Le anomalie politiche a Foloso City

Comunque la si pensi, un dato di fatto incontrovertibile sta determinando le imminenti elezioni a Foloso City: i due partiti che stanno tentando di ridisegnare una nuova Itaglia (a proposito: ce la faranno?), non saranno Protagonisti nell'agone politico senesota.

Con una Lega "affogata" nella lista De Mossi - che pare davvero giorno per giorno calamitare l'attenzione del pubblico sulla propria figura fino quasi ad eclissare i partiti che lo sostengono - ed un M5S clamorosamente non presente al canape, si sottolinea ancora ed ancora ed ancora una volta "l'anomalia" senese.
Tutto si può dire (ed ancora Wiatutti non si sta esponendo sul caso del governo itagliano, ma lo farà ben presto ), ma non che i "gialloverdi" non stiano rappresentando una enorme novità nell'asfittico panorama politico nazionale. Ah, un'avvertenza, prima che qualcuno mi salti al collo... ho usato il termine "novità" senza dargli una qualsiasi accezione di merito, per cui una novità può essere buona o cattiva, positiva o negativa.
Insomma, siamo di fronte ad una Novità. Acclarata a livello nazionale.
La quale Novità è stata elusa/esclusa a livello locale.
Ma ancora più interessanti appaiono le dinamiche di come ciò sia avvenuto, a ben vedere.
Iniziamo dalla Lega Nord.
Che, dopo essersi presentata a livello nazionale ben compatta nello schieramento elettorale di centrodestra, una volta premiata dal risultato elettorale, ha deciso di smarcarsi dall'ingombrante presenza del Caimano, per tentare la fuitina con i pentastellati; fuitina che poi è divenuta fuitona, en passant, fino alla clamorosa firma del contratto di governo. Un movimento centrifugo, ad uscire, addirittura con qualche parolina pepata riservata anche a nonno Berlusca da parte del lider maximo Salvini. A Siena, se ci riflettete, è successo l'esatto contrario: inizialmente fugace presentazione di una Lega autarchica capitanata da Alberto Guasconi, poi ricondotta dentro l'alveo demossiano e lì, al momento, ridotta ad una disciplinata presenza all'ombra della rassicurante figura del Superavvocato.
Ancora più evidente e grossolana la divergenza fra M5S nazionale e locale.
Da una parte un movimento che, da qualche mese a questa parte, bene o male non perde occasione per far parlare di sé, addirittura da assoluto protagonista sia delle elezioni nazionali che dell'incarico di formazione della compagine governativa. Dall'altra un mucchio di rovine fumanti, che attendono di capire cosa mai sia successo alla loro storia. Ancora oggi mi pare che i pentastellati senesi non sappiano il perché della mancata autorizzazione del direttivo del Movimento alla loro più che legittima discesa in campo nell'agone comunale. Qui non vogliamo vergare parole strappalacrime per Furiozzi e compagnia, ma abbiamo l'assoluto diritto anche noi, da semplici cittadini e/o potenziali votanti, a capire le ragioni di questa clamorosa decisione. Colpa dell'affaire Caiata? Oppure colpa dell'importante esposizione dei Senesi sul fronte MPSI + Rossi? Oppure boicottaggio interno? O boicottaggio esterno? Responsabilità dei pessimi (finti) sondaggi con conseguente rischio di fare una discreta figuraccia? Oppure il Movimento ha voluto cogliere l'occasione per eliminare un gruppo troppo poco performante? Ovvero a Siena si è deciso di non spingere forte come in altre città per imprecisati motivi? Come vedete, di spiegazioni ce ne potrebbero essere a decine, anche fin troppo fantasiose. Qualcuno, soprattutto dopo la fine del periodo del tentativo di formazione del governo, dovrebbe parlare, per chiarire. Onde evitare di lasciare zone d'ombra, che non fanno mai bene a nessuno.
Anomalie, anomalie, anomalie... Perché?