Fedeli, la più migliore

Francamente non avrei mai pensato che questo Governo prendesse piede. Troppe pressioni, troppe difficoltà, troppa "attenzione" mediatica, troppi avvertimenti mafiosi. Alla fine invece, forse, vedremo partire questa Terza Repubblica... Sicuramente ce ne lasciamo dietro un'altra, la Seconda, non proprio indimenticabile.

Ogni era ha un simbolo, una foto, un'icona. Per rottamare il periodo PD(L), che alla fine ha ammantato circa venticinque anni della nostra vita (sigh...), proponiamo la foto mostruosa di un mostro - appunto - che, in virtù di un periodo di tempo comunque troppo lungo vissuto nel Dicastero di Viale Trastevere, apparirà nella lista dei Ministri dell'Istruzione di una nazione come l'Italia, culla della cultura per secoli, accanto a nomi quali Croce o Gentile, ad esempio.
Tutti conosciamo la storia di Valeria Fedeli, sindacalista CGIL poi lanciata verso l'agone politico dal PD, in relazione al falso storico della laurea in Scienze Sociali, poi diventato diplomino alla Scuola per Assistenti Sociali. Fino alla farsa del mancato conseguimento anche del diploma di maturità, sostituito dal triennio magistrale necessario per conseguire la qualifica di maestra d'asilo.
Ok, non è un problema, davvero. Ho conosciuto dei grossi dementi iper laureati (lo scrivente è uno di questi, ad esempio) e dei grandi saggi fra le persone cosiddette ignoranti. E ok, non è un problema, davvero. Ognuno di noi nella sua vita ha detto qualche bugia, anche di quelle grosse, pur di apparire più di quello che è.
Ciò che invece mi dà da pensare è una dichiarazione del mostro di poche ore fa, in relazione ad un'altra farsa mediatica, quella del CV del neo Premier Conte.
Dice la Fedeli: "Secondo me è giusto che tutti facciano le loro scelte e facciano gli approfondimenti del caso .... la vicenda del curriculum di Giuseppe Conte è una cosa differente dalla mia, non paragonabile".
Una donna (???) senza laurea ma evidentemente senza vergogna, simbolo al femminile della protervia e della fuffa di questa serie di marionette senza senso che questi ultimi anni della nostra vita politica ci hanno presentato. Personaggi da film di serie z, alla Pierino per intenderci, produttrici del nulla, bugiardissimi ma violentissimi, odiosi oltre ogni misura, lontani dal popolo e soprattutto dagli ideali che hanno raccolto, stravolgendoli.
Il mostro, sul finale della carriera da Ministro (evviva!), quando cioè avrebbe dovuto accendere un cero alla Madonnina per essere riuscita ad arrivare nelle sue condizioni ove nessun altro è mai giunto prima, osa addirittura puntare il dito contro un professore universitario (o c'è del marcio anche su questo punto?), incitando i giornalisti embedded ad approfondire un caso che sostanzialmente non esiste e di cui soprattutto non ci importa una sega, mettendolo sullo stesso piano di una sua colossale bugia, che ci ha fatto fare una figura di merda di carattere planetario. Segno della allucinata realtà in cui questi parassiti hanno vissuto per anni, ad una distanza siderale dalla realtà delle cose, quella realtà dove si suda, si produce, si pagano le tasse e le bollette. Segno di una protervia proprio di coloro che si considerano impunibili, al di sopra delle parti, tutelati da privilegi da membri di casta indiana.
Ecco, noi la Fedeli non la vorremmo vedere più. Al limite, dateci qualcos'altro di brutto, ma non la Fedeli, vi prego.



"C'è il rafforzamento della formazione per i docenti che svolgono le funzioni di tutor dedicati all'alternanza. Perché offrano percorsi di assistenza sempre più migliori a studenti e studentesse" (V. Fedeli, Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca)