Vorrei estrarre un articolo spin-off dal pezzo albanese di ieri, perché davvero c'è stato un momento, nel viaggio, che mi ha riportato ai ricordi dell'infanzia.
La perla dell'Albania si chiama Ksamil. Che è messa giù giù, al confine con la Grecia (verso la quale si va attraverso una chiatta che trasporta pochissime auto a volta) e con Corfù immediatamente davanti, a pochissime miglia.
Ordunque, se andate su qualche sito turistico del luogo, troverete spessissimo proprio questa dicitura: "La Rimini albanese", "un diamante grezzo da scoprire". Ed in effetti, il posto è incantevole, fra acqua cristallina, fondali bianchissimi ed isolette che paion atolli.
Con un problemino, in agosto: il clamoroso sovrappopolamento.
E così, per noi omìni che amiamo molto la solitudine, passare la giornata al mare diventa dura in queste condizioni. Ma tant'è, ci si rintana sotto l'ombrellone e si tenta di sfangarla.
E così abbiamo fatto.
Me-ra-vi-gli-a!
Una piccola spiaggetta con ristorante bar-annesso, gestito da gente del loco assai poco paziente e rudemente scontrosa, qualche capra a brucare vicino, ma soprattutto una pletora di mostruosità infinite. Ah, che bellezza! Bambini macedoni che gottano bottiglie di birra, gruppi di bagnanti albanesi che organizzano un pranzo di Natale sotto l'ombrellone, thermos giganti, colonie di Napoletani (sic!) con musica a palla sul bagnasciuga, tutto l'Est Europa in sfavillante rappresentanza, obesi, ipernutriti, decine di fanciulli in acqua a fare scherzi ed importunare chiunque capitasse a tiro.
Insomma, questa era pari pari, nei miei sbiaditi ricordi, la Castiglion della Pescaia anni '70, quando ancora era lontana dal diventare fescion. Mi ricordo una famiglia allargata (allargatissima...) di Napoli, che ad inizio estate montava una tendopoli sulla spiaggia libera e ivi installava una specie di cucina ambulante, nella quale cucinava roba pesantissima. Slippini stretti, prime buzze fuori controllo post boom industriale, voglia di tintarella: questa era la Castiglioni di circa quaranta anni fa.
Ecco, Ksamil ora le assomiglia molto. E per qualche ora a quel bamboccio con i capelli platino del Bagno Castiglionese ho somigliato anche io.
Si ma te andavi al bagno, io ero nella sterpaia della spiaggia libera
RispondiEliminaEh, io ero un Signore...
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