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martedì 11 dicembre 2018

Una domenica ipnotica

"Danza la coscienza nella domenica ipnotica, delle verità svendute, dell'adunanza catodica", cantavano i Subsonica (quando erano ancora i Subsonica) nell'ormai (sigh...) lontano 2002. Ecco, vedendo gli infelici animalai posteggiati in Pescaia, mi sono proprio venute in mente le parole iniziali di "Sole silenzioso", piccolo grande capolavoro composto dopo i fatti di Genova del 2001.

Insomma, una domenica ipnotica, per noi e per loro. Molto giocata sul percepito rispetto al reale (da qui l'adunanza catodica, attraverso i rimandi dei video dei telefonini), tutta basata su "verità" svendute, dopo essere state create ad arte.
Un fine settimana anomalo e sgangherato, del quale vorremmo tirare alcune conclusioni. E poi davvero vorremmo non parlare mai più dei poveri svantaggiati che lo hanno "animato".

L'IMPORTANZA DEL PALIO
Molte persone, in questi giorni, si sono stupiti della reazione di un borgo polveroso perennemente addormentato su questioni oggettivamente importanti (es. il sacco della città degli anni scorsi) ed ora all'improvviso così reattivo a denunciare una provocazione bella e buona, ma su una questione ritenuta minore. Wiatutti invece non fa una piega e rilancia: il Palio è vita, linfa per un Senese, per cui, quando si parla di Palio, il medesimo Senese reagisce. Ergo, il Palio non è questione minoritaria, è roba che tocca la pancia e lo stomaco, che interessa probabilmente in quanto relativa a tutto ciò che riguarda una questione identitaria e culturale, che pare ogni giorno sempre più messa a rischio. Lascio a voi ogni giudizio del caso, ma accettate questa realtà, ovvero che il Palio e le Contrade a Siena sono questioni prioritarie.

LA FIGURETTA DEGLI ANIMALAI
Niente di nuovo o di sorprendente, ci mancherebbe altro. Ma il flop degli psicopatici mi pare chiarissimo. Un centinaio di mostruosità relegate nel nulla, fra celerini, smog e acqua: complimenti, bella domenica. Ah, chiusura col botto: danneggiata auto di alcuni cacciatori a Poggibonsi sul viale del ritorno a casina... mah...

LA FIGURETTA DEL QUESTORE/PREFETTO
Ecco, un altro che proprio in questa faccenda non ha fatto un figurone è il questore/prefetto. Sì, li associo entrambi nella stessa sfera, perché le responsabilità sono condivise. La realtà è che si sono fatti manifestare un centinaio di estremisti, condotti da un invasato condannato in appello, impegnando una intera città, facendo spendere verosimilmente migliaia di euro per la presenza massiccia di forze dell'ordine, scegliendo la piazzola di Pescaia solo perché un gruppo di persone qualunque ha fatto notare che Piazza d'Armi sarebbe stato un suicidio per tutti. Il tutto poteva essere evitato, come già fatto pochi anni fa, e non regge la scusa del diritto a manifestare degli animalai. Il motivo per cui tutto ciò è stato permesso è oscuro, ma molte molte persone ormai stanno iniziando a capire...

LA PRESENZA DEI SOCIAL
Tutta la storia, che piaccia oppure no, si è dipanata essenzialmente sui social. Lì è stata proclamata la (falsa) presenza di un massiccio numero di animalai, lì si è sviluppata la "resistenza" popolare senese. Questo a riprova che, al netto delle stronzate che tutti ci apponiamo, i social sono diventati strumento fondamentale per parlare di Palio. Ripeto, che piaccia o no, di Palio si parla sempre meno in contrada e sempre più sui social. E questo degli animalai ne è un esempio lampante, giacché le contrade non hanno avuto ancora una volta la voglia, attraverso i loro organi istituzionali, di metterci ufficialmente la faccia. Vedremo in futuro se tale strategia sia o meno performante.

LA REAZIONE POPOLARE
Alla fine dei salmi, tolte le interferenze e le inadeguatezze del mondo della politica (ce ne dobbiamo fare una ragione...), levate le chiacchiere delle sempre più inutili Istituzioni paliesche, i reali vincitori sono tutti coloro i quali, dal nulla e senza organizzazione, hanno alzato la voce (sui social, appunto) e contemporaneamente l'asticella delle pretese. Già, per la prima volta dopo tanto tempo un gruppo eterogeneo di persone ha discusso e chiesto, in modo perentorio; facendo anche intendere che, se le proprie domande non fossero state soddisfatte, la domenica forse non sarebbe poi passato tanto tranquilla. Ecco, questa è la vera novità del tutto: un gruppo di persone non autoreferenziali né referenziate, che ha fatto opinione. Scavalcando chi il racconto del Palio e delle sue difficoltà lo fa da anni, in modo mitico e buonista. No, col cazzo! Il Palio è anzitutto passione e questa passione, per Dio, finalmente si è vista scorrere. Merito agli svantaggiati, senza i quali tutto ciò non sarebbe successo. Ora, non disperdiamoci.

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