Non ho rimpianti per le finali che ho perso, ma soltanto per quelle che non ho giocato. Tiro su col naso e chiudo l’ombrello, passerà anche questa ennesima delusione, provo a ripetermi sottovoce come un matto matto, di quelli che un tempo girovagano intorno a Porta Romana e facevano sorridere i ragazzi del Caselli. Mi guardo intorno, in cerca di conforto o di un segnale che possa alleviare le mie pene: tenetevi pure il vostro fattore campo ed i due risultati utili su tre, ora che siamo fuori dai sogni, sono solo parole.
Niente miracoli, niente rigori al 97 minuto. Niente di niente. Un niente cosmico e famelico ha divorato in pochi istanti nove mesi di passione e agonia, sogni e frustrazioni, cadute e salti mortali. E pensare che con questa squadra qui, volevate fare la Serie B... Non credo che esistano sogni giusti e sogni sbagliati, credo soltanto che ogni sogno voglia il suo tempo e semplicemente quest’anno non era il momento di vivere il nostro. Questioni di circostanze e coincidenze, immagino. Questione di astri favorevoli e scelte azzeccate. Questione di guardare in faccia il presente e accettare la realtà, perché alla fine non siamo mai stati realmente attrezzati per tentare la scalata: squadra incompleta e lacunosa, allenatore schiavo di se stesso, società da film di Bud Spencer. Abbiamo vivacchiato giocando sulla mediocrità degli avversari e sperando nei colpi di genio dei singoli, come se il fato, il caso e il destino potessero tutte le domeniche arrivare in soccorso e coprire le tante nostre debolezze. Tenetevi pure le vostre effimere illusioni frutto di false verità, ma lasciatemi il mio modo di vedere le cose. Almeno questo, non chiedo altro.
Tutto tace adesso, dentro e fuori di me. Il silenzio calato al triplice fischio sa di anno buttato via, di passi svelti verso casa e di testa bassa. Forse, come cantavano i Pooh alcuni lustri fa, "col tempo, con l’età e nel vento" riusciremo a digerire anche questa, ennesima, manata. Forse. Tenetevi tutti i discorsi fatti e non parliamone più.
Tanto un altro anno è passato e noi siamo ancora fermi al palo della Serie C. Il mondo ruota vorticosamente, mentre noi ce ne restiamo fermi immobili, troppo impegnati a restare in equilibrio per poter muovere un passo in avanti. I giorni scappano via veloci ed i mesi sul calendario si avvicendano rapidamente. Tenetevi i vostri D’Ambrosio e i vostri Sbrissa e lasciatemi il mio buon ricordo di Sbraga, perché non credo di cadere in fallo nel pensare che non si meritasse il trattamento ricevuto dalla curva. Capisco la concitazione del momento, ma a volte si può anche chiedere scusa (a casa mia, in casa degli altri non so). Tenetevi i vostri "siamo partiti in ritardo", anche l’Entella l’ha fatto eppure ha vinto lo stesso. Tenetevi le sfuriate a fine partite, le pagliacciate in campo, le irruzioni nello spogliatoio dell’arbitro. Siamo una società provinciale con mentalità da perdenti: è inutile girarci intorno, è così. E non lo dico io che sono l’ultimo degli stronzi, lo dicono i fatti. Anni fa, al termine di una stagione drammatica con Carboni in panchina, parlammo di campionato fallimentare. Come possiamo definire quello appena concluso? Non credo che "negativo" sia il vocabolo giusto. Orami ci prendiamo per il culo anche da soli. In curva molti sorridono, mentre scuotendo la testa bofonchiano "ma via via"... La gente viene allo stadio (quelli che ancora hanno il coraggio di venirci) più per passare due ore e non sentire i discorsi della moglie che per altro. Abbiamo un capitano che non riesce ad imporsi, indossa la fascia ma si dimentica la personalità negli spogliatoi. Un anno s’è perso per mancanza del portiere, un altro perché non c’erano i terzini. Mah... Abbiamo affrontato l’annata con il centrocampo più basso d’Italia, salvo poi smantellarlo con due cambi cervellotici dopo il goal degli ospiti. Gerli, Vassallo e Arrigoni, fatti giocare tutti insieme contemporaneamente sono un azzardo tattico: chi la prende di testa, se in tre non arrivano all’altezza di Cianci? Tutti bravi di piedi, tutti lesti di mente. Ma basta un centrocampista alto e la palla non si prende più. Anche Xavi e Iniesta non erano altissimi, direte voi. Sì vabbè, ripeto io: anche la mi’ nonna aveva l’età di Sofia Loren, ma di film non ne ha girati punti. Dice che l’ingordo pensi soltanto ad accumulare, senza badare a godersi le cose che ha. Forse siamo stati ingordi o forse siamo stati timidi. Potevamo osare quando non l’abbiamo fatto e abbiamo tirato i remi in barca quando invece era il momento di attaccare. Il Mister ha detto che ha allenato il Siena come se fosse il Real Madrid. Bravissimo, ma non riesco proprio a capire cose intendesse dire. Scusa, che dovevi fare invece? Dopo un’annata passata a riproporre i vari Fabbro e i vari Di Livio, ci siamo accorti della presenza di Cianci. Buttato in campo è diventato una star: troppo tardi, anche perché se non facciamo i cross, a cosa serve avere un gigante? Tenetevi i vostri pensieri che io mi tengo i miei, mischiati con pezzi di specchi rotti e sogni infranti.
