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venerdì 9 febbraio 2018

Il couching per Emanuela

"Salve, mi chiamo Emanuela. Sono una di quelle che dice pubblicamente di non guardare Sanremo, ma invece lo aspetto tutto l'anno. Come posso smettere di vederlo?".
Gentilissima Emanuela,
anzitutto grazie per la tua gentile richiesta.
Veniamo ad esaminare il tuo cruccio, perché io non mi azzarderei a chiamarlo disturbo. Anzi, credo che il tuo comportamento sia molto più comune di quello che si possa pensare.
Non a caso la tradizionale rassegna canora ha registrato, nella sua prima serata, un 51% di share e un totale di oltre 5 milioni di telespettatori. Pensa, su questi 5 milioni, quanti idioti ci saranno che hanno fatto polemica per il costo delle bustine della frutta a 2 centesimi nei supermercati, digitando freneticanti sui social, e poi sono pronti a spenderne 51 di centesimi, in un colpo solo, per votare il loro beniamino canoro, magari anche convinti che il concorso non sia già deciso dall’inizio dalle case discografiche.

Ti invito a riflettere su un aspetto. Hai notato come nelle elezioni degli ultimi 10-15 anni i dati effettivi dell’urna hanno sempre sconfessato quanto emergeva dagli exit poll ? Lo sai il motivo? So cosa pensi e ti dico no, in questi casi il Mago non c’entra niente. La gente si vergognava ad ammettere di votare Berlusconi, ma poi lo faceva e localmente la stessa cosa avveniva col PD. Succederà anche questa volta ed avremo un bel Renzusconi al Governo. Ma sto andando fuori tema.
Dunque Sanremo. Sanremo è Sanremo, come diceva giustamente un celeberrimo claim che presentava la rassegna canora di qualche anno fa. Fa parte di quelle cose di dubbio gusto, ma - ahimè - quasi inevitabili, che vanno fatte senza pensarci tanto sopra, come il pranzo coi parenti a Natale, l’Ikea al sabato pomeriggio, la messa la domenica per chi ci va, l'invito dei parenti al matrimonio, anche quelli che vedi, appunto, solo ai matrimoni ed ai funerali e che nell’arco di una vita li incontri, magari, sei volte. E', per dirla con Montesquieu, un male necessario.
Anche la collocazione temporale in cui la kermesse si svolge, ovvero in corrispondenza del Carnevale, offre la misura della valenza a livello musicale di tale manifestazione. Tra l’altro le due cose (Sanremo e Carnevale), personalmente, aborrono la mia anima in egual misura. Sanremo è appunto questo: una carnevalata. E’ un momento di rottura, rottura del buon gusto, rottura della buona musica e spesso anche rottura di coglioni. Però è un fatto di costume e, come tale, senza tanto snobismo intellettuale va valutato.
A ben vedere ha anche una sua funzione, che ti riconcilia con la bellezza della vita. Vedi vincere il Volo, poi ascolti i Pink Floyd e capisci la differenza. E' un momento di sonno della ragione, necessario ad apprezzare le cose belle per davvero.
E cercare di mettere qualità in un contenitore del genere è come usare il Brunello per fare il ragù, con gli altri ingredienti di pessima qualità: uno spreco. Ne è la riprova l’esibizione di un mostro sacro come Sting, che sul palco dell’Ariston ha fatto pena.
Ma attenzione, perché, malgrado questo, non sempre è tutto da buttare. E inoltre, per quanto la cosa possa farti raccapriccio, devi essere consapevole che c’è un pò di Sanremo in ognuno di noi.
Ti lascio con una citazione, che ti aiuterà a sopportare meglio la tua condizione, seguita da qualche esempio concreto successo in questi anni: “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.


Sanremo ’71 - "4 marzo 1943"  - Lucio Dalla, Equipe 84 - 3° classificato
Sanremo ’72 - "Piazza Grande" - Lucio Dalla - 8° classificato
Sanremo ’73 - "L’uomo che si gioca il cielo a dadi" - Roberto Vecchioni - 7° classificato
Sanremo ’78 - "Gianna"  - Rino Gaetano - 3° classificato
Sanremo ’81 - "Ancora" - Eduardo De Crescenzo - Finalista
Sanremo ’82 - "E non finisce mica il cielo"  - Mia Martini - Finalista
Sanremo ’83 - "Vita Spericolata" - Vasco Rossi - 25° classificato
Sanremo ’84 - "Allo stadio" - Stadio - 20° classificato
Sanremo ’85 - "Donne"  - Zucchero & Randy Jackson Band - 21° classificato (in questa edizione da segnalare anche il 17° posto di Ivan Graziani con "Franca Ti Amo", canzone tra le mie preferite da sempre tra quelle sanremesi)
Sanremo ’86 - "Canzone Triste"  - Zucchero - 21° classificato
Sanremo ’87 - "Quello che le donne non dicono" - Fiorella Mannoia - 8° classificato
Sanremo ’88 - "Perdere L’Amore"  - Massimo Ranieri - 1° classificato
Sanremo ’88 - "Mi manchi" - Fausto Leali - 5° classificato
Sanremo ’88 - "Andamento Lento" - Tullio De Piscopo - 18 ° classificato
Sanremo ’88 - "Era bella davvero" - Drupi - 20° classificato
Sanremo ’89 - "Almeno Tu nell’universo" - Mia Martini - 9° classificato
Sanremo ’91 - "Spunta la luna dal monte" - Bertoli & Tazenda - 5° classificato
Sanremo ’92 - "Gli uomini non cambiano" - Mia Martini - 2° classificato
Sanremo ’93 - "La solitudine" - Laura Pausini - 1°classificato nuove proposte
Sanremo ’93 - "Non ho più la mia città" - Gerardina Trovato - 2°classificato nuove proposte
Sanremo ’93 - "In te" - Nek - 3°classificato nuove proposte
Sanremo ’94 - "Signor Tenente" - Giorgio Faletti - 2° classificato
Sanremo ’95 - "Con te partirò" - Andrea Bocelli - 5° classificato
Sanremo ’96 - "La terra dei cachi"  - Elio e Le Storie Tese - 2° classificato
Sanremo ’97 - "Confusa e felice" - Carmen Consoli - non finalista
Sanremo 2005 - "Mentre tutto scorre" - Negramaro - non finalista

Mi chiedi come puoi smettere di vederlo e alfin ti rispondo: spegnendo la televisione.
Io ho finito, ti lascio come sempre ai consigli ben più pratici del Mago.

Cara Emanuela, ti capisco perché pure io voglio smettere di trombare gratis e trovo sempre qualche tegame che mi fa spendere 80 euro di cena per raccontarmi la sua vita. Forse abbiamo un istinto primordiale che ci porta ad essere attratti dall'orrido. Seguilo, inutile resistere, faresti peggio e ti potresti trovare davanti a un monologo di Bisio.

1 commento:

  1. Mago,El Cinico ti invita a perseverare nel mercimonio sessuale.
    Scegli online,vai,paghi,consumi,rinzilli un trentino basso e dopo torni à la maison svuotato e felice(andando metaforicamente nel culo alla Consoli che era solo confusa).
    Il tutto,ma già lo sai,spendendo meno che a fidanzarti con una che,alla prima occasione,ti fa torna di casa in Beccheria.

    E.C.

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