la grande statista dice che va tutto bene. Potrebbe sembrare un fenomeno da psicoanalisi, ma la realtà è ben peggiore. Giorgia, la volpona, pensa di tenersi buono il fronte progressista, Lei che in un tempo che fu era una decisionista - pane al pane e vino al vino – mentre ora a forza di stare con i veri detentori del potere del mondo global, è divenuta una tenera agnellina, prona ai voleri del progressismo mondiale.
Ormai non serve più ammonirla, ricordarle la coerenza perduta e gli attributi un tempo nobili. Lei ha deciso, bontà sua, di rimanere a tutti i costi per cinque anni al governo, ecco il suo percorso ideale. Poverina, sa che la sinistra sta affilando le armi per un ribaltamento dell'esecutivo, magari via magistratura o smembramento del centro-destra, fenomeni già sperimentati. Ed allora, che fa la furbacchiona? Pensa; io li tengo buoni buonini e così vinco il premio finale. Stolta visionaria, è matematico che la sinistra proverà a buttare giù a spallate il tuo governo, ma se vuoi salvarti non hai che da percorrere una sola strada: smascherare gli intrighi e le malefatte del garante del pensiero unico che sta sul Colle, in tutte le sedi istituzionali e mediatiche e chieda al popolo di sostenerla nella battaglia. Lo so, è un sogno da disperati, ma il convento non passa altro.
Di sicuro il popolo di centro-destra non vuole più vedere signorinelle che sorridono a stelle e strisce, che fanno le guerrafondaie. Dice basta all'immigrazione irregolare libera e benedetta, non può' sopportare l'ignavia di un Ministro dell'Interno, che da deciso oppositore, con Salvini, degli arrivi irregolari, ora è diventato il lascia passare di un esercito di clandestini che stanno dettando legge in tante nostre città.
Ma che razza di governo è che io ho votato? Ci manca solo che permetta, come sta già avvenendo, che gli studenti vengano formati, nelle scuole, in linea con le teorie gender e LGBTQ.
Ministro Valditara, che ci stai a fare? Lo vogliamo o no combattere il pensiero nichilista e antiumano lasciando perdere le stronzate?