Sul finire della domenica mi sento come un bimbo che la mattina di Natale non ha trovato niente sotto l’albero. Il sangue mi martella le tempie, mentre il cuore prova ad espellere per sempre questa velenosa tristezza, che mi divora come fossi cibo. Un altro anno se ne è andato e, con lui, sono terminate le scuse. Tenetevi tutto il marcio di questi tempi e lasciatemi il gusto di credere ancora in futuro prossimo, dove la stella Robur possa tornare a splendere come in quelle notti di primavera di tanti anni fa. Tenetevi pure tutto il resto, ma lasciatemi almeno i miei ricordi.
Siena Novara 0-1: abortiscono i play off (mi viene da piangere), forse nati morti o forse chi lo sa, e anche questa rubrica va in vacanza. Anche perché ultimamente c’era già poco da dire dopo le partite, figuriamoci adesso che le partite sono finite. Come sempre, abbiamo parlato di calcio, d’amore e di ricordi. Ci sono stati momenti in cui nemmeno io ho capito bene di cosa stessi parlando, ma ho cercato di "sopravviverli" con il sorriso sulla bocca, certo della vostra comprensione. Molto probabilmente il web sarà un posto migliore senza questi pezzi, tuttavia ringrazio tutti coloro che pazientemente mi hanno sopportato, dedicandomi settimanalmente alcuni minuti della loro vita che nessuno gli ridarà mai indietro. Ringrazio il titolare del presente blog per la tenacia con la quale si ostina a pubblicarmi e chiedo perdono a tutti se per motivi professionali, familiari o per rabbia, nelle ultime settimane sono stato un po’ latitante saltando qualche pezzo. Permettetemi di ringraziare anche tutti quei cuori bianconeri che siedono in curva vicino me (oramai siamo una piccola famiglia), che anche quest’anno hanno sopportato i miei bizzarri momenti di pazzia. Per il resto che dire, mi girano i coglioni e ci sono rimasto male che in confronto la finale di Pescara dello scorso anno è un 5 ½ a matematica. Dai, prendiamola bene: si vede che non era il nostro turno. Tenetevi tutto, ma lasciatemi almeno le mie piccole vane certezze.
Saluti, baci, cordialità e sempre forza Siena!
Siena Novara 0-1: abortiscono i play off (mi viene da piangere), forse nati morti o forse chi lo sa, e anche questa rubrica va in vacanza. Anche perché ultimamente c’era già poco da dire dopo le partite, figuriamoci adesso che le partite sono finite. Come sempre, abbiamo parlato di calcio, d’amore e di ricordi. Ci sono stati momenti in cui nemmeno io ho capito bene di cosa stessi parlando, ma ho cercato di "sopravviverli" con il sorriso sulla bocca, certo della vostra comprensione. Molto probabilmente il web sarà un posto migliore senza questi pezzi, tuttavia ringrazio tutti coloro che pazientemente mi hanno sopportato, dedicandomi settimanalmente alcuni minuti della loro vita che nessuno gli ridarà mai indietro. Ringrazio il titolare del presente blog per la tenacia con la quale si ostina a pubblicarmi e chiedo perdono a tutti se per motivi professionali, familiari o per rabbia, nelle ultime settimane sono stato un po’ latitante saltando qualche pezzo. Permettetemi di ringraziare anche tutti quei cuori bianconeri che siedono in curva vicino me (oramai siamo una piccola famiglia), che anche quest’anno hanno sopportato i miei bizzarri momenti di pazzia. Per il resto che dire, mi girano i coglioni e ci sono rimasto male che in confronto la finale di Pescara dello scorso anno è un 5 ½ a matematica. Dai, prendiamola bene: si vede che non era il nostro turno. Tenetevi tutto, ma lasciatemi almeno le mie piccole vane certezze.
