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giovedì 24 gennaio 2019

ROBUR SIENA - Pro Patria 1-0. Le Paretelle

Secondo il principio di Pareto, determinando alcune variabili, si può raggiungere il massimo obiettivo con il minimo sforzo. E' quello che la Robur ottiene contro una volitiva Pro Patria che usa la maglia dell'Avellino anni '80, squadra ben messa in campo, fisica e cattiva il giusto: dieci minuti dieci di gioco ad alto ritmo, una rete di carambola e poi tutti a difendere. Tattica che paga, ma che risulta rischiosa al limite della speculazione. Speriamo seguiti...


CONTINI - Come spesso è capitato, salva il risultato nel finale con due uscite anche fortunose. Voto altissimo per aver preso dalla curva una bambola gonfiabile, portandola in giro per il campo. 8
DE SANTIS - Leggermente meglio rispetto a Pisa, ma forse solo perché meno attaccato. Piedi ruvidissimi, pochi cross azzeccati, ma la sensazione è proprio che giochi con il freno a mano tirato, con tanta paura di sbagliare. 5
RUSSO - Commette tre gravi errori tecnici da ultimo uomo che solo per miracolo non ci fanno prendere rete. Protagonista nella nostra rete, ma davvero poco attento in difesa. 5
D'AMBROSIO - Di riffa o di raffa se la cava anche nelle situazioni più scabrose, sebbene pare lento ed impacciato sullo stretto. 5,5
ZANON - Resta in mente una valanga di palle sbagliate, di tocchi fuori misura e di chiusure approssimative. Poca spinta con pochi spazi disponibili. 5
ARRIGONI - Un po' più lento delle ultime volte, gira palla senza grande ritmo, anche perché soffocato dal pressing avversario. 6
SBRISSA - Mah... Mah... Mah... 5
VASSALLO - Non attacca mai lo spazio in profondità, cosicché la sua attività si limita molto nella zona centrale del campo. E quando gioca così diventa assolutamente prevedibile. 5,5
DI LIVIO - Pochissimi momenti di illuminazione, tanto zampettio fine a se stesso, una mezza occasione ciccata. Sovrastato fisicamente dai possenti difensori lombardi. 5,5
FABBRO - Corre molto, ma spesso a ritroso, per coprire i cambi palla avversari. Davanti si vede poco. Ma dovrebbe tirare in porta... 5,5
GLIOZZI - Una rete annullata sul filo del fuorigioco, un'altra sfumata di pochissimo, bei tocchi e tanta presenza. Sta crescendo a vista d'occhio, ma l'impressione è che abbia ancora margini di miglioramento. 6,5
BULEVARDI - Mette subito più fisicità in mezzo, lottando su molti palloni. Qualche finezza di troppo, ma in generale un discreto rientro. 6
GUBERTI - Trenta secondi e subito un tunnel. Catalizza ogni pallone spostandosi a sinistra ed alza di una decina di metri il baricentro della squadra. Imprescindibile, io ci sbavo vedendolo toccare palla. 7
CESARINI - Di base, pare assai difficile togliergli palla dai piedi. Tecnicamente è eccellente, come dimostra l'assist di tacco e soprattutto il pallonetto con grande parata del portiere avversario. Roba che in questa categoria difficilmente si vede. 6,5
ROSSI - S.V.
CIANCI - Entra e letica (e ciò ci fa immenso piacere). Salva di testa il risultato in barriera. 10
MIGNANI - La Robur vince spendendo poco, con l'apporto decisivo degli innesti della panchina: quindi, ha avuto ragione lui. Tuttavia, assistere ad un'ora di (quasi) nulla a zero gradi non è gradevolissimo. Ed in più, la gente che sa giocare deve essere schierata subito, senza aspettare come sempre il ventesimo del secondo tempo. Noi lo ripetiamo ancora: la Robur ha un grande attacco, che va sfruttato. E non si può stare a culo stretto nel finale per aver giocato dieci minuti di numero con la Pro Patria in casa. Infine, ancora una non dichiarazione sul mercato della società. Ok, ci ripensiamo noi (vedi sotto). 6
DOLCI & VAIRA - Se non lo fa Mignani, lo facciamo noi, a caratteri cubitali: COMPRARE DUE TERZINI, DESTRO E SINISTRO!!!! S.V.
IL VIN BRULE' - Ci dicono che in gradinata sia stato disponibile un ciotolo di vin brûlé a prezzo molto onesto. Complimenti all'iniziativa. 7
LA TRIBUNA COPERTA - Dopo un mare di anni, scroccando l'abbonamento di un amico, torno in tribuna coperta a vedere la Robur. Incredibile, ci sono sempre più o meno gli stessi omini di trent'anni fa. Comunque, la curva è altra roba. 6
SANTANA - Alla fine della partita, semiparalizzato come Fantozzi dal freddo, un guizzo di ragionamento consapevole mi porta a intendere che l'11 della Pro Patria è Mario Santana, che anni fa avevo al fantacalcio. Si invecchia male, Santana e io. 5
GHIRELLI - Passeggiando nell'intervallo, mi appare il presidente della Lega Pro, al quale grido: "Se vedi Fabbricini, me lo mandi in culo?". Penso che non mi senta (o faccia finta di non sentire). 6
FABBRICINI - Vai in culo. 0

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