Le interviste di rito

Dal Canto si manifesta alla tifoseria bianconera. Intervista (non banale), foto di rito e tanti w tutti. Ma ciò che più sorprende sono le parole di Vaira.

Si presenta bene Alessandro Dal Canto, look casual, barba brizzolata e capellazzo riccio. Risposte non solo di circostanza alle classiche domande della prima volta e soprattutto un messaggio chiaro, lanciato senza imbarazzo alla tifoseria. Ambizione è la parola d'ordine. Ambizione personale, in relazione ad un cambio di squadra non facile. Ambizione dell'ambiente, con il richiamo più volte effettuato verso il blasone della casacca bianconera. Insomma, un po' questa cosa ci mancava, aspettavamo da tempo qualcuno che rimarcasse, per la categoria, l'importanza del Siena, come società di primo livello. A fronte di un programma di basso profilo trovato ad Arezzo, "qui a Siena la società si è strutturata per concorrere a grandi obiettivi, la partenza e la responsabilità sono diverse". Alleluia! Qualcuno finalmente che, fin dalle prime parole, inquadra il campionato da fare, si colloca su un piano in cui conta vincere, fa indirettamente una prima pressione alla società, affinché prepari una squadra di livello. Oh, come vedete si può fare... Ottima anche l'interpretazione della carriera, anomala perché iniziata al contrario, con il calcio di alta categoria in Serie B e poi una lenta discesa, macchiata da errori: bene dirlo, senza peli sulla lingua.
Insomma, un buon Dal Canto. Ma ancora meglio il DS Davide Vaira, anch'egli intervistato, che ha quasi finito per offuscare il neo Mister. Anzitutto la grande determinazione per avere individuato fin da subito Dal Canto come l'obiettivo da raggiungere, l'attesa per disincagliarlo da Rospoland, la soddisfazione per il contratto. Poi il richiamo all'ambizione (ritonfa) ed alla fame, che ci garba assai. Uno sguardo onesto alla rosa ad oggi composta, con parole molto chiare nei confronti dei gioattori di ritorno che faranno o non faranno parte della squadra (es: il puntare su De Santis e Damian). E quindi una prima analisi della compagine che avrà la Robur, almeno nelle intenzioni. Ci lascia onestamente di stucco l'aver sentito a chiare lettere della riconferma in blocco del pacchetto difensivo centrale dell'anno scorso, che tanto ha tribolato e che non pensavamo fosse riproposto. Situazione interlocutoria sulle fasce, presumibilmente affidate a giovani di prospettiva. Il portiere sarebbe stato individuato e fortemente voluto da Vaira stesso. Centrocampo in parte già pronto, con l'aggiunta di gente di peso e rottura, che l'anno scorso per errore non erano stati acquistati. Reparto avanzato con atleti dalle diverse caratteristiche e con grande attenzione a Cesarini, con tutte le incognite del caso sulla sua situazione fisica. Ci resta sul gozzo la mancata conferma di Ciancione, Aramu, Gliozzi.
Insomma, Vaira pare molto sicuro di se stesso, audace e chiaro. "Una squadra come il Siena deve stare sempre nelle prime posizioni": concordiamo. E rilanciamo: quest'anno si deve puntare ad andare di sopra. Manca un particolare, gente che faccia fare il salto di qualità in campo. Ad oggi abbiamo ufficialmente acquistato un ottimo giocatore, quel Serrotti che ad Arezzo ha fatto così bene; attendiamo per verificare il prosieguo.
Ah... mancano due difensori centrali. Non scherziamo.