Saluti, baci, cordialità e sempre forza Siena!
Mirko
Mitico Mirko, come sempre condivisibile al 100%.
RispondiEliminaSe con questa rosa costruita (dai geni) per la serie B, Fabbricini ci avesse spedito in B su serio, saresti andato in ferie moooolto prima. ;)
Grazie Mirko per i tuoi "pezzi" che mi fanno sempre rivivere ricordi ed emozioni.
Mirko, ti leggo spesso. La tua amarezza è anche la mia, la nostra. Non so chi ha sbagliato, se fossi Boskov chiederei se è stato Pagliuca, ma qualcuno lo ha fatto. Romagnoli, Pedrelli, D'ambrosio, Zanon, Imperiale, Varga, Belmonte, etc etc per non trovare una difesa stabile in un anno sono un errore tecnico grossolano da attribuire al DS. La stabilità tattica invece è stata minata da scelte sbagliate del Mister. Il pubblico è stato invece freddo e distaccato per un anno senza mai incidere veramente sull'umore dei guocatori. A ognuno le sue colpe, a ognuno i propri sbagli. Dobbiamo trovare il modo di affrontare il prossimo anno in maniera diversa, perché così in C ci marciamo.
RispondiEliminaGrandissimo Mirko , come sempre !
RispondiEliminap.s. la foto a corredo dell'articolo mi rende triste . Gradinata deserta come negli anni peggiori di Paganini.
Foto scelta difatti per immortalare impietosamente lo stato dell’arte
EliminaComplimenti per il blog. Regolarmente letto sul nostro gruppo WA, sempre meno numeroso come accade anche sugli spalti. Condivido quasi tutto. Sono d'accordo circa le scelte sbagliate dalla panchina e sopratutto dai DS. Elementi come Belmonte presentati come la ciliegina sulla torta in estate, Cesarini come il vero acquisto di gennaio. Lasciano perplessi. Ma vengo a ciò che nn condivido: il giudizio sulla società. Troppo cattivo. Certo nn hanno l'aplomb degli Agnelli o i soldi di Berlusconi. Ma nel panorama calcistico italiano teniamoceli stretti. Città anche meno provinciali di noi navigano in acque ben peggiori, società che non finiscono i campionati, spariscono dal panorama professionistico. Inutile farvi esempi che conoscete come e meglio di me. Anche queste ore ci stanno regalando perle di rara bellezza. Anche senza guardare troppo lontano abbiamo dovuto assistere alla triste fine della pallacanestro, dopo essere stati per anni la "juve" cestistica. L'attuale società è novizia nel calcio professionistico, devono formarsi, strutturarsi e possono fare sicuramente meglio.
RispondiEliminaAllora dico: critichiamoli pure, cerchiamo di alzare l'asticella, di pretendere di più, ma senza alzare troppo i toni perché dopo questi principianti ci può essere il baratro. Non ho notato la fila per prendere il Siena dopo il fallimento se non di loschi figuri con interessi spesso poco limpidi.
Un cordiale saluto e un grazie per il blog che portate avanti per amore della Robur. In attesa di tuffarci nel mercato estivo, finalmente tranquillo(?).
Forza Siena
Grazie per gli attestati di stima. Spero che questo blog possa "tenere compagnia" ai tifosi della Robur e creare spunti di discussione. Essendo scritto dagli ultimi degli stronzi (cit.), non si vuol dare la Verità assoluta, ma proporre una interpretazione (anche focosa) da tifosi semplici quali siamo. In particolare, in questa annata io (e non Mirko, che ha scritto il pezzo) sono stato tacciato di essere troppo critico verso l'allenatore e poco verso la società. Con la premessa che poi eventualmente risponda Mirko al tuo commento, mi potresti dire cosa vuoi dire con "alzare troppo i toni"? Perché francamente a me non pare che i toni siano mai stati alti... Grazie.
EliminaCiao , con la massima tranquillità , si parla di calcio in fondo , non di medicinali salvavita , ti dico che io sarei per alzarli e parecchio i toni contro la società. Ciò non vuol dire tirare un bidone nella macchina della Durio come fu fatto venti anni fa a Paganini ma qualcosina le andrebbe detto.
EliminaCosa ? Ma ad esempio la domanda che doveva esserle stata fatta il primo giorno che è arrivata a Siena , " MA LEI PERCHE' COMPRA IL SIENA ?"
" LO SA CHE RISCHIA DI SPENDERE DAI DUE AI TRE MILIONI OGNI ANNO IN SERIE C E DI INCASSARNE FORSE UNO OGNI TRE ANNI ?"
