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martedì 23 maggio 2017

Eh no, eh no! Non è questione di cellule

In attesa del nuovo allenatore (facciamo con calma, mi raccomando...), la Robur ha intanto scelto di confermare in toto il management tecnico che così bene ha fatto nella stagione appena conclusa: w Vaira e w Dolci. E w Trani, naturalmente.

PS: questo articolo è stato pubblicato a cazzo di cane ieri, come Sky ha fatto per Twin Peaks. Trattasi di una bieca operazione di marketing e non di rincoglionimento (in entrambi i casi).

Come i più attenti alle dinamiche (anche mentali) della proprietà avevano preavvertito, il duo Vaira-Dolci - quello cioè più volte preso di mira dalla curva e dalla gradinata della Robur nell'ultima frazione di campionato - è stato tranquillamente riconfermato.
Scelta a mio avviso logica per la conduzione finora manifestata da Durio & figlio, scelta basata su un filone di continuità e di fedeltà a collaboratori che, come ampiamente preannunziato anche con modi bruschi dalla Presidentessa in persona, godono della completa fiducia della proprietà.
In questi giorni ho passato tre giornate a Milano, per una riunione molto importante dell'azienda per cui lavoro. Riunione che badava a mettere al corrente dei propri collaboratori una nuova idea di business della proprietà, improntata a prendersi mercati che ancora non appartengono al pacchetto aziendale. Nuovi mercati = nuove competenze. E difatti, per ogni area di intervento, seguirà un pacchetto di investimento e soprattutto l'assunzione di nuovi collaboratori, assai qualificati e (si presuppone) costosi. Il ragionamento della mia azienda è stato il seguente: siamo bravi in ciò che facciamo, ma ciò che facciamo non ci basta, vogliamo cioè tentare di operare in altri settori, sfruttando le nostre risorse. Ma siccome operare in altri settori che non si conoscono è un grave rischio, che può addirittura determinare una perdita di investimento, allora si ricercano figure di alto livello, in grado di alzare le previsioni di performance.
Non fa una piega, direi. Sarà il tempo a dirci se la scelta avrà pagato oppure no; ma la metodologia è inoppugnabile.
In settimana, il FOL pubblica una interessante intervista al poro Colella, che, in virtù di un girone di ritorno imbarazzante, a posteriori possiamo paradossalmente segnalare come uno fra i collaboratori più positivi dell'annata. Colella, in più punti, riconferma che la stagione conclusa era stata disegnata proprio così, da decimo posto massimo: mediocre, in una parola.
E per fare una stagione mediocre, ci vogliono collaboratori mediocri. Così come per fare un'azienda più performante, ci vogliono competenze più alte.
Ora, può anche essere che in un anno tutto sia andato storto, nell'aver comprato venticinque ciuchi (di cui una decina fradici), due (sconosciuti) allenatori, aver svuotato uno stadio, distrutto un entusiasmo popolare appena ritrovato. Ma che tutto questo sia accaduto per sfortuna, per colpa del Mele, per responsabilità dei socini, per la preparazione iniziata in ritardo, per i primi caldi, non ci sta. Una parte sostanziale delle responsabilità devono invece riguardare una certa scarsa competenza/esperienza di base della proprietà in tema di calcio di Lega Pro. Logica voleva pertanto che si facesse utilizzo esteso di collaboratori nell'area tecnica con skill ed esperienza più pronunciati, un po' come ha fatto la mia azienda.
Non è successo; ne prendiamo atto. Salvo rammentare che questa - come tutte le altre - è una scelta che viene dall'alto, dalla proprietà. Come avviene nella mia azienda. Come avviene nelle aziende di tutto il mondo.
No, non è questione di cellule; è questione di competenze.


"Eh no eh no
non è questione di cellule
ma della scelta che si fa"
(L. Battisti, "Questione di cellule", 1977)

10 commenti:

  1. Si concordo su tutto..le scelte vengono dall'alto, dalla proprietà e nell'anno passato sono state sbagliate..credo anch'io che sia stata una proprietà senza competenza / esperienza....possiamo solo sperare che gli errori fatti servano di lezione per migliorare e commetterne di meno con l'esperienza accumulata...giocatori, allenatori si possono sostituire, anche direttori vari ( trovandone di affidabili e bravi )ma la proprietà non si puo' cambiare a meno che non voglia andarsene e non mi sembra proprio il caso dell Robur..nonostante preghiere e invocazioni di ogni genere..in conclusione me ne farei una ragione, continuando certamente in un'opera di stimolo a limitare e ridurre gli errori del passato

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    1. Mah, non mi pare che l'opera di stimolo funzioni molto...

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  2. Beh , ancora non hanno fatto niente per il nuovo anno, nessuna mossa, ancora non si puo' giudicare..inoltre non vedo cosa si possa fare . noi tifosi, oltre che tentare di stimolare a far bene..

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    1. No, non è vero che non hanno fatto alcuna mossa: hanno ad esempio confermato Vaira e Dolci (almeno pare...), che è una mossa mi pare ben precisa (vedi articolo sopra). In più, si può giudicare il primo anno di operato. Su ciò che possiamo fare noi tifosi, ognuno probabilmente ha la sua verità

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    2. Almutanabbi,non ti ci confondere...è tempo del tutto perso,c'è perfino chi ha bloccato su feisbuc sia lui che il britannico emigrato all'incontrario.

      Omini degli orti,donnine della coppe e pensionati sul viale del tramonto vanno ISOLATI ET NON CONSIDERATI(anche perché sennò toccherebbe frucassi in tasca....)

      Ermete Trismegisto.

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    3. carissimo Anonimo , guarda che ho conosciuto personalmente Almuta come persona seria , moderata e capace di ragionare e dialogare..nulla a vedere come persone come te, accecate da rancore che vivono di deliri...la considerazioni tua e di altri 25 sfigati, perchè tali siete non me ne puo' fregare di meno sono altre le persone con le quali dialogo e ho rapporti civili da una vita ..il blocco su facebook mi fa solo ridere perchè' viene dal tuo leader..comandante di un esercito di 25 persone...non solo siete ridicoli ma molto patetici...

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    4. Vabbè dai basta così. Discussione terminata. Torniamo a riveder le stelle...

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    5. Io non so se mi consideri nei 25 ma preferisco essere sfigato che succube.

      Piffero

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  3. Scusate ma io STO con questa SOCIETA'!!! Tutti ce la invidiano e ne parlano bene ! I tifosoni oni oni... non solo non contestano ma sono anche contentoni ! Hanno fatto bene TUTTI e si sono meritati la riconferma i collaboratori, allenatore a parte, ed è per questo che io darei più potere, soprattutto a livello tecnico e comunicativo, al giovane fenomeno del calcio italiano !!! W LE TROFIE !!!

    T & N

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  4. Beh, da focillati ora si passa a sfigati.. ben venga.

    come ben venga anni e anni di gestione al pesto, cosi tutti i giacomoni saranno felici e contenti, in 1000 (quando va bene ) allo stadio. Evidentemente non son poi solo 25, gli sfigati , non credi?

    e di capo popoli non ce ne sono , sai ? a differenza dei giacomoni, qui ognuno ragiona con la sua testolina (o testolona immensa,inteso come struttura fisica, nel caso di braccio). Non c'e' bisogno che nessuno detti la linea da seguire, il partito da votare, il giornaletto da leggere, cosa e quando mangiare, ecc ecc... cosa che ben pochi, in questa citta' di lobotomizzati, posson dire...

    saluti a tutti i giacomoni, che vivono e sono tra di noi... anche piu' del necessario.

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