Soprattutto ora dopo tre anni e mezzo che è a Siena si può provare a chiederlo?
Mi chiedo ma che tenore di vita ha Anna Durio ? Non sono cazzi miei ci mancherebbe ma visto che è la proprietaria della squadra di calcio , unica squadra di calcio , di Siena , qualche domanda facciamocela.O siamo disposti a lasciare la Robur a lei o a chiunque altro solo perchè hanno i soldi e poi quello che viene viene ?
Può veramente permettersi di spendere così tanti soldi ogni anno ?
Beata lei , che vi devo dire.
Beati noi no perchè assistiamo a tutto fuorchè a spettacoli che possano riportare libidine ed entusiasmo vero , non quello nella testa di Mignani.
Mah,io credo che la società vada lasciata a chiunque ci metta i soldi..se tu hai qualcun altro che vuole mettere , al posto della Durio, come dici 2 o 3 milioni l'anno, faccelo sapere. io da tempo sono curiosissimo...secondo te per non lasciare la robur , come dici, a chiunque ci metta i soldi, cosa facciamo un identikit psicologico del proprietario ? Che metta i soldi non basta, deve sceglier allenatori, direttori molto bravi, che piacciano subito,che garantiscano bel gioco e risultati a prescindere..inoltre niente cene con i tifosoni, niente scatti d'ira di fronte alle ingiustizie, non parlare con i poteri forti,..e infine deve essere simpatico e di bell'aspetto...i soldi non bastano....
EliminaLa colpa dei continui fallimenti del Siena è del Sig. Almutanabbi perchè con il suo blog è molto destabilizzante e toglie entusiasmo. Per Almutanabbi voto 2!
RispondiEliminaAnonimo destabilizzato
Si,ma poi se uno anche alzasse i toni,vorrei sape che succede.
RispondiEliminaSpesso non comandate neanche in casa vostra e pretendereste di dettare l'agenda a gente maggiorenne e vaccinata?
Semmai c'avete capito parecchio, si...
Si anche perché se la società dovesse da retta all'ultimo coglione che bercia e s'andrebbe lontano semmai.
EliminaAd oggi la Durio ha tirato fuori la bellezza di 12 milioni. Tanta roba. Per questo penso non si possa criticarla più di tanto. Sono soldi suoi. Del perché e del percome non è dato sapere. E non ci interessa fino ad ora. La riflessione è un'altra. Questi 12 mln potevano portare risultati migliori? L'anno scorso no, anche se avremmo potuto vincere il campionato per demeriti del Livorno, quest'anno si. L'ha riconosciuto anche il Trani. Ed allora si muoverà di conseguenza. Vediamo.
RispondiEliminaSiamo già a 12 milioni ? AHAHAHAHAHAH , che spettacolo !
EliminaSpesi benone direi. Nei primi 4 mesi è stata a guardare cosa faceva la squadra di ponte senza dire pio; nel primo campionato ha rischiato i play out; nel secondo ha fatto benissimo ma per non cambiare un cazzo di portiere siamo rimsati in C ; ed ora fuori al primo turno dei play off.
Colpa del Pro Piacenza.
Tutto vero...e allora che consigli di fare ? o si parla tanto per fare due chiacchiere ..
EliminaNon accodarsi a chi le dice brava ogni giorno e per ogni cosa è già qualcosa.
EliminaPoi io non ho nessuno da portare , ho sperato nei Macchi , lo dico sinceramente , e sinceramente sono contento che non siano venuti , mi sembra evidente .
Non sarò contento se il mercato verrà fatto dal trio vaira,trani,guerri . Così serenamente.
Salve, premetto, non è per fare polemica.penso che criticare a ogni costo sia sbagliato. Hanno fatto delle scelte, non sbagliate, ma sicuramente poteva essere fatto meglio, sopratutto con il senno del poi. Se avessimo dato retta a te (Macchi) a quest'ora, sempre con il senno del poi, s'era belle chiuso bottega.
EliminaSi fa per fare due chiacchiere? Si perché se non hai qualche milioncino da buttare nella nostra amata Robur, solo le chiacchere possiamo fare. Possiamo anche contestare o non andare allo stadio. In questo momento non lo condivido. C'è una società sana(ad oggi una delle poche) che poteva fare meglio. Non è andata così. Ora mi sembra si stia muovendo su altri binari. Penso che dobbiamo dargli fiducia(anche nn volendo non mi pare ci siano tante alternative) vedere cosa fanno e giudicarli serenamente. Tutto qua
... Mah il greppio della Men's Sana adesso lo rivenderanno visto che non c'e' bisogno di fare la lavanderia per la serie B?
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